"Non ti preoccupare comunque, scuse accettate" sorrido.

Si gratta il capo leggermente in imbarazzo. Avete presente quei momenti dove nessuno dei due sa cosa dire e c'è uno scambio di sguardi pieni di imbarazzo? Ecco.

Per mia fortuna, qualcuna delle cameriere mi chiama salvandomi da questa lenta tortura.

"Ci vediamo allora" Antony agita la mano per salutarmi.

Annuisco mentre mi inizio a incamminarmi verso la cucina. Sfortunatamente per me, finisco per sbattere contro qualcuno. L'imbarazzo per le inaspettate scuse di Antony e il fatto che chiunque passasse ci guardava in modo strano, mi ha fatto agitare.

Così sono finita addosso a una ragazza che non avevo mai visto in questi giorni. Dubito che sia nuova perché sembra totalmente a suo agio tra le mura di questo labirinto.

"E stai un po' attenta!" urla stizzita.

Ha i capelli a caschetto e gli occhi marroni. Il neo vicino alla guancia e il rossetto rosso acceso sulle labbra la rendono impossibile da ignorare.

"Scusami, non volevo" mormoro mentre mi fulmina con lo sguardo.

"Quelle nuove fanno sempre mille casini" pronuncia queste parole mentre mi sorpassa e scompare dalla mia vista.

Rettifico: in questa casa la maleducazione si respira come l'aria.

"Andiamo Caroline o faremo in ritardo" Jen mi prende per il braccio sbucando fuori dal nulla.

Decido di ignorare lo spiacevole incontro con la ragazza maleducata. Ci farò l'abitudine prima o poi?

-

A scuola Jen mi accompagna agli armadietti per prendere i libri di oggi mentre mi racconta i dettagli del suo sogno. Sinceramente ho perso il filo del discorso. Continua a ripetere frasi su quanto Edward Piers sia bello.

"Ma mi stai ascoltando?" chiede ad un certo punto incrociando le braccia al petto.

Chiudo l'armadietto e penso a una possibile risposta che mi possa salvare da questa situazione.

"Oh si certo ehm... stavi parlando... di que- "

"Buongiorno alle ragazze più belle di questa scuola!" esclama Erik salvandomi la vita per la seconda volta di fila.

"Erik! Capiti a pennello volevo chiederti gli appunti di italiano" gli lancio dei messaggi con gli occhi cercando di non essere vista da Jen

"A me? Ma se l'ultima volta hai detto che mai e poi mai prenderesti i miei appunti. Hai detto testualmente che un bambino scrive meglio."

Gli pesto un piede zittendolo completamente visto che non capisce nessuno dei miei mille segnali.

"Ah si certo! Quegli appunti, vieni sono in classe" sorride nel vano tentativo di nascondere una smorfia di dolore.

"Ora mi devi un favore enorme" sussurra mentre lo seguo in classe.

"Hey, non lasciatemi qui da sola!" esclama Jen raggiungendoci in fretta.

Tutto d'un tratto ecco che fanno la loro entrata di scena i fratelli Piers. Gli studenti si mettono ai lati del corridoio mentre le ragazze urlano i loro nomi come delle scimmie in preda agli ormoni.

Edward ha la cartella appoggiata solo su un braccio, mastica una cicca e non degna nessuna ragazza di mezzo sguardo. Loro al contrario continuano a gridare che lo amano follemente. Jennifer lo ammira con sguardo perso.

Antony lancia occhiate fugaci alle sue ammiratrici facendole impazzire. Il suo fisico perfettamente palestrato fa conquiste di continuo.

Sembra un manicomio, non una scuola e ne sono ancora più convinta quando entra Damon. Il re degli inferi.

Gli urli raddoppiano, alcune ragazze gli lanciano bigliettini con dentro i numeri di telefono. I suoi occhi azzurri ipnotizzano chiunque sia sulla sua traiettoria. Ha i capelli leggermente scompigliati, segno del fatto che molto probabilmente si è appena svegliato.

Proprio nell'esatto istante in cui sto per distogliere lo sguardo dal suo, mi nota. Mi sento bloccata. Ho i suoi occhi addosso e il che sembra incendiare ogni cellula del mio corpo. I suoi tratti hanno il potere di ipnotizzare qualsiasi animo.

Agita la mano in alto salutandomi.

Oh no.























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Ecco il tredicesimo capitolo! 💪

Dangerous Love Where stories live. Discover now