Smistamento e bacchette (parte 3)

Começar do início
                                    

"Se ci tieni allora evita di arrivarmi alle spalle mentre sto combattendo" risposi ridendo alla sua faccia buffa mentre rinfoderavo la spada.

"Divertente, di Angelo" sbuffò Draco, incrociando le braccia "Aspetta, ma quelli sono...?" domandò lui spalancando gli occhi alla vista degli zombie.

"Sì Malfoy, sono zombie" risposi cercando di non scoppiare a ridergli nuovamente in faccia "Potete andare, grazie" dissi rivolto agli zombie e quelli, con un piccolo inchino, si dissolsero.

"Ok, ora le ho viste" mormorò Draco facendo saettare lo sguardo da me al punto in cui c'erano prima gli zombie.

"Comunque, perché sei venuto a chiamarmi?" domandai avviandomi verso il castello con Malfoy al seguito.

"Oh, sì! Prima che tu cercassi di uccidermi ero venuto a dirti che la preside vuole vederti nel su ufficio"

"E ti ha detto il motivo?"

"No, ha detto che dovevo accompagnarti nel suo ufficio. Dice che deve dire una cosa importante a te e ai tuoi amici" rispose Draco, stringendosi nelle spalle, mentre entravamo nel castello.

"Fantastico. Faccio un salto nel dormitorio a farmi una doccia" dissi sarcastico.

"Ti conviene e dovresti metterti anche la divisa della scuola"

"Meraviglioso! Non è che mi accompagneresti? Prima mi sono perso"

"Scusa, ma se prima ti sei perso, come diavolo hai fatto ad uscire?" domandò lui perplesso mentre imboccavamo la strada per i sotterranei.

"Viaggio-ombra" risposi semplicemente.

"Viaggio-ombra? Che cosa sarebbe, un potere speciale di voi semidei?"

"Quasi. Il viaggio-ombra è un potere dei figli di Ade, dio degli Inferi, ed è come...una specie di teletrasporto. Le ombre mi avvolgono, penso al posto in cui voglio andare e quelle mi trasportano lì" spiegai a Draco, mentre svoltavamo nell'ennesimo corridoio.

"Assomiglia alla Smaterializzazione. Ma non ci si può materializzare o smaterializzare nel castello di Hogwarts" disse lui, osservandomi stupito, mentre io mi stringevo nelle spalle.

"Cobra nero" dissi, una volta arrivati all'entrata del dormitorio. Mi fiondai subito nella camera e mi feci una doccia veloce, dopodiché indossai la divisa. L'unica cosa che non riuscii a indossare era la cravatta, ma non avevo più tempo, così me la misi attorno al collo, allacciai la spada in vita e ritornai nella sala comune dove Draco mi aspettava seduto sul divano di fronte al camino.

"Finalmente! Ma come ti sei messo la cravatta?" disse osservandola stupito.

"Lasciamo perdere, ci ho provato in tutti i modi ma non riesco ad allacciarla!" sbottai fulminando la cravatta.

"Ci penso io" disse Malfoy, tirando fuori la bacchetta, puntandola al capo incriminato e, con un leggero tocco, la cravatta si annodò perfettamente al mio collo.

"Devi insegnarmi questo trucchetto" dissi stupito, mentre seguivo Draco fuori dal dormitorio.

"Per il momento ti insegno la strada per il dormitorio e l'ufficio della McGranitt. Muoviti" rispose lui con un ghigno mentre io sbuffavo. Cinque minuti dopo eravamo di fronte ad un grande grifone il quale era a guardia dell'ufficio della preside, a quanto mi disse Draco. Davanti ad esso c'erano già Frank ed Annabeth accompagnati da un Corvonero biondo ed allampanato, mentre tutti gli altri stavano arrivando in quel momento accompagnati da un Grifondoro della nostra età con in braccio un bambino di non più di due anni. Non appena arrivò di fronte al grifone tutte le ragazze fecero capannello intorno a lui per vedere meglio il piccolino, il quale sembrava contento di tutte quelle attenzioni.

I simboli del potere (crossover Percy Jackson/Harry Potter)Onde as histórias ganham vida. Descobre agora