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"Quella, come la chiami tu, è mia moglie!" erano le parole che erano state annunciate in ogni angolo della mensa, in ogni orecchie degli studenti e ancora una volta nella mia mente.

Per quanto avessi sperato in uno scherzo della mia immaginazione, sapevo benissimo che mi trovavo nella vita reale e in questo preciso istante, tutti sapevano che ero Mrs Johnson.
Dannazione, dannazione.

"Il Capitano, è sposato con quella ragazza?" sussurrò qualcuno, in mezzo alle centinaia di studenti che avevano assistito allo scoop del giorno.

"A quanto pare sì. Non tolgo il fatto che sia carina, però mi sarei aspettato qualcosa di più." parlò qualcun altro.
Passai una mano sul braccio, sentendo una sensazione fredda avvolgermi il corpo.

"Quindi il ragazzo stava con i piedi in due staffe? Che furbo!" "Povera Miley, ma in fondo se lo meritava." "Secondo voi chi sceglierà fra le due?" osarono altri commenti poco piacevoli, che non fecero altro che mettermi in imbarazzo.

Mi chiesi come facessero a spettegolare con tanta facilità, come se la vita fossero la loro, con che coraggio si permettevano di giudicare? Dio, ero talmente arrabbiata, che avrei preso piacevolmente a sberle tutti quanti. "E' vero quello che ha detto? Sei davvero la moglie di Rayan?" mi chiese qualcuno alla mia sinistra, facendomi distogliere lo sguardo da terra.
Era una ragazza alta, carina e bionda.

"Esatto, raccontaci qualcosa, Mrs Johnson?" si aggiunse un ragazzo dall'altra parte, mentre rideva di gusto seduto in un tavolo, non lontano da me, facendo annuire tutti gli altri.

La situazione in quel momento era una sola e le soluzioni tre: Ignorare tutti e far finta di non aver sentito - cosa impossibile, avevano ascoltato tutti sulla nostra situazione coniugale - , rispondere a tono e fare una scenata ancora più grande, peccato che non avevo il coraggio per farlo.
O scappare via da lì, soluzione che optai all'istante di intraprendere.

Le mie gambe automaticamente fecero dietrofront, mentre il mio sguardo cadeva su molti dei presenti in quella mensa, anche su Rayan. Quest'ultimo che fino a quel momento aveva tenuto una mano per coprire la faccia, mi guardava con la fronte aggrottata e lo sguardo perso, quasi triste. Non sapeva che fare, nonostante mi avesse messo in quella - brutta - situazione, lui non stava muovendo un dito per aiutarmi. Semplicemente se ne stava in piedi a fianco a Miley. La ragazza  poi mi guardava malissimo come se avessi la colpa di quella situazione, lei sapeva benissimo che ero sposata con il suo ragazzo ed ora voleva addossarmi tutte le colpe? Tolsi lo sguardo da lei e tornai a quello di lui, che mi mormorava semplicemente un misero mi dispiace.

Ti dispiace? Davvero? Wow, Mr Johnson ho appena constatato che sei una gran bella e fottutissima testa di cazzo.

Questa storia si era trascinata ormai per le lunghe, sarebbe finita, io avevo chiuso. E con quella idea in testa, aprii le porte della mensa alle mie spalle con una forza soprannaturale, per poi andarmene a passo svelto.

Ero furiosa.

^~^

"E se alla fine dividerete la somma finale per se stesso, troverete il risultato al nostro quesito." furono le  parole del professore di matematica, una volta svolto un problema. Avrei tanto voluto chiedergli se aveva una soluzione al mio, di problema. "Avete qualche domanda?" chiese rivolgendosi alla classe, per sapere ed aiutare chi non avesse capito, il modo in cui aveva svolto l'esercizio.

Una domanda ce l'avevo: 'Scusi professore, un modo facile e veloce per uccidere il proprio marito?' avrei voluto chiedere, mi limitai però a stare zitta, altrimenti sarebbero nate altre domande curiose e della gente curiosa ne avevo fin sopra i capelli. Per tutta l'ora avevo continuato a prendere gli appunti e ad annotare i passi e le soluzioni del professore, per poter studiare durante il pomeriggio. "Miracomando, annotatevi tutti gli appunti che ho appena scritto alla lavagna. Evitere di fare degli errori nello svolgimento degli esami finali di qhest'anno." annunciò l'uomo, ricevendo lamentele da tutta la classe. Continuare ad avvertirci degli esami per la Laurea, non facevano altro che addossarci ancora altre paure.

Schiava Di Un MiliardarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora