Prologo

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Se avessi saputo,
che quello era
l'ultimo abbraccio.
Credimi,
ti avrei stretto
più forte.

▶️L. Einaudi - Nuvole Bianche

 Einaudi - Nuvole Bianche

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Cara mamma,

Papà mi ha detto che potevo continuare a parlarti ancora tramite queste lettere. Mi ha promesso - nel mentre che incrociava il suo mignolo al mio - che avrebbe fatto il possibile per fartele arrivare lì in cielo.
Ho paura che questa lettera possa impiegarci più tempo del previsto per arrivare da te, in tal caso, verrei io a trovarti. Ti piace questa idea?
Dimmi un po' mamma, quanti kilometri sono dal Queens al paradiso? Quanto tempo impiegherei ad arrivare dove ti ritrovi tu ora? Un'ora, due, potrebbero durare anche giorni?
Spero non superi il limite di una settimana, perché che fra sei giorni parteciperò ad un saggio di danza. Hai presente il balletto dello Schiaccianoci, quello in cui ballavo per te e papà tutte le sere nell'accogliente salotto di casa? Non ci crederai, ma sono riuscita ad ottenere la parte delle tante bambine che rappresenteranno la neve.
La neve, pulita e soffice, bianca proprio come il colore che piace a te.
Mi verrai a vedere, vero mamma? Chiederò a Miss Raymond di riservarti un posto in prima fila, cosicché tu possa guardarmi e filmarmi con la vecchia videocamera del nonno, per rivederlo successivamente tutti insieme.
Che ne dici, mamma?
Ti metterai anche il vestito a fiori rosa e verde, che ti piaceva tanto?
Così potrò mostrare alle persone che ho una bella mamma, tu lo sai di essere bella vero?
Papà te lo diceva spesso quando tornava dal lavoro, stanco per aver faticato tutta la giornata e pronto per poter mangiare le prelibatezze che preparavi tu.
Sei sempre stata un'ottima cuoca.
Lo sai mamma, non mangiamo più tutte quelle cose buone, perché papà non sa cucinare e ad essere sincera è un vero disastro. Infatti, due mesi prima, per cucinarmi un paio di uova e bacon per colazione prima di andare a scuola, abbiamo dovuto chiamare il 115, altrimenti la casa sarebbe stata avvolta fiamme.
Siamo obbligati, quindi, a mangiare il cibo in scatola o - quando è di buon umore - una buona pizza preparata da Signor O'Brien, un anziano signore che lavora amorevolmente in un ristorante dove hanno aperto - da poco - qui vicino.
Ci andremo insieme quando mi verrai a trovare, te lo prometto.
Da quando però te ne sei andata, lui è cambiato, papà non sorride più.
Sono scomparse pure le rughe che si formavano agli angoli della bocca, lasciando spazio ad una linea dura, spenta.
Papà non è più lo stesso uomo da quando te ne sei andata via tu.
Quindi mamma, quando hai intenzione di tornare?
Manchi tanto a me, manchi tanto a lui.
È da tanto tempo che non ti vedo più, avrei talmente tante cose da raccontarti che non saprei da dove poter iniziare.
Scriverti tramite questa lettera mi fa sentirti così lontana, quando in realtà ti sento sempre accanto a me, talmente vicina che sento che fra non molto mi verrai a trovare e insieme andremo al parco a giocare con Diesel.
Sai mamma il nostro cucciolone è diventato quasi alto come me e devo dire che ha solo tre mesi, mentre io ho già compiuto sette anni.
Sono diventata grande.
Anche i miei capelli sono cresciuti, papà dice che me li dovrei tagliare perché gli ricordi tanto tu.
Ma io mi chiedo che male ci sarebbe nel ricordarti?
Se ti vuole tanto bene, non dovrebbe cacciarti via, come ha fatto con tutte le altre tue cose.
Le ha messe tutte in alcuni scatoloni e li ha rinchiusi nella fredda e vecchia cantina, mi ha lasciato però tenere la tua spazzola e il ferma capelli di pizzo nero, quello che ti aveva regalato quando vi siete sposati.
Ricordi?
Ho incominciato a suonare il pianoforte.
Papà ha deciso che per quattro ore al giorno mi dovrei dedicare alla musica, anche se quattro ore con il Signor Finn non mi va per niente bene. È un signore avanzato con l'età e ogni volta se sbaglio una nota mi rimprovera, è proprio scorbutico, ma so che se mi mostra questo suo lato per niente carino, sotto sotto si nasconde un uomo adorabile.
Me l'hai insegnato tu no, a vedere sempre il lato positivo delle cose e il lato bello nelle persone.
Ricordi?
A scuola sono migliorata molto e come promesso a papà, cercherò di essere fra le prime della classe, è pretendere tanto da una come me che non le va giù la matematica, ma se mi ci metterò su con lo studio ce la farò anche in questa materia.
Impegno e costanza, le tue regole essenziali, te le ricordi mamma?
Ti ricordi anche della mia migliore amica? Elisabeth Bennington? Ha vinto il concorso come miglior pattinatrice sul ghiaccio del Queens e dal prossimo anno si trasferirà all'estero per continuare i suoi studi e fare carriera in ambito. La ammiro molto, perchè anche se è una bambina come me, non si fa di certo intimorire da quelle più grandi e cerca sempre di raggiungere il suo sogno e di conquistare il suo obbiettivo.
Da quando non ci sei più tu, non mi abbatteva più di tanto perchè avevo pure Elisabeth, ma ora che se ne andrà anche lei, con chi mi confiderò?
Chi resterà al mio fianco?
Chi mi proteggerà?
Mi avevi promesso di farlo tu, ma ora tu qui non ci sei mamma.
Non ci sei mai.
Sto ancora aspettando che tu ritorni con il peluche, che mi avevi promesso di regalare il giorno di Natale e nemmeno Babbo è passato quella notte, mi sto ancora domando il perchè.
Ho fatto la brava.
Ho rifatto le coperte e messo al proprio posto tutti i peluche.
Ho lasciato a Babbo Natale il bicchiere di latte caldo e i suoi biscotti al cioccolato.
Ma come hai fatto anche tu, si è dimenticato di me.
Quindi mi aspetto che tu torni, e spero presto.
Ora dovrei andare mamma, c'è la Signora Carter che mi sta chiamando per cenare. Miss Carter è una signora dalla capigliatura folta e rossa, alta e ben strutturata nelle sue belle forme. Papà dice che sia solo una amica, quando invece so che mi sta mentendo.
Li ho visti baciarsi la notte scorsa in cucina, i due si stanno frequentando, ne sono più che sicura.
È cosi che si dice no?
Quando due persone che si vogliono bene, stanno insieme.
Ma io non voglio che papà stia insieme a quella donna, è fredda, lo capisco guardandola dagli occhi che non sorridono come le labbra.
Mamma tu devi tornare, cosicchè tu e papà torniate insieme. Come un tempo. Ricordi?

Io ti aspetto, mamma.
Ti aspetto come aspetto la neve a Dicembre, sperando soltanto di non consumarmi nel tempo insieme ad essa.

Tua per sempre,
Payton Marie Williams.

Schiava Di Un MiliardarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora