Si alza dal letto e va verso la scrivania.

Mi alzo dal letto e mi dirigo verso la porta.

"Comunque...non fare cazzate delle quali te ne potrai pentire in futuro." Lo avviso prima di uscire dalla camera.

Scendo le scale e mi reco in cucina per bere un succo.

I miei stanno parlando a bassa voce e mia madre tiene davanti a sé il suo laptop.

Appena entro in cucina lo chiude immediatamente e smettono di parlare.

"Che succede?" Chiedo interrogativa, guardandomi dall'alto verso il basso.

"Cosa sono quelle macchie sul collo?" Mi chiede mio padre.
"Ehm...sai, che quando due persone si vogliono bene...bhe, si danno tanti baci, no? Poi dopo i baci ci sono...emh...come dire...bhe-"
"Papà sono dei succhiotti." Vengo interrotta dalla voce di Bentley che entra in cucina, mi sorpassa e apre il frigo, prendendo una mela e addentandone un pezzo.

"L'avevo capito, Bentley. Ma volevo che lo dicesse la signorina." Mi fulmina con lo sguardo e mi pietrifico sul posto.

"Piuttosto-" interrompe la situazione mia madre. "-ci parli del tuo ragazzo?" Perché questa domanda?

"Vi ho già detto che si chiama Justin, vive qua a Los Angeles, ha 18 anni, è biondo, non molto alto e simpatico." La tiro breve.

"E artefice dei suoi succhiotti sul collo."
"Bentley!" Urlo appena pronuncia l'ultima frase.

"Come fa di cognome? Ci hai detto solo il nome." Mia madre si sistema meglio sullo sgabello dell'isola al centro della cucina e mio padre appoggia le dita intrecciate, fra loro, sul bancone.

"Emh...Justin Bieber, Justin Drew Bieber." Aggiungo subito dopo la domanda di mio padre.

"Bieber?" Domanda stupita mia madre.
"Sì, Bieber, mamma." Dice Bentley.

"Ok. E quando pensi di farcelo conoscere?" Mi domanda mio padre.
"Bhe...non saprei, venerdì a cena? So che siete sempre impegnati per questo non vi racconto molto di lui, ma se siete impegnati fa niente." Cerco di far cambiare totalmente idea a mio padre, sull'idea di Justin a cena da noi.

"Potrebbe venire anche tutta la sua famiglia." Azzarda mia madre.
Quasi per poco Bentley non si strozza con la mela.

"Lavorano i suoi genitori." Mi salva Bentley.

"Mettetevi d'accordo e se per lui va bene, venerdì a casa nostra."
"Ok." Annuisco flebilmente e mi dirigo verso le scale.

**

"Io esco!" Dice Bentley scendendo gli ultimi scalini delle scale.

È vestito con degli skinny jeans e un magliettina leggera nera. Porta ai piedi dei semplici stivaletti in camoscio, che gli danno l'aria da ragazzo duro, ma che non è affatto.

"Rimaniamo solo io e Michael a casa!?" Domando alzandomi dal divano.

"Mamma e papà sono andati a quella cena con Ryan, Katy è uscita, io esco, tu sei l'unica che rimane di guardia e resterai con Michael." Mi dice Bentley da sbruffone, appoggiando la sua mano destra sulla mia spalla.

"Stronzo." Sussurro fra me e me.
"Quindi, buona fortuna." Mi lascia un bacio sulla guancia e si dirige verso la porta di casa, dopo aver salutato anche Michael.

Quando la porta di casa si chiude rivado in salotto.

Prendo il telefono e comporro un numero.

"Pronto?"
"Che fai, dormi?" Chiedo sorridendo per il tono di voce dolce e pacato che ha usato.

YOU'LL LOVE THE DEVIL//JB.Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt