Cap. 12

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Marinette non sapeva se strozzare quel dannato gatto o se stessa: aveva dei segni rossi che le ricoprivano l'addome, e si vedevano palesemente la forma delle labbra e dei denti.

In questo modo non poteva inventarsi una scusa credibile!

"La prossima volta che Chat viene a farmi visita giuro che lo lascio fuori!" pensò, sfiorandosi un succhiotto sulla clavicola. "Altro che ''piccolo divertimento''."

Ma era anche colpa sua, poiché l'aveva stuzzicato. Ormoni.

Per fortuna non aveva avuto il bisogno di nasconderli con una sciarpa o cose del genere poiché partivano da appena sotto le scapole, quindi ci pensava la maglietta a coprirli.

«Ora basta pensare a queste cose.» esclamò tra sé e sé, vestendosi in un nano secondo. «La ricerca mi aspetta.»





La ragazza era seduta al suo posto ad ascoltare Nino che raccontava, a lei e ad Adrien, il nuovo videogioco che aveva comprato, mentre aspettava l'arrivo di Alya.

Presa dalla conversazione, non s'era accorta degli occhi verdi del biondo puntati su di lei, che ricordava ogni singolo istante della sera precedente.

«Ehi Bro, mi senti?»
Fu la voce di Nino a risvegliarlo dai suoi pensieri; agitò la testa. «Eh? Cosa dicevi?»
«Ho chiesto cosa ne pensi di questo gioco.» ripeté il moro.

Marinette guardò Adrien incuriosita, aspettando anche lei la sua risposta.

Non aveva sentito una minima parola di quello che aveva detto il suo vicino di banco; era troppo impegnato a guardare la ragazza seduta dietro di lui.

«Credo che Marinette mi batterà anche in quello.» rispose sorridendole, facendola arrossire violentemente.
«Scusate il ritardo ragazzi.» esclamò Alya, correndo al suo posto. «Di che parlate?»
«Del nuovo videogioco che Nino ha comprato.» rispose la corvina, dopo aver riacquisito il suo colore naturale.

Le due ragazze iniziarono a parlare tra loro, e i due amici fecero allo stesso, tenendo la voce bassa in modo tale che nessuno potesse sentire.

«Ehi amico, ma che ti prende?» domandò il moro, incuriosito.
«Di che stai parlando?»
«Di te e Marinette: non le hai staccato gli occhi di dosso da quando è entrata in classe. Credevo che avevate messo in chiaro la vostra "storia amorosa".» rispose, facendo il segno delle virgolette con le dita.
Adrien alzò un sopracciglio. «Infatti siamo amici, nulla di più.»

Certo, Adrien e Marinette erano amici, ma Nino non sapeva di lei e Chat Noir.

«Da come la guardi sembra che tu voglia saltarle addosso da un momento all'altro. Proprio come fa Chloé con te.»

I due guardarono la bionda, intenta a fissare il diretto interessato, che rabbrividì e tornò a parlare con l'amico.

«Ma smettila. Io e Mari siamo amici.» ripeté, guardandola con la coda dell'occhio, sorridendo.

Le conversazioni di tutti gli scolari vennero interrotte dall'entrata di Madame Bustier, che si scusò per il ritardo per poi fare cenno ai ragazzi di iniziare a presentare le ricerche.

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