Cap. 5

19K 1.3K 1.5K
                                    

Adrien era sdraiato sul letto intento a fissare il soffitto, incapace di prendere sonno.

Era da poco passata la mezzanotte ed il ragazzo non riusciva a scacciare i pensieri ricorrenti sulla sua compagna di classe; la serata trascorsa in compagnia di Marinette era stata davvero piacevole: era incredibile quanto quella ragazza, timida e impacciata, possa piacere quel tipo di film, sicuramente non amato da tutti.

Mentre erano al parco dovette trattenersi dal prenderle la mano, guardarla negli occhi e baciarla.

«Un attimo! Baciarla?» esclamò rosso come un peperone, mettendosi a sedere di scatto.
«Finalmente te ne sei reso conto.» commentò Plagg, sbucando dal nulla e mettendosi davanti al viso del suo custode.
«E tu che ci fai ancora sveglio?» gli chiese il biondo sbuffando.
«Spuntino di mezzanotte.» rispose con nonchalance, leccandosi le labbra ancora sporche di Camembert. «Accetta la cosa, starai in pace con te stesso. E magari non mi costringerai a trasformarti in Chat Noir tutte le sere solo per farle una visitina dove non concludete nulla di piccante come il Roquefort.» aggiunse iniziando a giocare con la sua coda.
«Ma che– PLAGG!» esclamò, arrossendo come un matto, capendo ciò che intendeva e cercando di colpirlo con un cuscino, che gli passò attraverso come fosse un fantasma.

Adrien si coprì il viso con il guanciale che aveva in mano, volendo togliersi dalla mente la frase dello spiritello.

Ogni volta che Plagg si metteva a fare certi discorsi gli veniva voglia di togliersi l'anello e starsene solo per qualche minuto.

«A me piace Ladybug. Marinette è un'amica.» aggiunse poco dopo, togliendosi il cuscino dal viso per prendere aria.
«Certo, perché con le amiche si flirta continuamente, le si vanno a trovare tutte la sera di nascosto, le si cerca di baciare... E potrei continuare con questa lista, caro il mio dongiovanni.» esclamò il kwami nero, contando sulle sue minuscole zampe.

Il ragazzo si girò di lato, più confuso di prima.

Più cercava di pensare a Ladybug, la ragazza di cui si era innamorato sin dalla sconfitta del loro primo akuma, più le immagini di Marinette si facevano insistenti.

«Plagg. Non ce la faccio più! Devo vederla!» sbottò l'adolescente, alzandosi di scatto.
«Ancora?! Ma l'hai vista meno di due ora fa!»
«Lo so, ma stavolta devo vederla come Chat Noir.»
"Come tutte le sere..." pensò lo spiritello, sbuffando.
«Plagg, trasformami!»







Marinette era sdraiata sul suo letto, fissando la luna attraverso il vetro della botola sopra di lei, sospirando.

Si era divertita parecchio a guardare il film con Adrien, per non parlare degli ultimi minuti trascorsi al parco, ma si sentiva strana: come se un macigno le schiacciasse lo stomaco.

No, non aveva fatto indigestione di popcorn, anche perché non li aveva mangiati. Era qualcosa di diverso...

Ad interrompere i suoi pensieri fu il bussare alla finestra davanti alla sua scrivania.

"Chat Noir." pensò lei scendendo dal letto, rivelando che la sua teoria era corretta.

Almeno poteva distrarsi e mettere momentaneamente da parte quel peso.

«Stavo per andare a dormire.» mentì, chiudendo la finestra dopo che il suo ospite entrò con un balzo silenzioso.
«Allora sono arrivato al momento giusto, ma Princesse.» rispose in tono beffardo. «Sono venuto un paio di ore fa, ma non ti ho trovata, poi ti ho vista girare con Adrien Agreste, quel famoso modello che sta su tutte le prime pagine delle riviste parigine. Non dirmi che mi stai tradendo.» aggiunse, portandosi la mano al petto con fare teatrale.
«Dacci un taglio Chat. Io e Adrien siamo solo andati a vedere un film.» rispose salendo sul letto, nascondendo le guance velate di rosa.
«Ma ho sentito dire da un uccellino che tu e Adrien siete più che amici.» la punzecchiò il felino, seguendola sopra le scale, guardandola da in fondo al materasso mentre trasaliva.
«Non è proprio così.» disse lei, sistemandosi sotto le coperte e invitando il biondo a venire accanto a lei.

Amour masquéDove le storie prendono vita. Scoprilo ora