Capitolo 1

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Questo è il mini-trailer della storia: https://youtu.be/Ev9qSTRZMWw





Dio sono così in ritardo!- dissi mentre cercavo disperatamente di infilare le scarpe col tacco.

Quella sera, come ogni anno a Maggio si teneva una serata di Gala alla Stark Tower. Quest'anno fui invitata anche io, come tutte le altre persone che avevano mandato un fascicolo al Signor Stark per lavorare lì.

Lui aveva questo eccentrico modo di scegliere i suoi futuri dipendenti, come se già lui non fosse abbastanza eccentrico di suo.

Indossavo un vestito leggermente morbido sui fianchi, corto con delle scarpe abbinate. Presi il taxi il prima possibile, ero in un enorme ritardo.

Non appena arrivai alla festa mi sentii quasi a disagio in mezzo a tutta quella gente. Entrai e la Stark Tower sembrava illuminarsi di luce, in ogni angolo.

-Gradisce un Drink? Signorina- mi domandò uno dei camerieri in servizio

-Nono grazie- risposi sorridendo

Cercavo di sorridere sempre a serate come queste, mostrate un volto poco contento era quasi un sicuro scarto da parte della società.

Dopo circa un'ora dall'inizio della festa (mezz'ora per me, stupida che arrivai in ritardo) mi spostai al bar per bere qualcosa.

Non ero quel tipo di persona che beveva, ma una birra o un semplice bicchiere di cola potevano starci.

-Allora è vero che non tutte le donne bionde sono le più belle-
La voce maschile che pronunciò la frase mi era vagamente familiare, mi voltai per capire chi stesse parlando e per la prima volta, rimasi imbambolata nel vedere chi era.

-Si lo so faccio questo effetto io, ah metta tutto quello che la signorina ordina sul mio conto per favore-

Un elegante abito nero decorato con delle sottilissime striature bianche, era Tony Stark, bello e affascinante come sempre, troppo egocentrico forse, ma pur sempre un bel uomo.

-Molto piacere signorina..-

-Preasley, Caren Preasley- risposi leggermente imbarazzata

-Molto piacere signorina Preasley, domani mattina alle 08:15 inizierà il suo turno di lavoro al quarto piano di questo edificio, intesi?-

Sul momento rimasi spiazzata dalle sue parole secondo cosa aveva scelto me?! Così domandai spiegazioni.

-E secondo quale fascicolo e requisiti mi ha scelta?-

-Il fascicolo l'ho davanti, per quanto riguarda i requisiti.. Beh sta tutto scritto sul fascicolo!- rispose, con una delle sue solite battutine di poco gusto

-Beh, onestamente Signor Stark, e con tutto il rispetto, non ci tengo a lavorare per una persona che mi etichetta per via di un bel vestito e un paio di tacchi, arrivederci!- risposi allontanandomi da lui

Come poteva permettersi di trattare così le persone? Dio dovrebbe scegliere i suoi dipendenti per la bravura nello svolgere il lavoro, e non in quanto sono bravi a stare sui tacchi!

Mi diressi verso una delle terrazze del piano, non volevo più stare in mezzo alla folla, non valeva nemmeno la pena restare alla festa in realtà, ma volevo prima calmare i nervi, e poi andarmene.

Mi poggiai alla ringhiera, perfettamente dipinta, guardando l'orizzonte. New York si estendeva davanti i miei occhi, era davvero magnifico.

-Avrebbe potuto avere una vista simile, se avesse accettato il lavoro.-

Mi voltai di scatto, sobbalzando per lo spavento

-So di aver cominciato col piede sbagliato.. Ma io volevo solo darle un'occasione. Mi è sembrata una delle ragazze più serie lì dentro, non ha bevuto quasi nulla e non ha attaccato briga con nessuno dei miei uomini, sembra essere una ragazza seria-

-Sono, una ragazza seria- aggiunsi io, come per correggere la sua precedente frase

-E comunque non si preoccupi, voi miliardari siete fatti così.-

Lui non diede tanto peso alle mie parole anzi le ignorò del tutto, si notava dal suo sguardo, sereno, e dal mezzo sorrisetto che emergeva dall'angolo destro delle sue labbra.

-Allora domani, verrà alle 08:15?-

Attesi qualche secondo prima di rispondere, come potevo dire di sì? Come potevo dire di no! Non sapevo neanche io che fare o dove sbattermi la testa in quel momento ma alla fine anche se insicura, diedi una risposta..

-Solo perché necessito di questo lavoro, Signor Stark. E sappia che se dovessi trovare una migliore alternativa mi licenzierò in me che non si dica!-

-Un'alternativa migliore della Stark Industries?- dalle sue labbra boccheggiò una potente risata

Lo guardai male, e lui fu costretto a smettere. Si ricompose leggermente, tossendo

-Allora a domani Signroina Preasley.-

-A domani, Signor Stark.-

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