"Tranquilla! Era sicuro che non sarei venuta da te! Sai quante altre ce ne sono in giro?! E poi non sono io quella che ci è rimasta male, ma tu!"
"Stronza! Sei solo una stronza del cazzo!"
"Sì! Fatti riconoscere! Diamo un po' di spettacolo a tutti i presenti! Tanto ci sei abituata!"

Stringe forte i pugni e si ferma di scatto, per poi girarsi lentamente verso di me.

"Non voglio fare cazzate, con una cogliona. Quindi. Scusami ancora per averci provato! Vaffanculo!"
"Vacci tu. L'hai già fatto una volta! Un'altra non farà male!"

Sta per aprire bocca, ma ci rinuncia e si rigira verso la scuola, per poi dirigersi dentro ad essa.

Mi asciugo le lacrime e quando vedo le dita delle mani tutte nere, bestemmio, in tutte le lingue del mondo, per la matita colata.

Sono osservata da parecchie persone, per questo prendo velocemente la cartella e mi dirigo verso i bagni femminili.

Pensandoci bene in questi giorni Zayn è stato molto distaccato e da quanto so, Alexia era molto attratta da lui...
Non me la raccontano giusta...

Sbatto, con forza, la cartella a terra e apro il rubinetto per darmi una sistemata.

Nello stesso momento in cui mi allontano dallo specchio entrano tre ragazze.

Oddio, fammene andare...

Stavo per uscire quando vengo chiamata da una delle 'ochette'.

"Skyler!" Ma io la conosco già questa voce.
Mi giro e:
"Jazmyn?"
"Hey! Come stai? Non sai quanto sono felice di rivederti. Ma dimmi... tu e mio fratello ieri sera, dopo... mh? Com'è andata?" Mi chiede lei alzando le sopracciglia e sorridendomi con un sorriso piuttosto pervertito.

"No, no. Non abbiamo fatto niente! Mi ha solo riaccompagnato a casa." Dico alzando le mani in aria.
"Mh, strano. Era felicissimo." A quelle parole un piccolo sorriso mi spunta sulle labbra.

Allora non sono l'unica felice su ciò che è successo ieri...

"Sai dov'è? Stamattina non ci siamo sentiti." Chiedo affrettandomi, sempre di più, a voler uscire dal bagno.
"Ah, sì, ti stava cercando pure lui. Prova ad andare al suo armadietto."
"Grazie mille." Dico uscendo e iniziando a camminare, a passo svelto, fra i corridoi della scuola.

Arrivata al suo armadietto non lo trovo, ma trovo Bentley.

"Hey, Ben." Si gira nella mia direzione e mi scruta in modo curioso.
"Sky? Che ci fai qui?"
"Potrei farti la stessa domanda."
"Sono qua con un amico. Tu, invece?"
"Stavo cercando Justin." Dico stringendo ancora più forte la bretella del mio zaino, per paura della sua reazione.
"Justin? Justin Bieber?"
"Sì, lui. L'hai visto?"
"Mi era apparso di vederlo con la 'mia' ragazza." Sembra proprio che la mia 'ricerca' non l'abbia scosso per niente.
"Tua ragazza?"
"Sì, quella bona che mi piace... hai capito." Ridacchio e scuoto la testa, chinandola di poco.
"È sua sorella quella."
"Cosa?"
"Sì, è sua sorella. L'ho conosciuta ieri. È una brava ragazza."
"E me lo dici solo ora?"
"Si è appena lasciata con il ragazzo... quindi, dalle spazio."
"Vedremo..."
"Ben-" Non faccio in tempo a finire la frase che sono interrotta dal megafono della scuola che annuncia: Justin Bieber in presidenza, ora! Altrimenti passerà guai ancora più seri di quelli in cui si è cacciato!

"Devo andare!" Dileguo mio fratello con un cenno della mano ed inizio a correre verso la presidenza. Almeno so dove trovarlo.

La porta della presidenza è chiusa, quindi c'è già qualcuno dentro...

Non voglio bussare, perché altrimenti dovrei entrare e non so proprio cosa dovrei fare, visto che non sono stata chiamata io.

"Hai fatto un casino, Justin! Come ti viene di picchiare un altro ragazzo della scuola?!" La voce del preside è molto alta, forse ho capito perché la presidenza è così lontana dalle classi...
"Io non ho fatto niente! Se l'è cercata lui!" Pure la voce del figlio non è da meno.

YOU'LL LOVE THE DEVIL//JB.Where stories live. Discover now