Capitolo 38 - Hannah

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Capitolo 38 - Hannah

Contro tutte le stranezze, stare con Harry è così facile. Naturale. E' come se dopo aver bloccato me stessa per così tanto tempo, io riesca ad essere finalmente libera e che io riesca ad esprimere tutto ciò che ho dentro. Quando sono con lui, non sento di dover controllare me stessa e le mie reazioni, qualsiasi cosa io faccia, andrà bene. Se lo abbraccio, è felice e ricambia. Se gli rubo un bacio, ne ruba uno a me. Se lo punzecchio, lui mi attacca dopo -cosa positiva che non soffro il solletico. Se appoggio la testa sulla sua spalla, lui avvolge un braccio attorno a me, tenendomi vicina. Se gli sorrido senza un'apparente motivo, lui ricambia. 

Sono passati pochi giorni da quando ho abbattuto i miei muri e ci siamo messi insieme. Non l'ho visto molto perchè lui ha passato molto tempo in studio, a finire il nuovo album, quindi io ho usato quel tempo per studiare e esercitarmi per la performance con Max, in quel modo quando lui ha un po' di tempo libero, ne ho anche io. Papà e Savannah sono davvero felici per me, e per la mia relazione con Harry, ma la più felice è Sheila. Quando gliel'ho detto, ha pianto. Non sto esagerando, mi ha presa tra le sue braccia e ha pianto. 

"Sapevo che sarebbe stato il ragazzo giusto. Dal momento in cui l'ho visto, sapevo che ti avrebbe potuto aiutare. Sono così felice per te, Hannah!" mi ha detto quel giorno quando le ho dato la notizia. Penso che abbia pianto anche perchè per la prima volta in cui la mamma è morta, ho ricambiato l'abbraccio. 

Il giorno di San Valentino sta arrivando e Savannah mi ha chiesto se darò qualcosa ad Harry, ma sento che sia troppo presto, non ne sono sicura. Di certo, ho perso la l'abitudine di fare regali al ragazzo con cui sto. Ma  stavo giocando con Hope l'altro giorno, pensando ad alta voce quando mi è venuto in mente cos'avrei potuto regalargli per il giorno di San Valentino. Purtroppo, proprio il giorno prima di San Valentino, mi ha chiamato dicendomi che durante quel giorno sarebbe stato molto impegnato, quindi gli ho detto di esserlo anche io e di non aver tempo così che non si sentisse in colpa. 

Dico a me stessa che va bene, il giorno di San Valentino non è nulla di speciale, solo un giorno come un altro. Ne ho passati molti da soli, non è un problema. Ma lo è, perchè quest'anno sto con qualcuno di cui mi importa molto e penso solo che  qualcuno che è fidanzato sia con la sua persona speciale, io sono sola a studiare. 

Ecco perchè sono sorpresa quando sento suonare il campanello dopo cena, quando sto per fare la doccia e andare a letto. Papà mi ha già dato la buonanotte ed è andato a dormire e io non sto aspettando Savannah. Con la curiosità che scorre nelle mie vene, scendo le scale e apro la porta ritrovando Harry che mi sorride con aria mortificata. La sorpresa mi colpisce, non me l'aspettavo proprio. 

"Harry?" chiedo velocemente. "Cosa ci fai qui?" 

"Sono venuto a chiederti, anche se la giornata è quasi finita... ti piacerebbe essere la mia Valentina, Hannah?" Harry mi chiede con il suo sorriso amorevole, con tanto di fossette prominenti, e i suoi ricci in ogni direzione a causa del vento. Il suo naso è rosso come le sue guance e so che si gela lì. Poi tira fuori un bouquet di rose da dietro di sè. 

La mia bocca forma una O perfetta per la sorpresa, il fatto che sia alla mia porta è già incredibile, ma questo? Non ho parole. 

Quando mi riprendo, gli sorrido prendendo le rose e dico "entra prima di morire congelato, Harry Qualcosa." mentre gli porgo la mano. Lui la prende, intrecciando le nostre dita, le sue sono fredde ma sembra non importargli, perchè ricambia il sorriso entrando. 

Una volta dentro, chiudo la porta facendo attenzione alle rose, mi avvicino e gli bacio delicatamente le labbra. Il suo sorriso è ancora più grande quando mi stacco. "Dovrei prenderlo come un sì?" chiede ed io ridacchio. 

Music Sheet (Harry Styles) [Italian Translation]Where stories live. Discover now