Preparazioni

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La sveglia suonò alla solita ora. Aprì gli occhi desiderando che per una mattina si rompesse e ci lasciasse dormire in pace. Invece quella si fermò solo quando Rose si girò verso il suo comodino e la chiuse.
-ma non può non suonare per una volta- mi lamentai mentre liberavo Rose dall'abbraccio in cui avevamo dormito e la guardavo alzarsi. Lei rise e si stiracchiò, alzando le braccia al cielo. Poi scomparve nel bagno. Io mi sedetti reprimendo uno sbadiglio. Avevo ancora sonno ed ero sfinito. Mi alzai barcollando dirigendomi in cucina. Mentre facevo il caffè pensai a quella mattina. Avrei dovuto seguire tre lezioni e poi sarei corso qui a cambiarmi per andare a casa dei genitori di Rose.
Uscito il caffè lo versai nella mia tazza extra grande e mi gettai sul divano, accendendo la tv. Era una delle invenzioni babbane che avevo trovato più interessante. Mi piacevano tantissimo i film, adoravo vederli al cinema e la televisione che avevamo preso era enorme e piatta, così da ricordarmi appunto un cinema. Ormai ogni mattina guardavo sempre le ultime notizie babbane. Ma quella mattina il caffè non voleva fare affettò. Mentre ascoltavo l'intasamento della strada statale 11 mi si chiusero gli occhi per non so quanto. Fu Rose a svegliarmi quando arrivò accanto a me. Le sue mani mi accarezzarono il viso e aprì gli occhi incontrando i suoi. Il castano oggi era ancora più bello del solito.
-bel addormentato del bosco non dobbiamo uscire?- mi domandò. Io sbattei gli occhi guardandola incuriosito e assonnato.
-come mi hai chiamato?- chiesi. La strinsi a me e la baciai e lei, ridendo contro le mie labbra si allontanò.
-è una fiaba babbana. Diciamo che la saprai quando in questa casa non saremo solo in due!- e si alzò. Io rimasi interdetto e poi la guardai, già vestita di tutto punto prendere un bicchiere di succo e berlo tranquillamente.
-guarda che è tardi!- mi informò. Io sorrisi, mi alzai e poi, mettendole le mani sui fianchi l'attirai a me, guardandola sempre negli occhi.
-e lascia che si faccia più tardi- e la baciai perdendomi in lei.

*****

Ora era il mio turno di divertirmi. Ogni volta che entrava in atto il mio amore paterno per Rose e mi dimostravo geloso e forse troppo protettivo Hermione faceva la saggia distaccata, dicendomi che esageravo e che non c'era bisogno di essere tanto preoccupato. Ora invece le cose erano invertite. Hugo era suo figlio, e come io ero geloso di Rose, mia figlia, lei lo era altrettanto di lui. Adesso girava come una pazza per casa pulendo e riordinando tutto, ogni singolo angolo. Sorrisi immaginando la ragazza di Hugo mettersi e gattoni per controllare se sotto la cucina ci fosse un granello di polvere. Ma lei si mise a pulire lo stesso con molta cura, come se si dovesse mangiare anche sotto il forno. E intanto parlava. Forse pensava che la stessi ascoltando, ma avevo smesso di farlo ormai da un'ora. Del resto non faceva che ripetere le stesse cose da un'ora. Chi era questa ragazza, se non era troppo presto che Hugo avesse di nuovo una ragazza e cose varie. Io invece mi chiedevo come sarebbe stata quest'altra ragazza. Hugo mi sorprendeva sempre con le sue ragazze, perchè erano molto particolari.
La prima ragazza che aveva avuto l'aveva conosciuta in vacanza con noi all'età di tredicianni. E quando l'avevamo vista per la prima volta aveva un orecchino al naso, i capelli blu elettrico legati all'aria e non parlava neanche una parola di inglese.
Le altre ragazze non ce le aveva presentate ufficialmente ma l'avevamo quasi sempre incontrate per caso. Una volta avevo trovato una in giro per casa tornando dal lavoro e mi ero spaventato visto che portava una maschera di non so che mostro greco. Cosa poi ci facesse per casa con quella maschera neanche Hugo me lo aveva saputo spiegare.
Fatto stà che ora ero davvero curioso di vedere che ragazza ci voleva presentare.
-Ron ma mi stai ascoltando?- mi chiese Hermione guardandomi arrabbiata. Io la guardai mentre mi fissava.
-scusami, mi sono distratto un attimo. Cosa mi stavi dicendo?- chiesi fingendo innocenza.
-di andarti a cambiare!-
-ma perché dovrei cambiarmi? Cosa c'è di male in questa felpa?- chiesi guardandola. Non era né macchiata né sudata.
-mettiti la camicia nuova che ti ho comprato e pettinati i capelli. Vai anche a farti di nuovo la barba, sarebbe meglio!- ordinò. Io la guardai accigliato.
-Ma devo fare colpo sulla ragazza di nostro figlio? Vuoi che scappi con lei e faccia dieci figli?- scherzai. Lei mi guardò con il viso imbronciato.
-perchè non mi vuoi minimamente aiutare? E poi ti chiedi perchè sono sempre arrabbiata con te!-
-ma come fai a essere ancora arrabbiata! Non ti ho dimostrato abbastanza quanto ti amo in tutti questi anni? E non faccio sempre di tutto per farti felice? Come regalarti quello che vuoi?- dissi abbracciandola mentre la nuova collana con un diamante sfavillava al suo collo. Lei arrossì mentre gli baciavo il collo e si scansò quando suonarono alla porta.
-vai subito a cambiarti!- disse spingendomi verso le scale. Salì sopra sbuffando, mentre lei apriva la porta.

*****

-Mamma, ma che bella collana!- dissi guardandola felice. Era davvero da un bel po' che non vedevo mia madre ed ero contenta di vederla così bene.
Lei mi strinse in un forte abbraccio e poi mi guardò il viso.
-Rose ma stai mangiando? Sei sciupata- disse preoccupata. Io sorrisi, annuendo.
-non ti preoccupare, mangio!- risposi.
-potrebbe mangiare di più però- disse Scorpius, dietro di me. Mia madre lasciò me per abbracciare lui.
-sono d'accordo. Controllala! Altrimenti la tallonerò fino a quando non la vedo che pesa centocinquanta chili!- ci minacciò. Io sbuffai divertita, a braccia conserte.
-si da il caso che io sono abbastanza grande per badare a me stessa. E che stò benissimo! Quindi lasciatemi stare! Piuttosto, dov'è papà?- chiesi. Avevo tanta voglia di vederlo!
-è sopra a cambiarsi. Hugo dovrebbe arrivare a minuti!- rispose mentre si avviava verso il soggiorno. Presi la mano di Scorpius e ci sedemmo vicino sul divano, mentre guardavo mia madre sempre più preoccupata aggirarsi per casa. Sorrisi e mi voltai verso Scorpius, che sembrava sfinito. Si era abbandonato sulla spalliera e guardava un punto fisso con aria da... pesce lesso. Sorrisi e, visto che tanto mia madre era chissà dove a riordinare qualcosa e mio padre era di sopra gli baciai il collo. Lui si riprese guardandosi intorno spaventato. Risi piano, cercando di non farmi sentire mentre lui, finito il controllo mi guardava inarcando le sopracciglia.
-vuoi che tuo padre mi uccida proprio oggi? Non penso faremo buona impressione alla nuova ragazza di Hugo- mi sussurrò. Io sorrisi e lo baciai. E lo sentì ricambiare anche se un po' esitante. E poi ci staccammo quando sentimmo dei rumori sulle scale. E mio padre comparve poco dopo sulla soglia. Vedendomi si illuminò e io corsi a stringerlo forte. Lui quasi mi stritolò.
-come sono felice di vederti piccola mia- mi disse all'orecchio. Io annuì e mi allontanai per vederlo in viso.
-anche io. E a proposito, davvero bella la collana!- mi complimentai. Lui sorrise ancora felice. Poi notò Scorpius che si era alzato dal divano e si raffreddò di alcuni gradi. Sospirai mentre lo salutava con una fredda stretta di mano.
A scongelare l'atmosfera arrivò il campanello. Mia madre comparve in agitazione dalla cucina e corse ad aprire, trascinando con se mio padre. Io presi la mano a Scorpius e gli sorrisi rassicurante. Vari voci, vari saluti e poi dalla porta entrarono i miei genitori, mio fratello e la sua ragazza.

Il Destino pt.3On viuen les histories. Descobreix ara