ParIl Creatore! (seconda parte)

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Rose

-e in che modo di grazia dovrebbe appartenerti MIA figlia?- chiesi marcando specialmente il mia.

Guardai quell'uomo di fronte a me, sempre che fosse un uomo, cercando di trattenere tutte le reazioni spontanee che normalmente avrei avuto.

Orrore, disgusto, ribrezzo, queste sono solo alcune delle emozioni spontanee ma subito represse.

Perché si, davanti a un uomo del genere erano normali, ma io non ero fatta per giudicare.

L'orrore era solo per una semplice cosa: la paura di quello che poteva essergli successo.

E il sentimento più forte non era il disgusto, ma la compassione.

Il volto non sembrava umano.

O meglio, forse un tempo lo era, prima che qualcuno gli squagliasse la faccia.

L'effetto sembrava proprio questo, tutto il volto sembrava fatto di plastica squagliata, deformava tutte le linee rendendole grottesche e inumane.

Gli occhi erano bianchi, sembrava completamente cieco.

Aveva un fisico strano. Sembrava uno di quei giganti tutti muscoli che spesso vengono chiamati "armadi" ma allo stesso tempo sembrava non essersi sviluppato naturalmente. Forse qualcosa nei movimenti, forse era solo una mia impressione, ma mi dava continuamente l'idea di un robot.

Per non parlare della voce.

Era come se stesse grattando le unghie su una lavagna.

Inoltre quello che aveva detto non poteva essere ignorato. Con che diritto voleva mia figlia?

E sapeva davvero qualcosa del mio potere?

-semplice, tu devi la vita a me e quindi io prendo lei.

Uno scambio equo, una vita per un'altra- disse semplicemente mentre mi rizzavano i capelli sulla nuca.

-parla. Dimmi cosa sai di me. E poi ne riparleremo- provai a dire. Forse non avrebbe voluto darmi una spiegazione senza prima aver preso la bambina ma dovevo tentare.

Lui infatti mi guardò scettico e io scoppiai a ridere.

-avanti, hai davvero paura che ti tiri un tiro mancino? Sono sola, indifesa, circondata dai tuoi scagnozzi, hai davvero paura così tanto di me?- lo provocai.

Non era un comportamento da me. Ma dovevo farlo!

-va bene. Infondo hai ragione. Non potrai fare niente per scappare. Specialmente visto che la maggior parte del tuo potere è passata alla bambina- acconsentii.

-eri stata concepita da poco quando tua madre è stata attaccata. Era andata a lavoro da tuo padre, non so per chissà quale motivo. Fatto sta che tuo padre aveva appena arrestato un uomo. Che tentò di scappare e colpì quasi a morte tua madre- si fermò probabilmente per la mia sorpresa.

-non lo sapevi? Bé, è quello che è successo.

Erano tutti disperati fino a quando non sono spuntato io. Ero lii per uccidere l'uomo appena arrestato.

Sapeva troppe cose... ho curato tua madre e salvato anche te. Ma per farlo ho usato un esperimento che avevo fatto da poco- sorrise, un sorriso malvagio.

-ero riuscito a strappare l'energia di molte persone. Tutte malvagie, tutte potenti. E da tempo avevo l'idea di trapiantarla in un essere umano. Avevo creato esseri eletti da tutte le specie, ma per gli umani era ancora difficile. Morivano tutti per il troppo potere.

Il Destino pt.3Where stories live. Discover now