Bacio

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Cosa c'era di più bello di un bacio?
Il bacio della persona che ami.
Mi aspettavo che si scansasse, che mi cacciasse via guardandomi nel suo solito modo. Invece rispose al bacio, così forte e con tanto impeto che mi sentì quasi mancare il respiro.
L'amavo? Prima pensavo di essere innamorata. Il primo ragazzo di cui pensavo di essere innamorata mi aveva fatto soffrire più di quanto avevo pensato prima.
E ora non ero davvero sicura di essere innamorata.
Poteva essere anche solo un'illusione. Poteva essere solo una mia fantasia. Avevo amato Geremy che se ne era andato per non tornare. Avevo voluto bene a Stone ma anche lui era andato via. Forse ora che lui era comparso ero convinta di amarlo perché proiettavo il mio amore su di lui.
Avevo voglia di donare il mio amore. Avevo voglia di innamorarmi di nuovo. E forse ero persino davvero innamorata di Stone. Ma la cosa più importante era che ora ero con lui. E il sentimento che sentivo dentro non era per niente solo una proiezione. L'amavo, mi resi conto di pensare mentre le mie mani gli scompigliavano i capelli argentati. Le sue mani scesero dalle mie spalle lungo la mia schiena e si poggiarono delicati sui miei fianchi, stringendomi a lui. Sorrisi mentre dischiudeva le labbra per approfondire il bacio. Poi lui terminò il bacio con dolcezza. Mi guardò negli occhi e lo vidi guardarmi con uno sguardo mai visto prima. Con qualcosa di diverso in quegli occhi così impressionanti.
E poi qualcosa dentro di me si attivò. Mi scrollai le sue mani di dosso e gli diedi una schiaffo che risuonò per la via quasi deserta.
-dove sei scomparso tutto questo tempo? Hai idea di come mi sono preoccupata? Non hai pensato anche solo a salutarmi? Mi potevi dire me ne devo andare, non ci vedremo mai più, sarebbe stato decisamente meglio di scomparire soltanto- dissi arrabbiata ricordando tutta la tensione, la paura e il dolore di questi mesi.
-io...-
-tu cosa?- chiesi arrabbiata. Se la mano non mi facesse così male gli avrei tirato un altro schiaffo.
-penso di amarti. E la cosa non è normale. Io non in questo mondo per amare- disse freddamente, ma non guardandomi negli occhi. Quasi si sentisse timido. Quasi avesse rivelato una verità di se. Come quando mi aveva raccontato la sua storia. Con la differenza che ora sembrava incerto. Anzi, incredulo. Questo e anche la sua frase mi spiazzò. Ero pronta ad ascoltare non so neanche cosa. Ma mai avrei pensato che la mia reazione spontanea fosse abbracciarlo di nuovo. Gli avevo appena tirato uno schiaffo. Due secondi fa ero decisa a colpirlo di nuovo. E ora l'abbracciavo? Se avevo simili sbalzi d'umore ora come sarebbe stato quando fossi stata incinta?
Ma che discorsi stupidi, pensai mentre ero tra le sue fredde braccia e mi riempivo i polmoni del suo profumo.
-tu puoi fare quello che vuoi. In teoria non dovevi avere neanche i sentimenti, o sbaglio? Invece ci hai salvato, hai scelto di stare dalla nostra parte perché ti sentivi legato a noi. E ora che pensi di amarmi vorresti dirmi che c'è qualcosa di strano? Certo che c'è! L'amore non è mai una cosa normale!- e lo baciai di nuovo.

****

Bacio. Quanto era passato di tempo che la baciassi? Poco forse ma per me era sembrato un secolo. La strinsi a me approfondendo il bacio quando la sentì mancare. Svenne tra le mie braccia e il mio cuore smise di battere.
-Rose- dissi preoccupato. Se non l'avessi tenuta così forte sarebbe scivolata a terra. La guardai preoccupato. Aveva avuto da poco la febbre ma ora non sembrava particolarmente calda. Né troppo fredda. La presi in braccio meglio che potevo e iniziai a girare su me stesso. Doveva tornare subito a casa.

Ero così preoccupato per lei che non pensai proprio che, dopo tutto quello che avevo fatto, comparire con Rose svenuta in casa Weasley avrebbe risvegliato subito la rabbia di Ron e avrebbe creato fraintendimenti.
Ma mi bastò lo sguardo di Ron per ripensare a tutto.
-per favore, vediamo come stà. Poi mi potrai anche ridurre a pezzettini, se credi- dissi subito e insieme andammo tutti velocemente in camera di Rose. La stesi sul letto e Hermione gli toccò la fronte e la toccò e scrutò con occhio quasi medico. Poi si voltò verso di me seria.
-dimmi- ordinò.
Io deglutì. Rose sapeva leggermi dentro. Rose sapeva capire quando diceva la verità. Ecco perché aveva subito capito che non mentivo. Lei mi conosceva. Ma potevo dire lo stesso dei suoi genitori?
Certo per un periodo che mi era sempre sembrato incredibile e per motivi che erano ancora più incredibili, loro erano stati più o meno come una famiglia per me. Ma da qui a capirmi davvero ci voleva tanto.
Raccontai esitante cosa era successo. Gli spiegai della mia collega che si era presa davvero troppa confidenza. Del fatto che avesse escogitato tutto, mi avesse fatto bere quella pozione e poi del mio risveglio e mi fermai solo quando, dopo aver raccontato di come Rose fosse voluta andare a parlare con la mia collega, fosse svenuta tra le mie braccia.
Guardai Rose aprire gli occhi. Non volevo vedere lo sguardo accusatore di Ron e di Hermione.
Rose aprì gli occhi e io mi sentì bene, perché lei sembrava stare bene. Guardò i suoi genitori e poi me.
-cosa devo dire? Ho fame!- e sorrise.
Aveva capito che aria c'era in giro. E aveva voluto smorzarla.
Gli sorrisi e anche Ron ed Hermione mi imitarono. Ron gli accarezzò i capelli ed Hermione si alzò in piedi.
-vado a prepararti il brodo di pollo che ti piace tanto- disse sorridendo.
Guardai Rose che mi guardò accigliata.
-Scorpius torna a casa. Fatti una bella doccia che ti ci vuole e poi torna. Va bene?- chiese lei.
Io la guardai incerto ma poi annuì.
Mi smaterializzai dando solo un cenno ma ancora molto confuso.

****

-papà tu ti fidi del mio giudizio?- chiesi decisa.
-si- rispose.
-quindi credimi, quello che ha detto Scorpius è vero. La colpa non è sua, perché dovrei soffrire oltre. Tu che ne pensi mamma?- chiesi mentre iniziavo a prendere cucchiaiate dal piatto di brodo che mi porgeva mia madre.
-non lo so... anch'io quando ce l'ha detto ho capito che non mentiva. E la tua conferma è più che rassicurante.
ma.. forse non dovresti perdonarlo così in fretta. Insomma, se tuo padre facesse una cosa del genere come minimo non esisterebbe più sulla faccia di questa terra- rispose lei come avvertimento a mio padre.
Lui deglutì.
-non farei mai una cosa del genere. E se mi metto nei panni di Scorpius... be sarei contento che la pensi diversamente da tua madre. Anche se io ti avrei appoggiato pienamente nel distruggerlo- disse lui imbronciato. Lo guardai stupita. Mi immaginavo un Ron preoccupato e urlante che avrei dovuto far ragionare. Invece mio padre mi stupì di nuovo.
-quindi se torno subito da lui non c'è problema?- chiesi.
Vidi i loro sguardi cambiare.
-finché non sono sicura che stai bene non vai da nessuna parte- disse mia madre severa.
-sono pienamente d'accordo. Non vai da nessuna parte per il momento- disse mio padre alzandosi.
E li lasciai così, tranquilli. Non volevo litigare con loro, infondo. Li avrei fatti ragionare con calma. Ora avevo sonno. Sbadigliai e poggiai il piatto finito sul comodino.
-va bene. Quando arriva Scorpius svegliatemi- e cosa incredibile, penso di essermi addormentata subito dopo.

*****

Guardai Rose dormire. Poi mi toccai appena le labbra. Ero felice, mi sentivo completa e felice come non lo ero da tanto. E ora guardavo anche mia cugina felice di nuovo. I miei zii mi avevano spiegato tutto. E adesso aspettavo si svegliasse per la bella notizia che avevo. Volevo condividerla con lei. Volevo sapere cosa ne pensava. Volevo essere davvero felice, cosa che potevo avere solo condividendo appieno quello che provavo.
Pensai un attimo alla minaccia che gli aveva fatto.
"se appena ti chiamo non compari come per magia accanto a me, puoi dimenticarti di ricomparire in un altro momento".
E in quel momento Rose si svegliò. Gli sorrisi e lei si mise seduta e poi mi abbracciò forte. Io ricambiai, anche se precisamente non sapevo perché di quell'abbraccio, ma mi fece sentire meglio. Poi mi guardò. Voleva sentire cosa mi rendeva così felice. E io volevo sentire tutta la verità da lei.
E volevo sentire che stava bene, che era contenta della sua scelta. E volevo sapere cosa pensava di quello che c'era tra me e Stone.
E la cosa più bella era che nessuno ci avrebbe impedito di farlo.

Il Destino pt.3Where stories live. Discover now