Certezze e paure

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Guardai Rose incredulo.
-stiamo andando davvero da chi credo io?- chiesi.
-certamente. Altrimenti come farei a scoprire se aspetto un bambino?- chiese come se fosse una cosa ovvia.
-ma è tua zia. Non pensi che la prima cosa che farà è dirlo ai tuoi? Oppure uccidere me all'istante?- dissi scherzando. Anche se la paura c'era...
-non avrai mica paura?- chiese lei leggendomi dentro. Lei sorrise, eravamo soli nell'ascensore e mettendomi le braccia intorno al collo si avvicinò a me e mi baciò piano le labbra.
-è la mia dottoressa da sempre. È c'è il segreto professionale. E comunque è mia zia. Saprà mantenere lo stesso il segreto. Ma sul fatto di ucciderti non ti posso promettere niente- disse, speravo scherzando.
Accigliato la baciai veloce e con più irruenza e lei rispose subito. Ma saltammo tutti e due quando le porte di aprirono ed entrarono molte persone che avevano fretta. Noi scendemmo veloci e andammo verso lo studio di Ginny Weasley.
-Rose, Scorpius! Buon nuovo anno ragazzi!- disse lei avvicinandosi e stringendo Rose in un grande abbraccio. Mi sorrise anche a me ma vidi una certa freddezza. Sapevo da dove era nata. Tutti i parenti di Rose erano ormai così con me.
Non avevano perdonato il mio "incidente" tanto facilmente. Anche io non mi ero perdonato, se è per questo. E ora erano tutti abbastanza freddi e distaccati.
Solo Ron non sembrava distaccato come loro.
Lui trasudava rabbia da tutti i pori quando mi vedeva.
-buona anno zia. Mi dispiace davvero di averti disturbato proprio il primo di gennaio- disse Rose.
-non ti preoccupare. È da quando ti sei sentita male la prima volta che pensavo di farti venire qua per fare un controllo completo- disse Ginny. Poi guardò le due donne si guardarono negli occhi a lungo. Io le guardai anche, non sapendo cosa si stessero dicendo. Vidi Rose però abbassare gli occhi dopo un po' con aria colpevole.
-da quant'è che lo sai?- chiese. Io guardai incredulo Ginny.
-non ne posso essere sicura prima della visita, ma ho visto tante ragazze e donne incinta. E i sintomi sono più o meno sempre gli stessi!
Solo la febbre era perché hai preso freddo. Tutto il resto potrebbe coincidere perfettamente- disse.
-va bene, allora scopriamolo- disse Rose alzandosi. Io guardai il tavolo preoccupato.
Non avevo idea di come avrebbero fatto a scoprirlo e avevo idea che non era una cosa che avrei voluto sapere.
Aspettai un po' cercando di ascoltare a malapena quello che dicevano ma poi alzai lo sguardo quando Rose mi chiamò.
-Scorpius vieni qua- disse. Mi avvicinai vedendola sul lettino con la pancia scoperta.
Non so se era solo suggestione ma ora la pancia sembrava leggermente, ma davvero leggermente, più sferica. La cosa mi fece sorridere e non realizzai subito che Rose stava di nuovo parlando con me.
-Scorpius sei nel mondo dei sogni? Zia ci vuole fare vedere nostro figlio- mi disse un po' esasperata. Ma nella sua voce sentivo tutta l'emozione della frase.
-vuoi dire che...- balbettai quasi guardandola.
Intanto Ginny fece passare uno strano oggetto grigio sulla pancia di Rose. E su uno schermo apparve qualcosa di strano. Qualcosa di indefinito. Ma era qualcosa. Qualcosa che presto si fece sentire, perché il suo cuore, anche se piccolo, si faceva sentire forte e chiaro.
-signori e signore, questo è vostro figlio- annunciò Ginny.

*****

Matrimonio. Bambini. Era a questo che pensavo quando arrivai a casa. Casa Potter era ancora silenziosa. Harry di sicuro stava ancora dormendo e Lily anche. Lily... la mia preoccupazione per Lily era ancora così grande. Quella mattina, quando eravamo andati a dormire dopo i festeggiamenti, l'avevo vista felice ma anche strana. Qualcosa in lei stava cambiando. Qualcosa che non capivo...
Guardai la finestra preoccupata, cercando il nostro bel gufo. Era speravo di trovare una lettera di Albus ma evidentemente ancora dormiva.
Sapevo che stava organizzando qualcosa di speciale. Aveva confabulato a lungo con Harry ma lui non aveva voluto dirmi di cosa parlavano.
Ma loro non sapevano che io sapevo. Matrimonio...
ricordavo ancora quando Harry mi aveva chiesto di sposarlo. Ricordavo anche il momento in cui aveva annunciato la notizia a tutti i Weasley.
Tra i miei ricordi erano impressi sia l'amore che provavo per lui, quanto la sua faccia disperata quando mi aveva guardato per trovare il coraggio di dire la grande notizia. E ridevo ancora tanto pensandoci.
E ora anche Albus si sposava. Si era deciso prima di James, che in questo periodo era stato abbastanza sfuggente. Per lui il matrimonio era qualcosa di pauroso. Un trancio netto dalla vita di prima. Chissà quando sarebbe cambiata questa visione.. arrivata davanti alla porta di Lily l'aprì piano. Lei dormiva. Era accoccolata su di se, come un gatto. Stringeva forte a se il piumone. Quanta tenerezza mi dava in quel modo. La mia piccola bambina. Pensai a Rose e Scorpius. Anche loro presto avrebbero avuto un bambino o bambina. Anche loro sarebbero stati genitori.
Pensai alla promessa che avevo fatto di non dire niente a nessuno. Io li avevo rassicurati! Non avrei aperto bocca. E anche per un buon motivo.

****

"pensate davvero ci tenga a dare questa grande notizia a Hermione e Ron? Hermione sverrebbe travolgendomi e Ron diventerebbe una furia omicida. No, onestamente se non ce né bisogno preferirei stare molto lontana dallo spargimento di sangue". Questo aveva detto Ginny quando Rose gli aveva chiesto di non dire niente del bambino.
E io ero rimasto perplesso, pensando seriamente se la verità si sarebbe distaccata di molto dalla sua "visione".
Guardai Rose. Si era addormentata tranquilla, sul divano mentre guardavamo un film. Era appoggiata a me e ora, in un certo senso, la guardavo con occhi diversi.
È difficile descrivere cosa provavo... prima la vedevo come il mio piccolo amore. La vedevo piccola e tenera e mia, in una maniera non solo possessiva. Semplicemente ci appartenevamo. Ora invece c'era qualcun altro dentro di lei.
Una piccola creatura che la cambiava, la rendeva mamma, e quindi ancora più bella.
E a un tratto pensai che se lei ora era mamma io ero papà.... papà... questa parola mi echeggiò in testa per molto tempo.. era inconcepibile. Stando attento a non spostare tanto Rose mi alzai, la coprì meglio con la coperta e andai in cucina. Adocchiai la bottiglia d'acqua e ne bevvi un grande bicchiere, tutto d'un fiato. Ma l'angoscia non passò, anzi, la sentì galleggiare e ingrandirsi nel mio stomaco.
Io un padre... io non ero un padre. Io non sapevo cos'era un padre. Insomma, il padre che avevo avuto era stato un disastro. Era stato un nemico per me. Lo era stato fino a quando non era morto.
Ed ero il diretto responsabile della sua morte effettiva. Non potevo diventare padre.
O almeno come potevo essere un bravo padre???
Guardai il bicchiere vuoto e mi sentì perso.
Non era una cosa che potevo studiare e imparare in un libro. È una cosa istintiva che abbiamo dentro e che non penso proprio ci sia nei geni Malfoy. E sprofondai nel panico vero e proprio.

******

Mi svegliai piano, battendo gli occhi per la luce che proveniva dalla finestra. Come era dolce il tepore che si sentiva nel letto. Com'era morbido e comodo il mio letto. Pensai con una morsa allo stomaco al fatto che presto, tra pochissimi giorni, sarei tornata a Hogwarts. So che sembra assurdo ma non volevo tornare. Mi mancavano troppo tutti. Avevo tante amiche, ma nessuna vera amica come Rose. E avevo anche paura di lasciare qualcuno. Quel qualcuno che speravo di trovare al mio risveglio ma che non c'era. Mi sedetti e mi guardai intorno. La mia solita stanzetta era uguale a quella in cui mi ero addormentata poche ore prima. Ma prima di andare a letto c'era Stone accanto a me, che mi accarezzava i capelli lentamente, mentre i miei pensieri vagavano prima nel sonno-veglia, poi lontano verso il mondo dei sogni.

**********

Mi svegliai piano e più stanca di prima.
Mi sentivo come se avessi scavalcato una montagna enorme. Mi chiesi preoccupata come sarei stata tra un po', se già ora mi sentivo così.
Scorpius non era più accanto a me.
Chissà dove era finito. Mi alzai camminando piano con i piedi scalzi sul pavimento freddo.
Non sopportavo le pantofole e le calze mi avevano sempre fatto scivolare. Per questo per me era un'abitudine difficile da abbandonare andare in giro scalza, anche con 40° sotto zero.
Andai in cucina e mi presi un bicchiere d'acqua.
Avevo tanta sete. Poi mi guardai intorno.
Dov'era Scorpius??
Lo cercai un po' per casa, e alla fine lo trovai in quella che diciamo era la nostra stanza in quella grande villa. Era seduto sul bordo del letto, il volto tra le mani e i gomiti sulle ginocchia.
Sembrava un uomo distrutto, lacerato da una grande preoccupazione. Il tempo di un passo e lui si accorse di me. Alzò il viso.
Che si rischiarò subito vedendomi.
-ti sei svegliata?- chiese come se non mi vedesse impiedi davanti a lui. Piano arrivai fino a lui e poi mi sedetti sulle sue gambe.
-preoccupato?- chiesi. Lui mi mise le mani sulla vita e mi accarezzò piano lo stomaco con un dito, mentre affondava il viso nei miei capelli.
-non è niente. Vuoi mangiare qualcosa?- chiese.
Io lo guardai incerta. Non voleva parlarne.
E rispettavo questa sua scelta per ora.
Ma gli davo solo due giorni di tempo. Se non si fosse chiarito o non fosse passata la sua angoscia non avrei sopportato neppure un minuto di più. O sputava il rospo o glielo avrei fatto sputare con la forza.

*********

Neve. Fiocchi enormi cadevano e rimbalzavano sui tetti delle case, lasciando bianco tutto intorno. Non sapevo cosa ci fosse di tanto diverso dal solito. Ma quel nuovo anno avrebbe portato qualcosa di diverso. Diversi segni lo dimostravano. Anche se ci provavo però non riuscivo a vedere questa nuova minaccia.
Ma l'avrei scoperta presto, o almeno così speravo.
Non perché fossi preoccupato per me.
Non ero ne vivo ne morto, quindi non temevo niente, tranne che qualcosa facesse male ormai alla mia Lily. Il primo pericolo in assoluto ero io, ma mentre per questo non potevo farci niente di più di quello che già non facevo, tenerla fuori dai cataclismi che sembrava volessero iniziare era mio compito. L'avrei protetta meglio che potevo.
Perché lei era la mia anima bianca.

Il Destino pt.3Onde as histórias ganham vida. Descobre agora