Gelosia

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"[Ha qualche problema con noi questo qui?]" Caspar mi prese per un braccio, mentre lasciavo andare avanti Sofia con Michele.

"[No lascialo stare, ti spiego più tardi quando siamo a tavola.]" lo rassicurai schioccandogli un bacio sulle labbra per cui mi dovetti sollevare sulle punte dei piedi. Non ebbi poi l'occasione di chiarire il comportamento dello sbandieratore in quanto ci arrivò da solo durante la cena.

Tra Michele e la mia amica c'era sempre stata una discreta chimica, anche se il loro rapporto non era mai andato oltre qualche abbraccio e bacio sulla guancia. Il ragazzo, però dall'anno prima aveva iniziato a sperare in qualcosa di più e di certo non era stato molto contento di vederla presentarsi alla cena con Joe, soprattutto perché aveva scoperto da poco di essere stato l'amore platonico di lei fin da quando erano piccoli (gli ultimi avvenimenti avevano ovviamente cambiato le carte in tavola).

I tavoli erano già apparecchiati, ma nessuno si era ancora seduto essendo tutti impegnati a rifornirsi di Spritz al bar. Dopo aver fermato i posti ed evitato di finire in mezzo ai bambini o ai senior, ci avvicinammo al bancone per l'aperitivo, o meglio io li accompagnai per salutare gli altri contradaioli visto che dovevo guidare.

La prima parte della cena filò tranquilla anche se Michele, che ovviamente si era seduto vicino a noi, continuava a versare un po' troppo vino a Sofia per i miei gusti, ma non essendo né sua madre né il suo carceriere non dissi nulla. Mi sembrava che anche i ragazzi per il momento si stessero divertendo, anche perché avevamo di fronte Greta che li stava intrattenendo con le sue vicissitudini in treno e nei vari siti archeologici su cui aveva lavorato. 

"[Una volta stavamo scavando in una domus in Toscana e visto che ero la più minuta ero l'unica che sarebbe potuta salire sul parapetto senza dare testate in giro e rischiare di distruggerlo col mio peso per raggiungere un punto particolarmente in alto. Mentre stavo lavorando in quella posizione, mi sbilanciai e caddi giù finendo addosso nientepopodimeno che a Alberto Angela, che era venuto a girare una puntata di SuperQuark proprio lì!!]" solo lei avrebbe potuto fare una cosa del genere.

"[Scusate l'ignoranza, ma chi è Alberto Angela??]" chiese Caspar innocentemente, mentre tutti noi ridevamo per la disavventura della mia amica, la quale rispose imitando lo stesso conduttore  "[Alberto è il sogno erotico di tutte le donne italiane. Un uomo con l'abilità di parlare dei romani in ogni situazione possibile e che sta continuando magnificamente l'opera del padre. Ahahahahahah no dai scherzo, è un divulgatore scientifico/paleontologo/scrittore che presenta vari programmi televisivi culturali sugli argomenti più disparati e io gli sono letteralmente caduta sopra.]"

Mentre scherzavamo avevo notato che Joe si era fatto serio e spostando leggermente la sedia indietro vidi Michele che teneva la mano appoggiata alla coscia di Sofia e, versandole nuovamente da bere, le si stava facendo pericolosamente vicino. "Michi forse è meglio che smetti di riempirle il bicchiere, mi sembra che sia già parecchio andata e forse anche tu è meglio che ti contenga" provai a suggerire per evitare che le cose degenerassero, ma fu come se avessi parlato con il vento così mi rivolsi a Joe per rassicurarlo.

"[Ehi stai tranquillo, sicuramente lei non sta facendo nulla intenzionalmente. Adesso le farò capire che deve imparare a porre dei limiti.]" non mi sembrava molto convinto e perciò allungai il braccio verso Sofi proponendole un viaggietto in bagno.


"Sofia Fabbri che minchia stai facendo?!" lo specchio rifletté il mio sguardo carico di rimprovero "Non ti sembra di dare un po' troppa corda a Michele?" 

"Eeeeeh cosa vuoi che sia! Lo sai che non posso rifiutare quando mi offre da bere... non posso farci nulla lui avrà sempre un notevole ascendente su di me" mi rispose acconciandosi i lunghi capelli castani in una coda.

Strangers in Their WorldWhere stories live. Discover now