Siamo qui!

53 5 0
                                    

Mi svegliai con gli occhi arrossati dalle lacrime che alla fine non ero riuscita a trattenere. Non ero mai stata così male per un ragazzo che avevo conosciuto solo una settimana prima.

Accesi il cellulare per controllare se c'erano novità sui social (avevo ormai abbandonato la speranza di ricevere un messaggio da Caspar) e notai una marea di notifiche su Facebook. Al massimo me ne ero trovata una sessantina quando avevo pubblicato le foto di eventi della mia città, ma solo perché avevo taggato varie persone; questa volta c'eravamo solo io e Sofia quindi non capivo.... Erano tutti commenti e mi piace di persone che non avevo la minima idea chi fossero e come fossero arrivate alla mia pagina. 

Mi accorsi che anche Messenger stava impazzendo. Scorsi tra i messaggi finché non raggiunsi un nome  che avevo sperato di vedere dalla sera prima: Caspar Lee. 

<<[Non mi hai scritto, ero in pensiero. Pensavo non volessi farti più sentire.]>>

Allora non aveva ricevuto il messaggio, non era che non voleva più avere a che fare con me!! Mi alzai di scatto dal letto e iniziai a saltare dalla gioia. Volevo chiamare Sofia, ma sapevo che stava ancora dormendo quindi lasciai perdere per il momento. 

<<[Io ti ho mandato un messaggio, ma si vede che non lo hai ricevuto! Pensavo che TU non volessi rispondermi! Comunque il volo è andato bene, siamo anche arrivate in orario.]>>

Inviai sperando di ottenere una risposta presto, ma mi resi conto che se da me erano le 10 e mezza, là dovevano essere le 4 e quindi avrei dovuto aspettare ancora. Decisi perciò di capire da dove venivano tutte quelle notifiche nel frattempo.

C'erano mi piace di persone di ogni nazionalità e commenti in varie lingue: alcuni riuscii a tradurli perché in inglese, per altri usai il "fedelissimo" google translate perché avevo intuito in che gergo fossero, ma altri mi sono tutt'ora oscuri. Molti erano positivi e garbati, ma alcuni veramente cattivi... Io non ho mai fatto foto per ricevere premi o riconoscimenti, ma solo per piacere personale e non c'è davvero bisogno di insultare qualcuno solo perché magari non ti piace quello che fa... Come diceva Dante <<non ragioniam di lor, ma guarda e passa.>>. 

Dopo un po' di traduzioni e di perfide critiche incominciai a capire: "qualcuno" aveva condiviso il mio album con i suoi milioni di fan. Il problema era che molte di queste, vedendo il nome di una ragazza, non l'avevano presa bene e avevano iniziato a offendere me e le mie foto. Tra l'altro non avevo neanche pubblicato quelle di Central Park, quindi non c'era veramente nulla che avrebbe potuto far loro presupporre un qualche coinvolgimento. 

É sempre stato difficile non curarmi dei giudizi altrui, ma visto che queste fan non le conoscevo riuscii un po' a far sbollire la rabbia e a calmarmi, anche se mi si era chiuso lo stomaco e non fui capace di far colazione. 


Svuotando la valigia trovai un paio di short e una maglia di Sofia e così, visto che tanto non avevo nulla da fare, presi la macchina e andai a casa sua a svegliarla. Mi aveva battuto sul tempo e si era già alzata; la trovai col pigiama di star wars che stava intonando Permanent Vacation usando il telecomando di Sky come microfono. Non feci in tempo ad entrare che mi puntò l'Iphone a due millimetri dal naso.

"Guarda guarda guardaaaaa!!" 

"Se mi tieni il telefono così vicino non vedo una minchia!!" replicai allontanandolo dai miei occhi. Era un messaggio di Joe delle nostre 5 di mattina che le chiedeva come era andato il viaggio e cosa avrebbe fatto oggi... "Oh ma che dolce! Ti devo raccontare cosa ha fatto Caspar."

Le feci leggere i commenti e i messaggi minacciosi delle fan. Rimaneva sempre più sconvolta man mano che scorrevo tra le foto. "Ma sei sicura che sia stato lui a condividerlo?"

Strangers in Their WorldWhere stories live. Discover now