Never Have I Ever

67 5 0
                                    

Ok lo ammetto... non ho seguito almeno metà del musical. Giuro io ci ho provato, ma le sue labbra erano così invitanti che non sono riuscita a staccarmi. 

Durante l'intervallo vidi Sofia girarsi verso di noi e sorridere maliziosamente. Conoscevo quell'espressione "Non fare finta di nulla perché tanto ti ho vista" e quindi le risposi con una linguaccia. Qualche secondo dopo mi arrivò un suo messaggio <<Tienila dentro quella lingua almeno per qualche minuto che sennò fra un po' ti cade>>. 

Caspar sbirciò sul mio telefono "[Cosa vuol dire quello che ti ha scritto Sofia?]"

"[Oh nulla, mi ha solo chiesto se dopo l'accompagno in bagno]" inventai sul momento mentre le luci si spegnevano di nuovo. L'avrò ripetuto duecento volte, ma fortuna che non sapeva una parola di italiano. 


Finito lo spettacolo, per non perderci nella fiumana di gente, mi prese per mano. Il suo palmo era bollente in confronto al mio perennemente gelato tanto che mi chiese se avevo freddo. "[No no io ho sempre le mani freddissime]"

"[Vorrà dire che te le scalderò io]" e si immerse nella folla.

Dopo un quarto d'ora fummo fuori e la macchina ci stava aspettando proprio dove ci aveva lasciato due ore prima con Joe e Sofia che, non so grazie a quale oscura magia, erano già a bordo. Caspar mi stringeva ancora la mia mano, probabilmente in maniera del tutto inconsapevole.

"[Era ora che arrivaste! Vi eravate persi in bagno?]" insinuò Joe scatenando l'ilarità della mia amica.

Arrossendo cercai di cambiare discorso "[Allora adesso avevate in mente qualcosa o ci abbandonate così?]"

"[Volevamo mollarvi in mezzo alla strada e scappare via senza neanche portarvi in hotel, ma non siamo così cafoni.]" continuò il mio cavaliere "[Voi avete qualche idea?]".

"[Ieri sera abbiamo visto che nel nostro hotel c'è una bellissima terrazza panoramica all'ultimo piano con sdraio e tavolini, vi va di andare là?]" propose Sofi. Approvammo tutti e mentre ci avvicinavamo al nostro albergo, ci fermammo in uno store ancora aperto per prendere qualche bottiglia di vodka, altri alcolici e succo.

Arrivati a destinazione, salimmo fino al 15esimo piano e scoprimmo che non eravamo i soli ad aver avuto quell'idea: c'era  un'altra coppietta che si stava tranquillamente scambiando effusioni su uno degli ampi lettini disseminati sul tetto. Furono molto seccati dal nostro arrivo anche se ci mettemmo dalla parte opposta rispetto alla loro e non facemmo nulla di male.

Si va bene... facemmo un discreto casino. Dopotutto quando sei un po' ubriaco non è facile tener sotto controllo il tono della tua voce e, se io già urlo normalmente, figuratevi quando sono un po' andata. Fatto sta che dopo un po' se ne andarono sdegnati lanciandoci delle occhiate truci.

"[E loro che speravano di avere un po' di privacy per darci dentro]" rise Joe che era quello più sbronzo "[Comunque ragazze non ho capito perché avete comprato anche del succo di frutta]".

"[Eh serve per smorzare, sennò si va giù subito e che gusto c'è!!]" spiegò Sofia cercando di rimanere seria "[Sono tecniche che abbiamo imparato in viaggio di maturità per poter rimanere abbastanza sobri e riportare a casa sani e salvi gli altri ubriachi]". 

Mi venne improvvisamente in mente il profondo degrado di quelle serate di due estati fa. Sembravano passate delle ere da quando avevamo abbandonato le superiori e in realtà erano solo un misero paio di anni. Mi girai verso la mia compagna di bevute e ci cacciammo a ridere: doveva aver ricordato anche lei tutto il limoncino trincato e Manu che saltava la recinzione del camping e veniva placcato dagli addetti alla sicurezza. 

Mentre cercavamo di ricomporci con notevoli difficoltà visto l'ingente quantità di alcol introdotto, i ragazzi suggerirono di giocare a Never Have I Ever, aka Non Ho Mai.

"[Non è che ci svelerete segreti che non dovremmo sapere?]" chiesi tentando ancora di smettere di ridere.

"[Se succederà ci assicureremo che nulla esca da questa terrazza... in un modo o nell'altro muahahahah]" mi rispose Caspar minacciando il taglio alla gola e guardando complice Joe che non riuscì per niente a mostrarsi a minaccioso. 

"[Ahahahahahahhahaha dai iniziamo questo gioco visto che non siamo già abbastanza ubriachi]"

"[Parto io, parto io... Allora vediamo... Non ho mai avuto un coinquilino!]" partì Sofi facendo subito bere Joe e Caspar di proposito. 

Tracannato il primo shot toccò a Joe "[Non ho mai ho scoperto qualcosa d'importante sui miei antenati!]".

"[Ma che minchia di non ho mai sono? Mi sa che ti toccherà bere...]" lo sbeffeggiò il suo amico.

"[No tocca a me aspetta...]" lo interruppi sbuffando e buttando giù un bicchiere di vodka "[Un mio lontano antenato è stato un doge di Venezia, ma questo ve lo racconterò un'altra volta. Comunque adesso è il mio turno, quindi... non ho mai fatto un piercing o un tatuaggio.]" sorrisi trionfante sapendo che sarebbe stata la volta di Sofi e di Caspy di bere!

"[E dove sarebbe questo tatuaggio o piercing?]" indagò Joe. 

"[Eeeeeh segreto!]" scherzò la mia amica ammiccando "[No dai ho una scritta in greco sulle coste a sinistra e "awake my soul" sulla schiena, ma sono sempre coperti]". Si c'era decisamente molto feeling tra quei due. 

Era la volta di Caspar che replicò con "[Ok direi che è ora di passare alle cose più interessanti... Non ho mai fatto un pompino!]"  e aspettò la nostra reazione.

"[Eh ma allora fanculo, a me tocca bere sempre da sola! E si prima che lo chiediate lei non l'ha mai fatto perché le fa schifo!]" dissi mentre bevevo il mio shot e i ragazzi scuotevano la testa in senso di disapprovazione verso Sofia che intanto si stava scervellando per trovare un altro non ho mai e cambiare discorso.

"[Adesso vi faccio finalmente bere tutti: non ho mai fumato una canna!]" e purtroppo aveva ragione, ammisi anche che ce ne sarebbe stata proprio una in quel momento nonostante avessimo imparato da nostri amici che i mischioni non portano mai a niente di buono per lo stomaco. 

Dopo un altro paio di giri di domande assurde suonò il telefono di Joe che rispose fingendo malamente di essere sobrio "[Ciaaaaaao Oli! Come va?]" la replica dall'altra parte non si fece attendere "[Cosa come va?! Ma che fine avete fatto?? Potevate dirmelo almeno che stavate fuori stanotte!]".

Caspar, che era un po' più in sé del suo amico, gli prese l'Iphone "[Siamo fuori con Erica e Sofia, fra poco torniamo anche perché come avrai sentito Joe è già partito!]" e tra le lamentele di Oli chiuse la chiamata. 

 "[Ragazze mi sa proprio che dobbiamo andare]" disse mesto rivolto a noi alzandosi "[Dai Joe, tirati su!]".

E mentre Sofi salutava il suo innamorato, Caspy mi si avvicinò e intrecciò le sue dita nelle mie. "[Non vorrei andare, ma Oli ha ragione è ora che torniamo in hotel. Ci sentiamo domani. E so che te l'ho già detto, ma stasera sei bellissima.]" e intanto che io arrossivo, sorridendo mi diede un bacio che avrei voluto non finisse mai.

Così raccogliemmo i bicchieri e le bottiglie vuote da gettare nella spazzatura e ci dirigemmo verso la hall per dare buonanotte ai ragazzi che, chiamato un taxi, rientrarono al loro albergo.






Strangers in Their WorldWhere stories live. Discover now