6* Capitolo. Hermione

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-Di prima mattina, Ronald? – Chiedo sorpresa.

-E' domenica. Non facciamo tardi da nessuna parte.- Mormora contro la mia pelle, facendomi rabbrividire.

-Pero' dobbiamo parla...ah!- Mi mordo il labbro, abbassando lo sguardo su di lui che si diverte a stuzzicarmi un seno. Cerco di resistere, ma dei piccoli ansimi riescono comunque a fuoriuscire dalle mie labbra. Non so se incoraggiarlo o meno, poi ricordo cio' che continuo a rimandare.

-Ron?- Sussurro piano. –Le vacanze si avvicinano.- Gli ricordo, finalmente, e di malavoglia si allontana da me dandomi la possibilita' di coprirmi velocemente.

-Dicevi delle vacanze?- Chiede con espressione divertita.

-Hai chiesto se voglio passare Natale con te, vero?

-Certo, alla Tana insieme a Harry e gli altri.

-Mi piacerebbe molto venire.

-Davvero?- Il suo viso si illumina cosi' gli regalo un sorriso sincero.

-Certo, e' pur sempre Natale con il mio ragazzo, no?

Non risponde, ma mi bacia. Ricambio mentre mi stringo a lui. Ron non ci pensa due volte e rotola con me sul letto, sistemandomi sopra di lui mentre mi bacia.

-Dobbiamo festeggiare.- Mi sussurra all'orecchio, strappandomi una risata.

-No, pausa.- Gli bacio il naso e scendo da lui, avvolgendomi il lenzuolo attorno per coprire il mio corpo. –Vado in bagno.- Annuncio decisa.

-Bel culo.- Mi grida dietro e io mi rendo conto che il mio pseudo vestito presenta un evidente spacco sulla parte posteriore. Cerco di coprirmi alla meglio provocando le sue risate. Indignata mi chiudo in bagno, infilandomi sotto la doccia.

***

Esco dopo aver lavato la specie di cespuglio che ho in testa. Per mia grandissima fortuna tengo dell'intimo pulito sempre in bagno nel caso che sia in ritardo e non riesca a tornare in camera per cambiarmi. Mi avvolto comunque l'asciugamano intorno al corpo e lo annodo sopra il seno prima di rientrare. Spero vivamente che Ronald si sia vestito perche' sono abbastanza sicura che una seconda volta non riesco a sfuggirgli. Per mia immensa fortuna non e' nemmeno in camera cosi' posso tranquillamente vestirmi. In vista della giornata libera non indosso la divisa, ma dei jeans e una felpa grossa che tenga caldo vista la temperatura. Fra meno di una settimana inizieranno le vacanze e il prato e' completamente ricoperto di neve, amo guardarlo dalla finestra mentre prendo una pausa dallo studio. Oggi pero' non devo studiare, ho finito le consegne e i compiti in anticipo cosi' posso fare cio' che voglio nel tempo libero. Non voglio chiedere altri corsi da seguire questa volta, so gia' cosa voglio fare dopo quindi ho deciso di concentrarmi sulle materie che mi permetteranno di realizzarmi come persona. Scendo in sala comune, ma subito dopo Ginny mi trascina via per un braccio, riportandomi nella mia stanza. Solamente quando chiude la porta mi accorgo che e' in lacrime cosi' mi fiondo ad abbracciarla.

-Cosa e' successo?- Chiedo piano, estremamente preoccupata. Ginny non piange mai. –Chi ti ha fatta piangere cosi'?- Insisto ottenendo solamente un pianto piu' disperato.

La lascio sfogare, conosco la mia migliore amica quindi quando vorra' spiegarmi lo fara'. La porto sul letto e la stringo dolcemente vedendo che si lascia cullare fra le mie braccia. Le sciolgo i nodi dei capelli fino a quando non decise di parlare.

-Hermione?- Chiede con voce flebile.

-Si'?

-Se fossi incinta, terresti il bambino?- La sua domanda mi spiazza. Boccheggio prima di trovare una risposta decente.

Credo di amarti - RomioneWhere stories live. Discover now