Parte 9

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Passano i giorni, è pieno inverno... Una zolla di terra, coperta dalla neve, si alza in un prato desolato.

«Siamo usciti, andate a riferire il messaggio» dice un uomo ad un altro.

Poco dopo... nel rifugio di Will.

«Will, dal sottosuolo ci riferiscono che il tunnel è finito! Dobbiamo affrettarci! Il foro esterno potrebbe essere scoperto da un momento all'altro» dice Sir Frederick.

«Ricevuto, che tutti si preparino per la fuga. Andremo via da qui, stanotte!» ordina Will.

«Will...» dice intervenendo il conte di Birmingham giunto in quell'istante nel nascondiglio.

«Leopold... ben arrivato, siamo pronti per l'evasione, ci stiamo organizzando per stanotte!» afferma Will «Voi dove eravate finito?»

«Ero a definire gli ultimi dettagli sul tetto della mia residenza provvisoria in questa città» dice Leopold.

«Sul tetto?» chiede incredulo Will.

«Sì... parlavo con i miei uomini al di là del muro, sono riusciti a "ripulire" un fienile molto vicino all'uscita del nostro tunnel. Si sono nascosti lì dentro e ci attendono con cavalli e qualche vestito pulito...» continua a riferire Leopold visibilmente soddisfatto.

«Perdonatemi la domanda Leopold, e come riuscite a parlare con i vostri uomini a centinaia di metri da voi?» chiede ancora Will.

«Eh, eh... presumo che non avete prestato servizio nella leggendaria Marina di sua Maestà,» ribatte Leopold «ero un ragazzo allora, ma per alcune delle mie azioni eroiche mi hanno conferito anche la medaglia di onorificenza nientedimeno che a Buckingham Palace. Che onore sentire la mano della regina sulla mia spalla...»

«Sì, sì, ok... ok» interrompe Will «continuate con il ragionamento di prima!»

«Ah sì, a volte mi abbandono ai miei racconti di gioventù! Dicevo, facendomi qualche giretto qui dentro sono riuscito a procurarmi una torcia con altrettante pile elettriche, da quel momento comunicare con i miei uomini all'esterno è stato un giochetto da ragazzi... sapete, l'alfabeto morse, punto, linea, punto!»

«Non finirete mai di stupirmi conte di Birmingham...» conclude Will «finiamo di prepararci alla svelta, il tempo rimasto è pochissimo.»

Passano le ore, la notte scende ancora una volta sulla città.

La zolla di terra si sradica completamente e finalmente uno ad uno, silenziosi e abbassati, cominciano ad uscir da lì. «Finalmente un po' d'aria... tutto ok?» chiede Will, parlando sottovoce all'indirizzo di Sir Frederick.

«Tutto ok, solo questo stupido cane che scivola sulla terra...» risponde quieto lui.

«Grrr...»

«Zitto, zitto per carità!» dice Sir Frederick.

«Lo vedi il fienile?» chiede Leopold.

«Sì lo vedo, non è distante» afferma Will.

«Bene, raggiungiamolo di corsa» conclude Leopold.

«Cercate di non fare rumore, è una notte tranquilla e ogni minimo frastuono potrebbe essere udito da quelle guardie laggiù in fondo» dice Ellen.

Gli uomini sono veloci sulla neve, restano solo le impronte delle ginocchia che strusciano.

Mancano pochi metri all'ingresso del fienile.

«Al mio tre alzatevi tutti e cominciate a correre il più veloce che potete. Uno, due... tre!» dice Will.

Tutti si alzano in piedi e cominciano a muoversi velocemente... Pochi istanti e finalmente raggiungono l'interno del fienile, varcando la robusta porta in legno che era stata lasciata semiaperta dagli uomini di Leopold. L'ambiente è illuminato solo da alcune torce elettriche e un uomo appare dalla penombra.

GHOSTS EMPIRE - L'IMPERO DEI FANTASMITempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang