Parte 6

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«Il treno si sta fermando» dice Will ancora dolorante.

«È vero!» conferma Sir Frederick.

«Quello che sto vedendo, non può essere reale! Presto ... venite a guardare attraverso queste fessure,» aggiunge Ellen «è un enorme portone di ingresso, lo stiamo varcando con il treno...»

«Accidenti, quanti non vivi!» esclama Sir Frederick «Le voci sulle città-prigione sono vere allora.»

«Già! E noi stiamo entrando all'interno di una di queste» afferma Will.

«Guardate quei muri...» mette in risalto Sir Frederick.

«Sono invalicabili!» pronuncia Will.

«Ragazzi, ci stiamo fermando» aggiunge Ellen.

La porta scorrevole del vagone si apre, fuori numerosi soldati armati.

«Scendete tutti!» ordina un non vivo.

Una folla di gente viene allineata, con forza, su varie file. A tutti i prigionieri vengono strappati via i vestiti, denudati di ogni cosa, e fornita loro soltanto una tunica. Chiunque si ribelli viene fucilato senza la minima esitazione.

«Londra!» esclama Will, mentre viene spintonato dai non vivi «Siamo a Londra... o almeno in quello che ne rimane!»

«Non usciremo più da qui...» dice Ellen.

Nessuno ha il coraggio di rispondere. Un oceano di gente è per le strade, negli edifici, ovunque all'interno di questa immensa città-prigione controllata a vista da soldati non vivi e aerei in volo. Tra la paura, il disorientamento, alcune persone si rifugiano come possono, mentre altre sono costrette ai lavori forzati fino alla morte. Sono ridotte ad una vita senza emozioni, in cui regna la legge del più forte, il caos e l'anarchia.

«Ti serve un po' di compagnia, amore?» domanda un losco individuo in un viottolo nella periferia della città «Vuoi che ti accompagni dai tuoi genitori?»

«Io mi sono persa, non lo so dove sono i miei genitori!» risponde tra le lacrime una bambina di tredici anni.

«Oh, povera cara! Non piangere, ci sono io adesso a proteggerti... vieni, dammi la tua mano.»

«Io non ti conosco, voglio solo trovare mio padre.»

«Io lo so dove si trova il tuo papà, fidati di me e andiamo da lui.»

«Veramente sai dov'è?»

«Certo, mi ha detto di prendermi cura di te per un po' e poi di portarti da lui. Ora sta lottando contro questi mostri, sai, lui è un grande eroe come me...»

«Davvero tu lo conosci?»

«Certo!»

«E come si chiama?»

«Noi eroi usiamo solo dei nomi in codice, mai quelli reali... capisci, per non farci identificare da quei luridi mostri... Guarda sei tutta sporca, aspetta che ti pulisco...» continua il losco individuo mentre posa le sue luride mani sopra il corpo della bambina.

«Ecco, così...» esclama il pervertito mentre comincia a palpare ogni parte della bambina.

«Ehi, tu!» grida una voce.

«Ma cosa... parli con me?»

«Sì... parlo con te» continua la voce.

«Che diavolo vuoi! Fatti gli affari tuoi e vattene prima che perda la pazienza.»

«Corri vieni da me» grida la voce all'indirizzo della bambina.

«Che vuoi soffiarmela? Cercatene un'altra, questa è roba mia!»

GHOSTS EMPIRE - L'IMPERO DEI FANTASMIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora