Parte 7

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«Ti trovo finalmente in buona forma Pam, del resto non era ancora giunto il tuo momento» sostiene il generale Etrom recatosi, scortato, nelle segrete prigioni del castello di Southvillage.

«Bastardo, cosa vuoi da me?» strepita, sbracciandosi, Pam e sputando in faccia al generale.

«mmm... dolce il tuo sapore!» dice il generale mentre pulisce, con la lingua, la saliva che cola sulla sua bocca.

Uno schiaffo robusto viene sferrato da Etrom sul volto di Pam facendola ruzzolare a terra.

«Stupida sgualdrina!» tuona lui «Ho pensato che sola qui in queste luride segrete, al freddo, sporca e con poco cibo... magari avresti preferito un po' di compagnia... potrei ospitarti nella mia stanza stanotte... un bagno caldo, che ne pensi Pam?»

«Dovrai uccidermi lurido bastardo, dovrai uccidermi!» grida a squarciagola Pam mentre viene tenuta a forza dai non vivi della scorta di Etrom.

«Ucciderti? No... non ancora! Oggi ho iniziato la conquista nel nido delle aquile e ho intenzione di festeggiare con una bella vivente il lieto evento... del resto in questo castello sei l'unica... ah ah ah... dipende da te il modo in cui lo farò... ah ah ah... se magari sarai gentile eviterò di donarti subito dopo ai piaceri dei miei uomini.»

«Noooooo! Will aiutami, Will!» piange e si dispera sconvolta Pam.

«Portatela su» ordina Etrom.

«Nooo... Sono incinta, aspetto un bambino!»

«Sì Pam, lo so... il figlio di Will... peccato non poterlo uccidere subito, devo aspettare che tu lo partorisca... a volte non si può fare tutto quel che si vorrebbe, ma quando accadrà sarà ancora più piacevole... ah ah ah!»

«Will? Aiutooo! Lasciatemi stare... » grida inutilmente Pam.

Poche ore dopo tra i corridoi del castello di Southvillage riecheggiano i lamenti e le grida di Pam vittima di una sorte che dovrà ripetersi per altre notti e altre ancora...

Sono passati alcuni giorni, forse qualche settimana, a Londra...

«Quanto vorrei una bella bistecca al sangue,» dice Sir Frederick «sono stanco di mangiare gatti e topi.»

«Non pensare sempre a mangiare, Sir Frederick,» esclama Will «è la cosa peggiore! Poi la cena di ieri sera non è stata malvagia, i ragazzi sono finalmente riusciti a prendere quel cavallo senza farsi scoprire...»

«Preferivo i gatti!» brontola Sir Frederick «Hai visto il ragazzo?»

«Sì, l'ho visto!» afferma Will.

«Io ed Ellen siamo stati bravi...» si compiace Sir Frederick. Al centro della sala poco illuminata ma discretamente riordinata dai ragazzi, c'è Tom con un bastone in mano. Lo tiene come una spada, Passo dopo passo, movimento dopo movimento, Tom mette in atto gli insegnamenti ricevuti, la sua altezza e il suo fisico minuto non arrecavano certo timore nell'avversario ma la sua velocità nelle mosse lasciava sbigottito anche un cupo Will che lo osservava. Tutti i bambini all'interno della sala avrebbero voluto imitarlo, anche loro avevano seguito gli insegnamenti di Ellen e Sir Frederick ma Tom era molto più veloce, chi lo aveva sfidato era sempre finito rovinosamente sconfitto, anche più di uno... alla fine anche Sir Frederick!

«Alza quel gomito» interviene Will all'indirizzo di Tom «non scoprire mai la difesa, non basta solo saper attaccare bene bisogna anche sapersi difendere bene.»

«Certo Will... grazie Will» risponde un rasserenato Tom.

Quelle parole di Will gli avevano dato la dimostrazione che lui aveva fatto bene fino ad ora. Finalmente Will aveva destato interesse verso di lui, verso li suo addestramento...

GHOSTS EMPIRE - L'IMPERO DEI FANTASMIWhere stories live. Discover now