Parte 4

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3

È l'alba di un nuovo giorno, il sette settembre, Will prende il fuoristrada e si avvia per uscire da Southvillage. Lungo il centro, costeggiando i marciapiedi, un uomo attira la sua attenzione. Lo guarda bene, rallenta con la macchina ed infine si ferma. È Ted o almeno qualcuno che gli somiglia molto. Scende dalla sua auto, lo rincorre e prova a fermarlo.

«Ted?» esclama confusamente Will.

L'uomo non parla, lo guarda e non rallenta il suo passo sostenuto. Will gli si mette davanti e l'uomo, a quel punto, si ferma a pochi centimetri da lui. È Ted, è proprio lui, ma non è possibile. Will fa per toccarlo, come per assicurarsi che non sia un'altra delle sue visioni, ma con uno gesto fulmineo l'uomo lo afferra per il collo e inizia a strangolarlo.

«Lasciami bastardo!» prova ad inveire Will.

La sua morsa è forte, Will lo colpisce con diversi pugni al corpo, ma è tutto inutile. Non resiste più, le sue forze lo stanno abbandonando e lui sta soffocando. Un colpo d'arma da fuoco e Ted allenta la presa. A sparare è stato Joseph che, per fortuna di Will, passava di lì con la sua moto. L'uomo si volta verso Joseph, il quale riconosce Ted, la pallottola lo aveva forato da parte a parte ma è come se non lo avesse neppure sfiorato.

«Attento, Joseph» grida Will ripresosi «quello non è Ted.»

«Anche a me era venuto il dubbio!» esclama Joseph togliendosi il casco velocemente.

Will corre verso il fuoristrada e, da sotto i sedili, afferra una grossa mazza da baseball, ultimamente diventata la sua compagna preferita. Ted si avvicina minaccioso all'indirizzo di Joseph, mentre Will inizia a colpirlo con tutta la forza che ha in corpo. Con la mazza lo percuote prima alla schiena poi sulle gambe, ma niente, come carezze. Ted con un pugno ben sferrato riesce a stordire Will che comincia a indietreggiare. Con l'altra mano afferra Joseph per una gamba facendolo capitombolare a terra, incominciando poi, con molto vigore, a riempirlo di calci.

Will sbatte con il corpo contro una staccionata ma, dopo un attimo di sconcerto, con uno scatto tempestivo colpisce Ted alla testa, con un colpo di mazza alla base del cervello. L'uomo, stavolta, crolla a terra stordito. I due gli si scaraventano sopra e lo colpiscono con tutto quello che possono, Ted prova a combattere ma alla fine sconfitto resta inerme accasciato a terra. Will e Joseph hanno affrontato la morte, o almeno, un non vivo. Il primo scontro faccia a faccia.

«Che cosa diavolo era?» domanda Joseph sfinito sul marciapiede.

«Credo l'inizio di un incubo!» esclama Will «Ma tu vai sempre in giro armato?»

«Cosa?» chiede Joseph.

«Non sapevo avessi una pistola» ribatte Will.

«Un ottimo acquisto, direi!» risponde Joseph.

«Già!» dice sorridendo Will.

Pochi minuti di distrazione e...

«Ma dove diavolo...» esclama Will.

«... È finito?» aggiunge Joseph.

... Il corpo a terra non c'è più. Ted si è dileguato.

Lungo la strada si sono raggruppate parecchie persone, tutti hanno assistito increduli a cosa è successo. All'improvviso dei passi iniziano a tuonare in tutta la via. Passi pesanti, quelli del generale Etrom, il quale si avvicina a Joseph e Will facendosi largo fra la gente terrorizzata che alla rinfusa comincia a dileguarsi molto velocemente. Ride, applaude e cammina fino a fermarsi di fronte a Joseph e Will ancora seduti sul bordo del marciapiede lungo la strada.

GHOSTS EMPIRE - L'IMPERO DEI FANTASMIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora