In viaggio verso il bel paese.

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Jennifer rimase immobile ad ascoltare le urla disperate di Josh per una decina di minuti.
Mentre accarezzava la porta del bagno con la punta delle dita si sentiva del tutto impotente. Josh soffriva da solo e lei non poteva fare nulla per aiutarlo. Jennifer poteva solo immaginare cosa stesse provando il ragazzo in quell'istante. La disperazione nel realizzare che da un momento all'altro rischi di perdere tutto quello che hai. Capire che il tuo futuro non e più limpido e pieno di progetti ma oscurato e incerto.
Al solo immaginare un tale dolore Jennifer realizzò che non poteva starsene con le mani in mano. Amava Josh più di qualsiasi altra cosa al mondo e voleva aiutarlo, voleva renderlo felice.

Ancora qualche minuto e finalmente il ragazzo uscì dalla stanza.

"Mi dispiace.." sussurrò Josh mentre avanzava a testa bassa.

Jennifer gli andò incontro e con fare gentile gli circondò il collo con le braccia. Lo abbracciò a lungo senza dire una parola.

Le braccia di Josh stringevano a loro volta il corpo di Jennifer ma la sua presa pareva essere meno solida del solito.

"Mi dispiace.." ripeté nuovamente.

Jennifer chiuse gli occhi per un istante e affondò il mento nella spalla destra di Josh. Voleva godersi quel momento per ancora qualche secondo prima di tornare alla realtà.

"Mi dispiace.." disse una volta ancora.

Jennifer lasciò la presa e lo guardò dritto negli occhi. Il suo sguardo era assente, perso in chissà quale pensiero. La luce che aveva di solito e che lo caratterizzava cosi bene era spenta.
"Non hai nulla di cui dispiacerti.."

"Si invece! Ti ho urlato in quel modo, ti ho imposto di lasciarmi in pace e non te lo meritavi." Rispose Josh.

Jennifer gli teneva il viso stretto tra le mani per far si che il suo sguardo restasse attento su di lei. "È normale, non ti sentivi bene ed eri sconvolto!"

"No, non è assolutamente normale comportarsi in questo modo. Essere malati non vale come scusa per fare lo stronzo." Replicò Josh sospirando.

La ragazza continuava a fissarlo e sorrideva nella speranza di riuscirlo a tirare su di morale.

"Forse sarebbe meglio se tu trovassi qualcuno che ti merita più di me. Qualcuno che possa darti la vita che desideri.." aggiunse poi.

Jennifer sbarró gli occhi mentre sentiva il cuore che accellerava il suo battito. "Non dire neanche per scherzo una cosa del genere. Io non voglio stare con nessun'altro. Solo con te." Rispose in tono deciso.

Il ragazzo abbassò lo sguardo e sospirò. "Scusa.."

"Josh andiamo a Roma. Solo io e te." Propose Jennifer.

"Vuoi usare quei biglietti prima che sia troppo tardi?" Replicò Josh ironicamente.

Il volto della ragazza mutò. Da una dolce gentilezza ora nei suoi occhi c'era rabbia. "Smettila Josh! Smettila di fare questi pensieri. Voglio andare ora a Roma perché siamo liberi dal lavoro e perché sono convinta che questa vacanza gioverà ad entrambi."

Il ragazzo alzò lo sguardo per poi accennare un piccolo sorriso. "Andiamo a Roma.."

Nei giorni seguenti Josh e Jennifer iniziarono a prepararsi per la partenza ma prima di lasciarsi tutto alle spalle dovevano risolvere alcune questioni.
Innanzitutto dovevano assicurarsi che Josh potesse partire per due settimane e quindi saltare la chemioterapia per quel lasso di tempo. Quindi chiamarono il dottore che si occupava del suo caso e con enorme sollievo gli venne comunicato che potevano partire a patto che Josh non si affaticasse troppo.
Risolta la questione c'era un altro problema da risolvere prima di lasciare il paese. Josh aveva deciso di rivelare tutto ai membri del cast.
Con il tempo avevano costruito una solida amicizia e voleva essere sincero con tutti loro.
Chiamò tutti e con l'aiuto di Jennifer riuscirono ad organizzare una cena a casa di Josh con tutti i membri del cast e della crew.
Il ragazzo diede subito la cattiva notizia e i volti di tutti i presenti si fecero grigi e turbati.

"Ma com'è possibile?!" Domandò Sam incredulo.

"Me lo chiedo anche io ogni giorno." Rispose Josh.

"I medici cosa dicono?" Intervenne Liam.

"Mi hanno detto che ci sono buone probabilità che il tumore possa essere curato."

"Beh questa è una buona notizia, no?" Disse Francis poggiando una mano sulla spalla destra di Josh.

"Infatti lo è!" Intervenne Jennifer. "E poi volevamo anche dirvi che abbiamo deciso di andarcene due settimane a Roma!" Aggiunse cercando di risollevare il morale.

Tutti iniziarono a commentare il loro viaggio e a dire quanto Roma fosse bella.
Josh approfittò del momento per andare in cucina.

Jennifer, che stava parlando con Willow dei vari preparativi che avevano fatto in questi giorni, notò l'assenza del ragazzo e dopo essersi scusata, iniziò a cercarlo nelle varie stanze.

"Sei qui.." esclamò una volta averlo trovato in cucina.

La sua schiena era poggiata contro il frigorifero e tra le mani teneva una tazza di caffè.

"Tutto bene?" Aggiunse Jennifer preoccupata.

"Si, avevo solo bisogno di stare da solo per qualche minuto."

"Va bene allora io torno in salotto.." continuò la ragazza per interrompere il silenzio che la frase di Josh aveva lasciato.

"Si io ti raggiungo tra un attimo.." rispose lui.

Non appena Jennifer lasciò la stanza Josh si ritrovò perso nei suoi pensieri.
Pensava a questo viaggio e si domandava se fosse la cosa giusta. Si chiedeva che senso avesse partire con la consapevolezza che una volta tornati tutto sarebbe andato a peggiorare.
Più che un viaggio pareva essere una fuga dai mille problemi.
Tuttavia, nonostante tutti i lati negativi del partire, Josh pensava anche a Jennifer e all'entusiasmo con il quale si stava preparando alla partenza.
Alla fine decise che lo avrebbe fatto per lei, che l'avrebbe resa felice un'ultima volta come meglio poteva.

Due giorni dopo Jennifer e Josh sedevano sulle loro poltrone dell'aereo. Avevano appena finito di sistemare i loro bagagli e si preparavano ad affrontare il lungo viaggio fino in Italia.
Jennifer era davvero entusiasta e non vedeva l'ora di iniziare questa nuova avventura. Teneva stretta la mano di Josh mentre si preparava al decollo.
Vicino a loro sedeva una famiglia con due figli piccoli e subito Jennifer iniziò a giocare con loro. Adorava i bambini.

"Sembra che tu le piaccia!" Esclamò la madre dei bambini rivolgendosi a Jennifer.

"E loro piacciono a me!" Rispose Jennifer ridendo.

Nel frattempo Josh se ne stava ad osservare la scena.

"Voi avete figli?" Domandò l'uomo che sedeva accanto alla donna.

"Oh no, non ancora." Rispose Jennifer imbarazzata.

"Vedrete che arriveranno presto!"

"Beh dato che io ho un tumore al cervello e che ben presto sarò sepolto in un cimitero del Kentucky la vedo piuttosto dura." Rispose Josh seccato.

"Josh!" Esclamò Jennifer dandogli un colpo sul braccio.

Il ragazzo non rispose e si girò dall'altra parte. La ragazza lo osservava e pian piano si rendeva conto che il solito Josh che conosceva lei non si sarebbe mai comportato in quel modo. Non avrebbe mai dato una risposta simile.
Forse aveva ragione lui, la malattia lo stava cambiando.

Non lasciarmi qui.Where stories live. Discover now