Benvenuti a Roma!

371 37 20
                                    

Jennifer rivolse lo sguardo fuori dal finestrino e mentre i suoi occhi si perdevano tra le varie nuvole dalle mille forme iniziava a realizzare quanto grave fosse la situazione di Josh.
Fino a quel momento aveva cercato di essere forte, aveva cercato di distrarsi in tutti i modi possibili da quello che stava realmente accadendo.
Eppure in quel momento, su quell'aereo e dopo aver appena assistito ad una scenata di Josh, Jennifer iniziava ad aprire gli occhi.
Tutto ciò che riusciva a vedere erano lei, Josh e la malattia che li stava consumando.
Improvvisamente iniziava ad essere d'accordo con Josh sul fatto che le cose pian piano sarebbero peggiorate e venne colta da un immenso sconforto.
Sentiva il cuore che aumentava il suo battito nel petto, aveva l'ansia e iniziava a farsi strada un senso di nausea.
Cercava di stare calma, di ripetersi di non agitarsi e di mantenere il controllo ma niente pareva fare effetto. Poi improvvisamente Josh poggiò la sua mano sopra quella di Jennifer e la ragazza si sentì subito meglio.
Si girò verso di lui e non appena i loro occhi si incrociarono Jennifer sorrise.
Eccolo lì. Il vecchio Josh, gentile e premuroso. Era di nuovo lì insieme a lei.

"Tutto bene piccola?" Domandò con voce rassicurante.

"Ora si.." rispose lei accoccolandosi sul suo braccio sinistro.

"Sono proprio contento di questo viaggio. Non vedo l'ora di visitare la città." Aggiunse lui.

"Anche io. Lo abbiamo sempre sognato ed ora lo stiamo facendo davvero."

Mentre chiacchieravano tra loro e fantasticavano su come sarebbe stata questa vacanza, i ragazzi vennero interrotti dall'arrivo di una hostess che chiedeva se volessero qualcosa da mangiare.
Entrambi dissero di no e ringraziarono e Josh subito fece una strana faccia nel constatare che Jennifer non volesse nulla da mangiare.

"Sei sicura di sentirti bene?" Le domandò.

"Si certo, perché?" Rispose lei non capendo a cosa si stesse riferendo.

"Beh è la prima volta da quando ci conosciamo che non prendi nulla da mangiare in aereo."

"Ah, ah, ah, ma quanto siamo spiritosi!" Replicò con ironia. "No, in realtà sto morendo di fame ma visto che stiamo andando in Italia vorrei tenere il mio stomaco libero per assaggiare tutto."

Josh rise. "Smetterai mai di sorprendermi Shrader?"

"Io spero di no." Rispose lei per poi baciarlo.

Mancavano all'incirca 3 ore all'arrivo ed entrambi cercavano di sistemarsi comodi come potevano per fare un pisolino e passare così il tempo.
Quando finalmente l'aereo stava per iniziare la fase di atterraggio, Josh e Jennifer vennero svegliati dalla voce del comandante che chiedeva ai passeggeri di allacciare le cinture.

Una volta atterrati, i due ragazzi si misero alla ricerca dei bagagli, che trovarono quasi subito. Avevano portato una valigia ciascuno così da non creare alcun disagio e poter viaggiare leggeri. Jennifer riconobbe subito la sua valigia rosa con un piccolo braccialetto azzurro che aveva appositamente legato al manico cosi da non confondere la sua valigia con quella di qualcun'altro.
Pochi istanti dopo seguì la valigia di Josh.

Mano nella mano si diressero verso l'uscita, presero un taxi e si recarono in albergo.
Dopo una lunga e attenta ricerca Jennifer aveva optato per un albergo molto bello che si trovava a piazza della Repubblica.
Un bellissimo palazzo del XIX secolo in stile neoclassico. Nel seminterrato si potevano ammirare i resti delle terme di Diocleziano mentre la Basilica di Santa Maria degli Angeli era contemplabile dagli affacci privati e dalla grandiosa terrazza.
Un edificio magico che riusciva a rappresentare al meglio la bellezza della città eterna.
Non appena Jennifer e Josh scesero dal taxi vennero accolti da un uomo in divisa con un enorme cappello a forma cilindrica.

Non lasciarmi qui.Kde žijí příběhy. Začni objevovat