•Io Amavo troppo lui.•

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Corsi per le scale, erano le 3:00 di notte. Se qualcuno mi avesse visto avrebbe iniziato a dirmi di andare in camera e fare silenzio, ma dovevo correre per vedere degli occhi di cui non potevo farne a meno.
Bussai alla sua stanza e aprii la porta.
Era lì sdraiato sul letto con solo una lampadina sul comodino accesa.
Stava giocando all'xbox ed era in box.
Si notavano tutti gli addominali, e le sue spalle, la sua schiena.
'Sembro una femminuccia impaurita' continuavo a pensare.
«Ti muovi idiota? O resti all'entrata?» disse senza togliere lo sguardo dal gioco.
«Ah fanculo» dissi. Sarei dovuto andare in camera mia siccome avevo visto che era tutto okay, ma decisi di rimanere, ovviamente.
Mi appoggiai sul letto e accesi un altro joystick.
Giocammo insieme.

«Ah siii 5 a 2» dissi «Non sai fare niente perdente» continuai
Lui mi guardò, posò il joystick sul letto e iniziò a mordersi il labbro.
«Già.» disse guardando il gioco che era in pausa «Non sono bravo con i giochi, ma sono più bravo con le persone a quanto pare..»
Non capii cosa intendesse
«In che senso?»
«Noto che riesco a farti eccitare molto facilmente» disse portando le sue labbra sulle mie e iniziando a toccarmi le parti intime.
Non so che intenzione avesse ma io ero spaventato, non l'avevo mai fatto con un ragazzo, la cosa è diversa.
Mi sfilò la maglietta e mi tolse i jeans
Ero anche io in box, e iniziava a piacermi, così mi lasciai andare.
Dopo un pò si alzò e si avvicinò al comodino.
«E ora che hai?» gli chiesi.
«Ehm.. Prendo un preservativo?» rispose, notai le sue guance farsi di colore rosso, mentre era intento nel cercare i preservativi.
Avevo il cuore in gola. Forse non dovevo preoccuparmi, ma era tutto così strano.
«Eccoli» gridò
«Cazzo» dissi aspettandolo come un cretino.
«Cosa?»
«No niente » risposi con aria ansiosa.
«Già... Ed ora.. Ovvio no, lo farai tu il passivo ?» disse sdraiato sul letto con un mezzo sorriso senza guardarmi in faccia.
«Dai ma che cazzo(!) Non puoi farlo tu, scusa(?)» inizia a ridere.
«No caro, sono più grande di un anno, decido io.»
«Ma che (?) Ah d'accordo. Stronzo» gli dissi
Si infilò il preservativo, e iniziò.
«Ah» era un misto tra dolore e piacere, ma ero contento che le cose andavano bene con lui quindi non mi dispiaceva, anche se lo ammetto sembravo una puttanella.

Nel bel mezzo di tutto sentii un  "Ti amo" sussurrato
'L'ha detto davvero?' Pensai
Iniziammo a baciarci e a morderci le labbra. Non facevo altro che accarezzargli la schiena, lui invece a quanto pare amava i miei capelli.
Io invece amavo troppo lui.

•INNAMORATO DI LUI•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora