•Iniziamo bene•

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Girammo dappertutto.
Andammo a vedere la piscina, l' idromassaggio, il bar, era tutto bellissimo. Ci si poteva rilassare molto, il cibo era buonissimo, e potevo continuare a fare palestra, che era al 4° piano. Ma la cosa migliore è che c'erano fighe e strafighe a cui avrei dato volentieri le chiavi della camera.

«Stronza..» la chiamai.
«Si stronzo?»
Erano i nostri nomi.
«Vado un attimo al bar a prendere qualcosa.»
«Okay. Io vado a mettermi il costume che vado in piscina.»
Avrebbe fatto di tutto per farsi notare dai ragazzi.

Andai al bar, e ordinai una bibita qualsiasi.
La presi e iniziai a camminare, guardando il mare. Mi fermai vicino ad un ragazzo, e mi appoggiai alla ringhiera.
Aveva il viso familiare.

Guardavamo la stessa tipa, tutti e due.
«Hey.. la stai consumando con gli occhi» disse lui senza smettere di guardarla.
«Guarda chi parla» dissi sarcastico.
Ci guardammo e iniziammo a ridere.

«Piacere Alessandro.» disse fissandomi le labbra.
«Piacere Andrea»
«Quanti anni hai?» chiese lui dopo una pausa.
«17 te?»
«18» rispose
Cazzo sembrava più grande.
«Beh okay, ora vado» disse «Ma non preoccuparti» continuò.
Lo guardai con aria confusa non capendo cosa stesse affermando.
«Quella tipa sarà mia» disse.
Così scoppiai a ridere, e gli feci 'no' con la testa.

Sparì tra la folla, e io andai verso mia cugina, mi tolsi la maglia e notai gli occhi di 5 ragazze fisse su me.

Arrivarono e iniziarono a filtrare.
Lo immaginavo.

C'è n'era una bellissima.
Magra, bionda, occhi castani. Così giustamente, come da bravo ragazzo, gli dissi il numero della mia camera perché nella sua era impossibile, c'erano le sue amiche. Poi si sarebbe ingelosita.

Uscì dall'acqua e andò in camera sua.

Era già sera e scesi per andare a cenare, insieme a mia cugina.
•Comunque mi cugina si chiama Lola.•
Andammo al nostro tavolo e appena ci portarono il primo, sentii come se mi stessero fissando, così mi guardai intorno.
«Cazzo hai? Sembri un evaso dalla galera.»
«Ah poco spiritosa.» dissi per poi congelarmi, e sentire un vuoto alla gola, guardando gli occhi di Alessandro.
Non so forse era perché mi stava guardando come se volesse uccidermi.
Ma era solo una sensazione.

Mi girai a destra e notai la ragazza bionda. Com'è che si chiamava? Ah si Johan.
Cazzo di nome. Era straniera. Mlml

Appena finito, scelsi l'ascensore, perché le scale erano faticose.
«Vado io per le scale allora» disse Lola.
Non ero ancora arrivato al mio piano quando si aprirono le porte ed entrò un ragazzo, era ancora lui.

Iniziava ad infastidirmi.
Ma sinceramente sembrava peggio il contrario. Ero io che lo infastidivo.
Eravamo dello stesso piano e appena si aprirono le porte, l'orgoglio fece si che entrambi ci scaraventammo fuori di lì per poi scontrarci, così facemmo un passo indietro.
«Prego..» disse lui come da gentiluomo.
Che idiota.
Andai in camera e mi sdraiai sul letto.

Qualcuno dopo un po' bussò alla porta.
«Cavolo mi ero dimenticato, Johan.»
«Hm, prego» dissi aprendo la porta.
Uau, si era vestita con un... abitino corto blue elettrico.
Non ero in cerca della " storia seria " altrimenti l'avrei già cacciata fuori.
«Allora come sono?» chiese con un accento particolare, girando su se stessa.
Era più grande di me, ma non ci pensai due volte per zittirla baciandola.
La portai sul letto e iniziai a baciarla e ripeterle quanto era bella.
«Ah ci sai fare»
Che troia pensai per poi iniziare a ridere.

••••••••LASCIO A VOI I PARTICOLARI DI CIÒ CHE VIENE DOPO••••••••••••••

Era stata una serata magnifica. Con la bionda e l'alcool.
Anche se al risveglio, non trovai più ne la bionda ne l'alcool, così mi alzai per andarmi a fare una doccia.
Uscii e mi guardai allo specchio, feci un sorriso
«Iniziamo bene Andrea eh..» dissi tra me e me.

•INNAMORATO DI LUI•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora