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Sgranai gli occhi a quel nome.
-chi è?- chiesi timorosa a Margo.
Lei sospirò e corrugò la fronte preoccupata.
Sembrava quasi indecisa sul parlare.
Mi scrutò con i suoi meravigliosi occhi verdi mentre si mordeva nervosamente le labbra.
-è un malato- disse infine stringendo i denti.
-un malato che ha tentato di farti del male. Ha tentato di stuprarti e ha tentato di uccidermi ma tu mi hai difesa con il tuo corpo..e Dio solo sa cosa sarebbe successo se quel coltello avesse colpito il tuo cuore-
Disse tutto d un fiato,i suoi occhi divennero lucidi al solo ricordo di quel episodio.
Riflettei su quello che mi aveva detto mia moglie.
Josh
Quel nome mi moriva in gola prima che potessi pronunciarlo.
Quel nome,quel ragazzo che aveva sempre tormentato i miei incubi in quel periodo.
Era lui.
Quel mostro.
Tremai,visibilmente scossa.
Ricordavo a tratti di lui.
Ricordavo il suo ghigno malato.
Ricordavo il suo sguardo sadico.
Lo ricordavo.
Ma cosa voleva ora da me?
-cosa..cosa vuole?- chiesi tremante.
-Alice vieni qui- disse mia moglie stringendomi calorosamente.
Mi stringeva forte,forse sentendosi impotente.
-dobbiamo andare via di qui-
-e dove dovremmo andare?- chiesi impaurita.
-andremo dei miei genitori,finché non cattureranno questo criminale- disse mia moglie.
La guardai stupita.
I suoi genitori?
-i miei genitori hanno accettato di ospitarci in una delle loro case. Forse se ci fanno il miracolo,potrò persino farteli incontrare- disse lei sorridendo forzatamente.
-quindi non andremo a stare da loro?- chiesi dubbiosa.
Lei sospirò.
-no,sono fatti così loro..non voglio vedere ciò che li disturba. Ma ho chiesto loro aiuto,e mi hanno proposto di andare a stare per un po' di tempo in una delle loro case. I miei sono benestanti e possiedono molte case che mettono poi in affitto. Noi andremo in una casa molto vicina alla loro casa.- Margo detto questo mi sfiorò una guancia sorridendomi.
-purtroppo dovremmo dirlo anche ad Eleonora- disse storcendo il naso irritata.
Sorrisi mio malgrado.
-sarà un po' come una vacanza natalizia,dato che siamo sotto il periodo di natale- continuò lei.
Io annuii felice.
-ti amo- dissi gettandomi sulle sue labbra rosee.
Lei rimase spiazzata ma poi ricambiò il bacio e mi accarezzò i capelli.
-ti amo anche io piccola-

Carezze sulle Ferite IIWhere stories live. Discover now