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Arrivammo avanti la mia casa,la casa in cui sono cresciuta a Washington.
Avevamo con noi una valigia,saremo rimaste lì per almeno una notte.
Almeno una,ma mia madre stava tentando di trattenerci lì per almeno tre giorni.
Quando uscii a salutarci mi abbracciò e poi salutò Margo con una stretta di mano.
Era sempre piuttosto algida con Margo,ma nonostante tutto cercava di essere ospitale.
Lei era mia moglie e mia madre non poteva farci nulla.
Mio fratello non era a casa,aveva da poco iniziato a frequentare il college.
Quando entrammo in casa,il profumo nostalgico dello zenzero mi si fiondò nelle narici.
-e..e George?-
Chiesi titubante. Non mi andava affatto di vedere mio padre,ma lui aveva chiesto di me.
Di me e Margo con precisione.
Desiderava conoscere mia moglie.
-tuo padre tornerà in serata cara- disse mia madre facendoci accomodare nella mia ex stanza.
Tutto era così come lo avevo rimasto quando me ne andai.
Un letto a castello,una scrivania a muro con sopra un computer,un armadio in legno e vari poster e scritte sia su di esso che su i muri color celeste.
Margo appena vide la stanza sorrise dolcemente.
Mi sentivo in imbarazzo,tutto qui mi ricordava di quanto fossi stata sciocca in passato.
-sistematevi con calma,appena avete finito io sono giù a preparare il the-
Detto questo mia madre si recò in cucina.
La mia ex casa era molto più piccola della casa che ora condividevo con Margo.
-davvero carina questa stanzetta-
-non prendermi in giro-
Mi girai sbuffando e aprii la valigia sul letto.
Mi sentivo nervosa.
Questo luogo mi innervosiva,mi innervosì perché qui ci viveva anche lui.
-rilassati- disse Margo sedendosi sul letto.
-come faccio a rilassarmi?- chiesi angosciata.
Lei posò la sua mano sulla mia e sorrise.
-ci sono io con te,non sei più da sola. Lui non ti farà più del male-
Quelle parole mi rincuorarono.
Annuii sorridendo.
-Alice Margo,il the è pronto- urlò mia madre dalla cucina.
-arriviamo- rimandai l urlo.
Margo si alzò dal letto e mi diede un casto bacio sulle labbra,dopodiché uscii dalla stanza per andare in cucina.
Io ero rimasta imbambolata da quel gesto così dolce e inaspettato,ma subito dopo la seguii.

Carezze sulle Ferite IIWhere stories live. Discover now