Capitolo 15

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Poi...
Poi...
Poi due labbra umidicce si posano sulle mie...
Che strano, Terence non ha mai avuto le labbra umide di saliva...sento un lieve conato di vomito quando mi infila la lingua in bocca, che mi lascia il sapore rancido dell'alcool...
Apro gli occhi di scatto, che nel frattempo mi ha liberato dalle mani e che ora incorniciano il mio viso...
Non è Terence!!!
È Lucas!!!
Lo spingo con forza facendolo barcollare, probabilmente aiutata dalla sorpresa, mi alzo in tutta fretta e prendo a correre verso casa...
Lucas ha i riflessi rallentati dall'alcool, riesco a distanziarlo...
Non sarei scappata se non mi fossi resa conto del suo stato d'ebrezza, ma ricordo bene le parole di papà nel descrivere cosa può fare, anche il migliore degli uomini, sotto l'effetto dei fumi dell'alcool...
Lo sento incespicare mentre avanza...ha il vantaggio delle gambe lunghe e delle mie gonne che mi rallentano...mi ha quasi raggiunta...
Decido di buttar via le scarpe...
Lo sento imprecare, magari l'ho centrato... non gli starebbe male!
Questo mi concede un lieve vantaggio...
Ecco, vedo la casa...
Ma proprio quando sto per entrare, lo sento afferrarmi in vita...
"Aspetta Lisetta, fatti dare un bacino...sei così bella!"
"Lucas, sei ubriaco, non sei nelle condizioni di fare un discorso coerente, ti prego lasciami e va via...ci rivedremo quando sarai in te"
Cerco di calmarlo, farlo arrabbiare peggiorerebbe soltanto le cose!
"No, dai piccola solo un bacio!"
Mi tira a sé ed io cerco di divincolarmi, ma non ci riesco...è troppo più forte di me...
Inizio a prendelo a pugni sul torace, sono terrorizzata, non riesco più a mantenere abbastanza la calma per evitare di farlo arrabbiare.
Mi stringe i polsi fino a farmi male... urlo...
"Puttana" Lucas mi dà uno schiaffo e mi tappa la bocca, mi guarda con occhi rabbiosi "Credi che sono un'idiota? Credi che non ho visto come vi guardate tu e quel bifolco di Terence? Tu sarai mia, ho lavorato troppo per regalarti a lui!"
Sono scioccata dalle sue azioni e dalle sue parole, ho paura...
Sento dei rumori, ma la coscienza mi sta abbandonando...

Mi risveglio stesa nel mio letto, con mia madre addormentata sulla sedia a dondolo, come da bambina durante le convalescenze...fuori è l'alba, ma non esito a chiamarla "Mamma?"
Mia madre si sveglia di soprassalto, leggo l'ansia sul suo viso...
"Oh, tesoro, stai bene?" Si alza dalla sedia che cade sonoramente...si avvicina al letto e mi stringe forte...la porta della mia camera si spalanca ed entra mio padre, probabilmente richiamato dal tonfo della sedia...
"Piccola?" Anche lui è in ansia...ecco, ora ricordo!
"Mamma, papà, sto bene! Ma...cos'è successo?!"
Papà si avvicina ed abbraccia la mamma, poi mi accarezza la guancia ed io non posso fare a meno di fare una smorfia di dolore...Il viso di papà diventa un maschera di disprezzo, in risposta alla mia smorfia "Quel bastardo! Se penso cosa ti ha fatto e quello che avrebbe potuto fare, non posso fare a meno di pensare che è troppo poco ciò che ha avuto come punizione!"
"Tesoro, cosa ricordi?"
Decido di raccontare ai miei genitori gran parte di ciò che è successo...sorvolo soltanto la parte relativa al bacio, non voglio che i miei pensino che sia stata colpa mia...a questo punto papà mi dice che Justin ci aveva notati dalla finestra "Ma in un primo momento pensava steste soltanto parlando, poi tu hai iniziato a dibatterti ed a quel punto si è resa conto di ciò che stava realmente accadendo"
"È corsa a chiamare tuo padre in biblioteca, ma è stato in quel momento che abbiamo sentito un urlo spaventoso..." mia madre si stringe al braccio di papà che prosegue "Siamo corsi subito in direzione del giardino, tu eri svenuta e quel bastardo continuava a dire oscenità! Non ci ho pensato due volte, ho preso il maiale e sono riuscito a tirarlo via da te, poi quando ho visto Justin e tua madre che si prendevano cura di te, ho dato a quel bastardo ciò che meritava!"
"Per evitare uno scandalo, non abbiamo denunciato il fatto, ma Lord Rashmore è stato costretto a prendere provvedimenti"
"Quel porco non ti darà più problemi, tesoro! È stato mandato in..."
"Tu come ti senti tesoro?"
"Bene mamma, non preoccuparti...per quanto tempo ho dormito?"
"Hai dormito parecchio tesoro...Il fatto è successo ieri prima di pranzo... ci hai fatto spaventare, ma il dottor Jackson ci ha rassicurato sostenendo che dipendeva dallo shock!"
"Piccola, so che sarà difficile, ma voglio solo sapere se è tutto? Voglio sapere se quel verme è andato oltre... non abbiamo motivo di pensarlo, ma..."
"Non so cosa vuoi sapere papà, ma ciò che vi ho raccontato è tutto ciò che ricordo."
"Bene, meglio per lui! " papà esce minaccioso dalla mia camera, mamma mi aiuta, insieme a Justin, a vestirmi.
Lo specchio mi rimanda un'immagine di me pallidissima... unico colore è il segno violaceo lasciato dalla mano di Lucas...

"Miss c'è una lettera per lei da parte di suo nonno!"
<Cara nipote, voglio ricordarti che domani sera ti attendo per mostrarti a cosa rinuncerai non accettando la mia proposta! Mi aspetto soltanto la tua partecipazione, nulla più. La mia carrozza verrà a prenderti alle otto in punto, sii puntuale!>
Sempre e solo ordini, ma d'altronde non mi costa niente partecipare all'unico ballo in cui la maschera nasconderà questo brutto segno ormai giallognolo...per colpa di quel bruto ho dovuto rinunciare alle uscite e sono rimasta chiusa in casa per troppo tempo...
"Mamma, papà, ho deciso che andrò alla festa del nonno!"
Papà non è contento, ma evita di fare commenti...
Salgo in camera e decido con Justin come fare per nascondere ciò che la maschera non copre...

Finalmente è ora...sono pronta...il vestito è un incanto, Justin ha fatto miracoli con la cipria, l'unica cosa che non mi dà sicurezza è la parrucca, la sento traballante...
Puntuale arriva la carrozza del nonno...è...sgargiante, anche se non eccessiva...
Arriviamo al luogo dei festeggiamenti e vengo accolta da un servitore in livrea che mi conduce nei giardini...
Il servitore mi chiede come voglio essere annunciata, visto che, al fine di mantenere l'anonimato, posso inventare un altro nome...
Ci penso un po' su, poi dico "Lady Sunny"
Tante maschere affollano il giardino...
La musica rallegra la serata illuminata dalle luci delle lanterne...
Ovviamente nessuno mi riconosce soprattutto grazie al biondo della parrucca...
Il nonno è l'unico senza mascherina, è seduto su un trono ad emulare il re Sole...megalomane...
Sono indecisa se andargli incontro, ma ovviamente lui è il solo che può riconoscermi, avendo scelto il mio abito...
Gli vado incontro e lo saluto come si conviene.
"Sono contento che tu sia qui!"
Di fianco a lui noto un uomo completamente vestito di nero, con il volto coperto interamente da una maschera veneziana dello stesso colore.
"Lui è l'uomo di cui ti parlavo!"
Sono colta di sorpresa, non fiato!
L'uomo fa altrettanto...mi prende la mano guantata e ne bacia il dorso, poi mi guida per danzare...
Tutto accade velocemente, non ho il tempo di rifiutare...
"E così voi siete il prescelto? "
Fa un cenno affermativo con la testa...
"Mi dispiace deludervi, ma ne voi ne mio nonno potete obbligarmi...io non mi faccio comprare dall'eredità del nonno, quindi sentitevi libero di scegliere la vostra futura consorte altrove...so che in ogni caso l'eredità del nonno passerà a voi, non temete, non vi sarò d'intralcio in alcun modo..."
L'uomo fa un altro cenno affermativo, sembra privo del dono della parola...mah...
Restiamo in silenzio fino alla fine della musica...
Poi mi riaccompagna in direzione del nonno...ma, all'ultimo minuto...

Se la mia storia vi è piaciuta almeno la metà di quanto è piaciuto a me scriverla, allora vi chiedo di darmi una stellina alla fine di ogni capitolo.
Ogni suggerimento è ben accetto.

Ballo in maschera #Completo #Romanzo StoricoWhere stories live. Discover now