Capitolo 31

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"Harry - lo afferrò per un braccio - fermati"
"Chi cazzo sei? Cosa vuoi da me?"
"Sono Louis."
"Non ti ho chiesto chi mi hai fatto credere di essere."

Tagliente, ecco la prima lama che affonda nel mio cuore.

"Non ti voglio più vedere. Mi hai preso in giro per tutto questo tempo, mi hai deluso più di tutti messi assieme, sei un traditore."

Seconda lama...

"No! - riesco a fermarlo in tempo - Tu mi hai conosciuto per quello che sono."
"Basta mentire! Non ti credo più! Ti ha pagato anche per questo? Avanti, dillo! Per quanto sarebbe durato ancora tutto questo? Per quanto mi avresti illuso? Voglio, cazzo, saperlo!" questa volta è lui a strattonarmi.

Non rispondo, anche io sull'orlo di una crisi di pianto.

"Avevi una possibilità, avevi due cuori, eppure hai deciso che te ne serviva solo uno."

A contrario del resto della discussione quest'ultima battuta é detta con voce piatta, apatica, di forte delusione.
E così mi lascia, se ne va via con un passo veloce. Non ha senso raggiungerlo... ho perso tutto.

Terza lama: il colpo si grazia...

Lo vedo svoltare l'angolo.

Solo.

E allora mi accuccio per terra, a metà del vialone deserto, le gambe raccolte al petto; è così inizio a piangere. Uno di quei pianti che ti lascia vuoto dentro, che non capisci più se il dolore è per la posizione improponibile, o per la testa, o per il cuore rotto in cinque parti, sezionato per tre volte.

Piango tutte la lacrime che posso, singhiozzo senza sosta, non mi importa di cosa la gente potrà pensare si me, l'unico di cui me ne importa ora è andato, e non tornerà, non da me.

Sento il portone principale aprirsi, sento i passi di due persone dietro. Sono abbastanza sicuro di sentire Niall che si avvicina e Liam che lo ferma con un "Lascialo sfogare, ne ha bisogno."

Lo ringrazio per l'empatia, ed inconsciamente seguo il suo consiglio. Mi alzo, non mi volto indietro, solo mi metto a correre verso casa mia. Asciugo le mie umili lacrime, uniche nemiche all'orgoglio, e mi dirigo verso casa mia.

Durante il tragitto riesco a mandare un messaggio:

'Ha sempre avuto ragione, lo amo. Mi dispiace, ma è troppo tardi, l'ho capito troppo tardi.'

Anche a Zayn scrivo, ma con lui sono meno aperto:

'L'impiego 1 è saltato.'

Per chissà quale ragione la risposta è tempestiva:

'Controlla la tua posta, c'è una cosa per te!'

Non capisco, qual è il messo con quello che gli ho appena scritto? Sono troppo stanco, e psicologicamente provato, per anche solo preoccuparmi di questo.

Tornato a casa, la voglia di piangere ed urlare, che pensavo di aver smaltito con la camminata -corsa- , torna torna a farmi visita. Mi sento un relitto di uomo...

Il punto che io sapevo che prima o poi sarebbe successo, anche se speravo in maniera più attenuata e non per le medesime ragioni, ma lui? È stato uno shock in piena regola...

Io devo fare qualcosa, non posso stare qui a pregare che un giorno mi possa perdonare! Ma no! Meglio così, perché dovrebbe tornare per uno che lo ha fatto solo soffrire?

Ad un certo punto mi ricordo: Zayn!

Mi reco in portineria dove il custode mi consegna una busta, non prima di avermi lasciato un'occhiata di pietà.

Distrattamente prima di uscire mi sono imbattuto in uno specchio, e lo spettacolo non era certo dei migliori; ma fa niente: non ho l'interesse, ora, di farmi bello per nessuno.
Mando tutto al diavolo: ho tutti i capelli sparati ovunque per averli tirati per la disperazione durante il tragitto per tornare a casa, la faccia rossa per lo sfogo delle lacrime che nel frattempo si sono asciugate sulle guance (non ho più la pazienza per asciugarle, sono troppe) e lo sguardo spento.

Uno zombie che cammina...

Rientro a casa, non c'è nessuno, mia madre dovrebbe tornare nel pomeriggio alle 18, si ostina ancora a lavorare, nascondendo come può il pancione. Sulla busta una calligrafia diversa da quella del mio migliore amico. La apro e trovo come prima cosa un biglietto:

'Caro Louis,
pensavo ti fossi accorto di quell'altra foto nel fascicolo di Harry. Beh, mi sbagliavo. Quando ho intuito, e sono venuta a conoscenza del tuo vero piano ho capito anche cosa c'era sotto. Ora ti voglio, però, dare qualcosa che forse, non riceverai mai dalla vita: sicurezze. Ho notato che mancava al plicchetto un'immagine di Harry, che per caso avevo scattata io stessa. Sappi che hai solo metà della verità. Se seguirai il mio invito implicito, allora sappi, che vista la foto non rimarrai con le mani in mano, ma ti riprenderai la vita in mano e la affronterai. E allora tu ti metterai a scrivere per non lasciare dispersi i tuoi sentimenti. Solo allora saprai cosa veramente fare per te. Perrie'

Rimango senza parole. Breve, concisa, mi ha saputo spronare come mai nessuno in ma vita mia. Frugo per recuperare il rimanente della busta...

Trovo un foglio di carta patinata, lo giro e...

Corro a prendere il portafogli e prendo la foto piegata di Harry. È la stessa immagine, ma da diversa inquadratura: e sì, avevo ragione, c'è un'altra persona sullo stesso piano: sono io...

Quello sguardo innamorato era rivolto a me. Colui che guarda con gli occhi brillanti ed il sorriso smagliante sono io. Pensavo fosse Nick, o chissà quale altro suo amore impossibile... con amarezza mi accorgo che nella foto ho il suo stesso sguardo illuminato.

Significa che vengo ricambiato! Il mio vero Amore impossibile mi ricambia.

Oddio! Una sensazione di pienezza afrodisiaca mi riempie. Mi sento, ad un certo punto, cullato da un calore direttamente da dentro il mio cuore, sprigionato, ora non ha ostacoli.

Io lo amo!

E mi sento così stupido per non averlo capito prima, per non aver mandato tutto all'aria prima. Avrei fatto qualunque altra cosa per non sprecare questo sentimento, eppure l'ho fatto.

Mi rabbuio. No, non lo farò di nuovo. Mai mi sono sentito così vivo.

Mi sembra di ascoltare uno di quei gruppi punk: hanno il potere di elevarti di carica ed allegria, come di deprimenti alla grande.

Sotto consiglio di Perrie prendo una pagina vuota e mi metto a scrivere.

Angolo autrice:
Non ve lo ho mai chiesto, ma: una stellina per Perrie ce la vogliamo mettere? Alleluia qualcuno che ci capisce qualcosa qui dentro, e non sa nemmeno tutta la storia! Vi avverto, il prossimo capitolo sarà abbastanza fluff... Lo so, nemmeno a me piace molto leggerli, ma solo con quello potrete avere l'ultimo pezzo di puzzle mancante... ultimo... oddio! Beh, grande parte dei dubbi verranno risolti... quindi, miei cari lettori, portate pazienza!
Se vi state chiedendo perché mancano le parti della coscienza è perché solo verso la fine Louis riesce finalmente a capire cosa sia giusto e cosa sbagliato in tutta la faccenda, quindi la coscienza di per sé ha già fatto il suo "lavoro".
Affettuosamente vostra!♡



Amore in borghese ›› Larry StylinsonTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang