Capitolo ventisei.

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È passata una settimana da quando ho chiesto a Lucifero di cambiare idea. Non mi ha fatto sapere ancora niente e ogni volta che voglio aprire il discorso lui si lamenta che sono ripetitiva. I consiglieri sono tornati due giorni fa e hanno un'aria, come dire ? Furiosa ! Mi lanciano delle occhiatacce assassine e ogni volta che provo a parlare con loro scappano, inventando scuse banali, oppure Lucifero si intromette.
Non capisco veramente cosa stia succedendo, fatto sta, che si stanno comportando tutti in modo strano...
Lucifero più di tutti ! Ormai non ci entro nemmeno più nella mia stanza, dato che mi minaccia rigorosamente di morte ogni volta che gli chiedo se posso dormire nel mio letto. Non che mi dispiaccia dormire con lui, chiariamoci. Anzi, adesso sto iniziando a sentire anche quelle "cose" nello stomaco ogni volta che lo guardo. Di male in peggio. Il motivo per cui non voglio dormire con lui è un'altro, che faccio ancora fatica ad accettare. In poche parole, mi sto affezionando. Da non credersi vero ?! Vorrei ridere come fanno gli psicopatici a volte. IO, Lucia/Sierraiah, mi sono affezionata a LUI, Lucifero.
Voglio morire....

-Mi stai ascoltando ?!- Sbotta questo.

-Si si....- Mi risveglio dalla mia specie di trance.

-Cosa ho detto ?- Mi guarda con quei suoi occhi indagatori.

-Beh, hai detto che...- Lucia pensa ! Cosa mai ti potrebbe aver detto Lucifero ? -Tu hai detto che mi uccidi.- sorrido fiera.

Tu sei malata...

Che c'è ?! Me lo dice sempre, perché adesso non avrebbe dovuto dirmelo.

Lucifero mi guarda annoiato. -Quindi io ti porto nella sala delle riunioni solo perché devo dirti che ti voglio uccidere ?! Perspicace.-

-Ok, lo ammetto, mi ero persa un'attimo. Dicevi ?- Faccio un sorriso ebete e un'espressione angelica.

-Dicevo che domani giustiziamo Nija.- Dice Lucifero in un sospiro.

-E perché ?- Aggrotto la fronte.

-Per alto tradimento.- Lucifero mi guarda dritto negli occhi.

-Ma non comanda lei i demoni sulla terra ?- Inclino la testa.

-Già ti stai dilungando.- Lucifero si alza.
-Domani la giustiziamo, punto.- e se ne va.

Ma io proprio non capisco perché non vuole parlare dei demoni sulla terra !
Sbuffo e guardo i consiglieri che fanno tutto per evitare il mio sguardo.

-Quindi...- Chiudo gli occhi a fessura, per metterli più in soggezione.

Ma nemmeno il tempo di dire qualsiasi cosa che Lucifero entra e ordina ai consiglieri di andarsene, loro scattano, come se non aspettassero altro da tutta la vita.
Guardo Lucifero allibita, pronta a dirgli che ciò non è affatto giusto, ma lui mi stende con un'occhiolino contornato dal suo sorriso mozzafiato e se ne va nuovamente.

Rimango a fissare la porta per non so quanto tempo, poi mi riscuoto.

Sbuffo sonoramente e mi guardo intorno per cercare qualcosa da fare. Niente.

Esco dalla sala delle riunioni, diretta sul trono, dove, ci sto passando la maggior parte dei miei pomeriggi. In balia di demoni comuni che vengono a fare le loro richieste da noi. Io, benevola come sono, accetto quasi tutto, mentre Lucifero se la sta prendendo anche un po' troppo comoda, dato che ci sono io. Poco male, mi piace fare questo...come dire ? Lavoro ? In Paradiso non facevo assolutamente nulla e mi annoiavo, mentre qui posso rivoltare l'intero Inferno e nessuno mi dice niente. E poi...caspita ! Sono ingrassata ! Cioè, non sono una balenottera azzurra, ma nemmeno il manico di scopa che ero prima di venire qua. Ricordo che per mangiare scendevo sulla terra con un Serafino, il quale mi affiancava e potevo finalmente nutrirmi dei vari umani che custodiva.
Da puntualizzare che noi non mangiamo esseri umani, no. Noi traiamo nutrimento dallo stesso amore che ogni giorno diamo loro.

Infiltrata nel male. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora