Capitolo nove.

37.8K 1.8K 174
                                    


-Hai presente che io sono il diavolo ?- annuisco -Hai presente che dovremo dormire insieme ?- annuisco -Hai presente che non sarà di certo a fermarmi la mia coscienza qualunque cosa farò ?!- Mi guarda serissimo.

-Non credo che tu voglia dormire nel corridoio.- Rispondo con tranquillità avvicinandomi al pianoforte.

-Vorresti scacciarmi dalla mia stanza femmina ?- Ringhia.

-Oh no Lucifero...ma credo che distruggeremo di nuovo la stanza. E non perché faremo baldoria.- Lo lincio con lo sguardo.

Lui ghigna, mentre io mi siedo davanti al pianoforte e inizio a suonare una melodia dolce.

Ricordo quando suonavo nella piazza del paradiso. Miriadi di angeli si apprestavano numerosi per vedere me al pianoforte, Michael che suonava l'arpa, Gabriel al violino e Raphael il flauto. Eravamo bravissimi.

Ah, che ricordi...quanto gli voglio bene. Sopratutto a Michael. Sono preziosissimi per me, guai a chi me li tocca. E questo è uno dei motivi per cui odio tantissimo Lucifero. Ha tentato di ucciderlo svariatissime volte, scatenando guerre che a volte erano proprio inutili ! Ma alla fine, era sangue versato invano.

Sento di nuovo delle note non identificarle e riapro gli occhi. Lucifero suona con me, di nuovo.

Sorrido, non so perché, ma quando suoniamo insieme sento una felicità immensa dentro di me. E noto che anche lui sembra sereno.

Ed ecco che ci apprestiamo a formare una nuova melodia perfetta. A volte ci guardiamo, e ogni volta che succede devo dire che mi causa dei piccoli brividi.

Non mi era mai capitato...lui mi fa uno strano effetto. Paura ? No. Incertezza ? Nemmeno. E allora cosa ?! Bene ? Impossibile ! Non si può voler bene a Lucifero ! Lui è il simbolo dell'odio, del male e della paura. Come si può voler bene proprio a lui ? E poi da cosa può essere scatenato ? Ah quante domande ! E nessuna risposta. È frustante.

Smettiamo di suonare e io mi alzo. Vado verso l'enorme letto a baldacchino quando due caldi mani mi prendono con forza per i fianchi e mi stringono, portandomi contro il suo petto.

-Perché hai questo maledetto profumo ?!- Sussurra contro il mio orecchio mentre stringe la sua presa.

-Potrei farti la stessa e identica domanda...- la mia voce è flebile.

-Non mi piaci, per niente.- Inizia a spostarsi verso il collo, lasciando piccoli e umidi baci su esso. Io inarco la testa indietro poggiandola la sua spalla e chiudo gli occhi. -Per niente...- sussurra.

-Nemmeno tu.- Sussurro anche io, e noto che il mio respiro è accelerato. Lui sfoggia i suoi canini, per poi sfregarli sul mio collo. -Lucifero, direi basta per oggi.- Tento di indurire il mio tono, ma invano.

-Hai ragione...-Sussurra per poi staccarsi.

Caccio un sospiro di sollievo, ma devo ammettere che sono un po' delusa...davvero volevo che mi mordesse ?!

Ci avviamo sul letto. Sto per dormire con Lucifero...se me lo avessero detto tre mesi fa li avrei mandati a farsi maledire.

Mi distendo sotto a quelle meravigliose lenzuola di raso rosso. Il letto è comodissimo e sento che il sonno si sta facendo sentire, ma nemmeno il tempo di abbandonarmi ad esso che sento due forti braccia stringermi.

-Non chiedermi perché io lo stia facendo e non accennarlo mai, né con me ne con altri. Fai finta che non sia mai successo, intesi ?- Tenta di apparire autoritario.

-Un giorno non molto lontano a quell'intesi gli farò fare un orrenda fine.- Sussurro in un sorriso, chiudendo gli occhi e beandomi di quella stretta.

Infiltrata nel male. Where stories live. Discover now