I. The Shadow

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Wendy si guardò attorno, mettendo a fuoco la stanza attorno a sé.
Era quasi una settimana che dormiva lì, ma non si era ancora abituata.

Quel silenzio assordante differiva troppo dal clima accogliente che si respirava dividendo la camera con John e Michael.
E i muri così spogli e tinti di un verde chiaro la facevano sembrare una stanza d'ospedale più che una camera da letto.

Nessun baule straripava di giocattoli e non c'erano spade finte infilate tra l'armadio e il muro.
Perfino le lenzuola le sembravano più ruvide e la stanza sembrava davvero gigantesca per la mancanza di mobili e cassettiere.

Scese dal letto e aprì la finestra.
Quella sera proprio non riusciva a dormire.
Aprì la finestra e si sporse fuori per prendere una boccata d'aria ammirando la torre dell'orologio che sovrastava il Tamigi illuminandolo.

Uccelli neri fendevano l'aria con le loro piccole ali dispiegandole per virare al momento giusto ed evitare i comignoli delle case.
Wendy si immaginò lassù, mentre volava sopra al fiume e alle case, vedendo tutto dall'alto, da una grande distanza, senza il peso delle responsabilità ad ancorarla a terra.

L'aria gelida della serata invernale la risvegliò e, stringendosi nella sua camicia da notte azzurrina, uscì dalla sua stanza, dirigendosi verso il lato opposto del corridoio.
I signori Darling sarebbero tornati a momenti, ma si aspettavano che la figlia maggiore avesse messo a letto i fratellini.

Le voci familiari dei fratelli la fecero sorridere, mentre varcava la porta in legno della loro camera.
John e Michael erano impegnati in una vera e propria battaglia, armati di spade di legno, saltando da un letto all'altro e rotolandosi fra i cuscini ricamati.
Non notarono nemmeno la figura minuta della sorella maggiore ferma sulla porta con un sorriso a dipingerle le labbra.

"Ti ucciderò, Uncino! Libera i bimbi sperduti!" urlò Michael scaraventandosi sul fratello che nel frattempo si era nascosto dietro al suo letto, per poi sbucare brandendo la spada.
"Non mi fai paura ragazzino! Vuoi i tuoi bimbi sperduti? E allora dovrai prima sconfiggermi, Peter!" rispose John sfuggendo ai colpi di Michael per sferrarne altri.
I due rotolavano insieme sul letto del più piccolo, cercando di colpirsi a vicenda, quando Michael, approfittando della distrazione del fratello maggiore finse di colpirlo alle spalle, vincendo il conflitto.

John si voltò seccato "Te l'avevo detto che non sapevi fare Peter Pan. Lui non colpisce mai alle spalle il suo nemico, non è un vigliacco come Capitan Uncino!" urlò, lasciando cadere la spada a terra.
"Vero, Wendy?" continuò, rivolgendosi alla sorella come se avesse saputo da sempre che era lì con loro.

"Si, John, Peter non è un vigliacco. Ma non prendertela con Michael." detto questo, prese in braccio il fratellino e lo portò a letto.
Poi raccolse le spade da terra e le ripose nel baule dei giocattoli, chiudendoselo alle spalle.
"Adesso sarà meglio che vi mettiate a dormire, prima che arrivi la mamma." concluse dando un bacio sulla fronte ai fratelli e rimboccando loro le coperte.

"Wendy?" mormorò Michael, ricevuto il suo bacio della buonanotte, "non torni più a dormire qui con noi?"
Wendy si voltò verso quello che fino a pochi giorni prima era il suo letto, accanto a quello di John, e scosse la testa "Mi spiace Michael, ma ora la mia camera è un'altra."

"È perché non dormi più qui?" continuò fissandola coi suoi grandi occhi azzurri.
"Perché è diventata grande" rispose John, appoggiando gli occhiali sul comodino "e i grandi non dormono coi bambini."

Wendy annuì, "Buonanotte Michael, buonanotte John" disse spegnendo la luce.
"Buonanotte Wendy" risposero in coro i bambini, mentre la sorella lasciava la stanza per tornare nella sua camera.
Si stese a letto, tirandosi la coperta rosa fino al mento e si addormentò, senza alcuna difficoltà.

The Neverland Demon || Peter Pan  #Wattys2017Where stories live. Discover now