Capitolo 11

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Arrivai al parcheggio della scuola puntualissima. E come sempre, appena scesi dalla macchina mi ritrovai di fronte Cristall e Stefany che mi salutavano.

-Ciao tesoro!- esclamarono con quella loro vocina insopportabile.

-Buongiorno ragazze!- le salutai.

-Angy, ti va oggi pomeriggio di andare al salone Beauty & Co per manicure e pedicure? Ti pregooo- mi chiese Cristall facendo gli occhioni dolci.

-Non lo so ragazze, oggi avrei di nuovo ripetizione e ... -

-Bah, finiscila! Che palle queste ripetizioni! Sembra che tu voglia stare di più con quello sfigato orrendo che con noi. Le tue migliori amiche! Anche John si è lamentato per il tuo comportamento!-

-Prima cosa: John anche senza di me, si va a divertire sempre e comunque. Anzi, anche quando ci sono io fa il cascamorto con le altre.

Seconda cosa: non voglio stare tanto tempo con quello "sfigato" di Aaron. Però mi serve il suo aiuto per superare l'esame, finire una volta per tutte la scuola e trovarmi un lavoro- risposi irritata.

-Angy, tanto non ti bocciano mica! Sei troppo importante per tutta la scuola e anche per i professori. Andiamo! Sei la ragazza più popolare della scuola, ci sarebbero proteste e manifestazioni se tu venissi bocciata-

-Stefany ... seriamente, posso farti una domanda?

-Dimmi cara!- esclamò con allegria.

-Hai fumato stamattina?- domandai facendomi seria.

-Daiii, non prendermi per una pazza. So quello che dico e secondo me succederebbe così! Se fossi al tuo posto, mi farei fare l'esame da qualcun'altro e di certo non perderei tempo a studiare. Comunque riguardo al fumo ... ho fumato solo mezza canna per tirarmi su di morale. Tutto qui.-

-Oddio, fatti curare!- risposi disgustata e stupita dal poter notare quanto poco cervello avesse quella ragazza. Non so chi potrebbe vincere in una gara di intelligenza tra lei e una gallina.

Io comunque i voti non volevo di certo farmeli regalare. Era tutto di tasca mia. Preferivo impegnarmi, capire e studiare. Per me era come un successo personale ogni volta che prendevo un bel voto; e lo prendevo praticamente sempre, a parte in quest'ultimo periodo. Questa parte da "nerd-sfigata" mi è ancora rimasta e ne vado orgogliosa.

Anche perché in futuro, dovrò sapere come muovermi da sola, senza aiuto nel mondo del lavoro. Voglio essere indipendente e brava in quello che farò una volta finita la scuola.

Già mi immagino Stefany e Cristall che vorranno essere mantenute dai genitori. Di sicuro succederà così.

Entrai a scuola con loro al mio fianco. John stava parlando, anzi ci stava provando con l'ennesima ragazza. Mi avvicinai a lui.

-Ciao! Non mi presenti la tua amica?- chiesi con non chalance.

-Ciao zuccherino! Ti presento Maya- disse. Lei mi squadrò dalla testa ai piedi rispondendo con un sorrisino ed io ricambiai in ugual modo.

Subito dopo John mi strinse la vita e mi attirò a me. Voleva darmi un bacio, ma non ero proprio in vena di mostrare a tutti il nostro solido e grande amore. Perciò lo respinsi con delicatezza, facendogli un sorrisino.

Sapevo che si irritava molto quando lo respingevo, probabilmente mi odiava, ma non immaginava che io lo odiassi ancora di più.

All'ora di pranzo andammo in mensa, ma John non si fece vivo. Non era un problema, anzi ne ero felice. Mi alzai per andare in bagno e vicino agli armadietti, vidi John che si baciava con Maya.

Sebbene non fossi gelosa, quella scena mi disgustava. Come poteva tradirmi? Tradire me!

Quella sarebbe stata l'occasione perfetta per poterlo lasciare per un valido motivo. Perciò mi avvicinai un po' di più a loro due ed iniziai a gridare e a piangere.

"Wow, interpretazione da Oscar" pensai.

Molti studenti accorsero immediatamente per guardare cose fosse successo.

"Perfetto" pensai.

-Come hai potuto John? Sei uno stronzo!- gli urlai.

Lui e Maya sembravano impietriti. Stefany e Cristall vennero verso di me e mi fecero sedere.

-Tesoro, mi dispiace così tanto. E' davvero uno stronzo, non ha capito chi si è perso.- disse Stefany.

-Infatti. Tranquilla ci siamo noi.- mi disse Cristall accarezzandomi la spalla. Esagerate! Mica era morto qualcuno, pensai.

-Io-io lo amavo ... come ha potuto!- dissi con sofferenza-

Non mi piaceva mentire ed essere falsa, ed infatti odiavo le persone quando lo erano, però dovevo sfruttare questa opportunità per lasciare finalmente John.

Alla fine delle lezioni ritornai a casa e nel frattempo, tantissimi studenti mi continuavano a scrivere ovunque nei social che mi appoggiavano ed alcuni insultavano perfino John. Assurdo.

Alle 15:30 circa qualcuno bussò alla porta. Andai ad aprire e mi ritrovai Aaron. Quel ragazzo era ormai diventato uno stalker. Il mio stalker personale. L'idea mi fece ridere.

-Sono contento che ti faccia ridere. Sono così brutto?- disse con un grande sorriso.

-No, no tranquillo. Stavo ridendo per altro. Comunque che ci fai qui?- domandai.

-Volevo sapere se stavi bene. Sono venuto a conoscenza di quello che è successo oggi a scuola ... mi dispiace.- disse con tristezza. Non volevo mentirgli. Sapevo infondo che qualunque cosa gli avessi detto l'avrebbe tenuta segreta. Mi fidavo. Ma invece sull'argomento del mio passato, non avrei mai detto niente.

-A me no- esclamai con un grande sorriso.

-Se tu hai bisogno di sfogarti con qualcuno io ci sono, credimi che ... cosa? Non ti dispiace per quello che è successo oggi?- domandò sbalordito.

-Aaron, io non l'ho mai amato. E lui non ha mai amato me. E ho approfittato del occasione, visto che mi ha tradita, per lasciarlo una volta per tutte. Tutto qui.- dissi con enfasi.

-Ah ... - riuscì solamente a rispondere.

Presi un bel respiro.

-Vuoi entrare?- chiesi con un lieve sorriso.

-Emh ... si, va bene. Posso stare però solo 5 minuti. Devo studiare scienze per la verifica di domani.

-Okay- risposi.

Avevo deciso di non farlo salire in camera mia, perciò lo feci accomodare in soggiorno e preparai due bicchieri di tè freddo al limone.

-Ecco a te- dissi dandogli il bicchiere.

-Vuoi dei biscotti? Qualcosa?- domandai.

-No, grazie. Hai una bella casa- esclamò sorridendomi.

-Grazie. Da quando mi sono trasferita, abbiamo cercato di renderla più innovativa e confortevole possibile- risposi orgogliosa.

Parlammo per circa un'ora. Solo dopo ci rendemmo conto che il tempo era volato.

Aaron ritornò a casa ed io mi misi sul divano a leggere.


*angolo della scrittrice*

Come vi sembra la storia?

Finalmente Angelica si è liberata di quel puttaniere che è John Perry.

Approfittando di ciò si avvicinerà ancora di più ad Aaron o preferirà stargli alla larga?

Chissà! :)

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Un amore uguale ed oppostoWhere stories live. Discover now