Capitolo 4

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Erano passate 2 ore dall'accaduto e John nel frattempo era andato in infermeria, invece Aaron dritto in presidenza. Speravo solo non lo sospendessero. Alla fin fine non è stata colpa sua, ma di John che l'aveva provocato.

Sono ancora sconvolta dal fatto che proprio Aaron Miller ha mandato al tappeto John Perry. E' impensabile! Mai e poi mai qualcuno aveva osato tanto! E poi tutta quella forza da dove la prendeva?

Alla fine delle lezioni vidi uscire dall'ufficio del preside Aaron.

-Ciao!- dissi con un piccolo sorriso; ma lui camminando velocemente verso l'uscita mi disse soltanto:

-A dopo-

Capivo che fosse arrabbiato, ma lo era anche con me?

Andai a casa e mi preparai per andare a fare ripetizioni da Aaron, ma prima dovevo mandargli un messaggio.

"Ciao, volevo chiederti per che ora potevo venire da te.."

La risposta arrivo immediata.

"Puoi passare per le 16:45 se per te va bene"

"Si, si va benissimo. A dopo" risposi, buttando il cellulare sul letto.

Erano le 16:30.

Okay, ero pronta.

Presi la borsa con dentro i libri e tutto l'occorrente ed uscii di casa. Salii in macchina, accesi il motore e andai verso il centro. Si fecero le 16:40. Cavolo ero in ritardo! Presi il biglietto che era nella mia borsa con scritta la via della sua abitazione e proprio in quel momento ci mancava poco che facessi incidente.

-Cazzo stai attento- urlai all'altro autista.

"Wow, uso dei termini molto galanti" pensai.

Quando finalmente riuscii a trovare casa sua erano quasi le 17:00.

Il campanello si trovava vicino all'enorme cancello bianco e appena suonai iniziai a guardarmi intorno, aspettando la sua risposta.

-Chi è?- chiese una voce femminile.

-Emh ... s-sono Angelica Jackson. Sono venuta per fare ripetizioni con Aaron.- dissi titubante.

Subito dopo ci fu un minuto di silenzio.

-Emh ... S-scusi forse ho sbagliato casa- aggiunsi con la faccia tutta rossa per l'imbarazzo.

-Ah! Non sapevo che Aaron avesse invitato un'amica. Prego, entra cara- esclamò con entusiasmo, invitandomi ad entrare.

Entrai ed attraversai tutto l'immenso giardino fiorito.

Il giardino era molto grande e curato, c'erano una fontanella, delle statue e fiori colorati sparsi su tutto il verde e meraviglioso prato.

Proprio nel momento in cui stavo per bussare alla porta, un ragazzo bellissimo dagli occhi verdi, come quelli di Aaron, aprì la porta e me lo ritrovai proprio di fronte a me.

Pensai immediatamente che fosse il fratello maggiore di Aaron, perciò domandai con un grande sorriso

-Dov'è Aaron?-

Il ragazzo iniziò a ridere di gusto. Ma che aveva da ridere? Pensai.

Allora iniziai a guardarlo male, non capendo cosa volesse.

-Angelica, sono io Aaron.- disse guardandomi con intensità e smettendo subito di ridere.

Rimasi scioccata. Non sapevo cosa dire o come reagire. Ma era uno scherzo?

-Ah ... ah ... ah ... molto divertente! Dai sul serio, dov'è Aaron?- domandai di nuovo. Non mi piaceva essere presa in giro e quel tipo continuava a farlo.

Un amore uguale ed oppostoWhere stories live. Discover now