Capitolo 9 - La cantante -

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Clarissa's pov

Indossate le scarpe , seguo Demetri fuori dalla porta della sua stanza ed insieme percorriamo il lungo e lussuoso corridoio aereo. "Ascoltami bene,- dice ,fermandosi in prossimitá di quella che sembra una sala di ritrovo-, lá ci sono altri vampiri tra cui Aro, il Maestro. Comportati adeguatamente e non parlare se non te lo concedo io". Incrocio le braccia al petto e lo guardo in modo scocciato. Non sopporto questo suo trattarmi da ragazzina/animale. "Dai, mettimi pure il collare. Peró, lo voglio nero con i pois rossi!", gli dico con rassegnazione ed un filo di ironia nella voce. "Smettila, andiamo", ringhia , afferrandomi per un braccio e trascinandomi con sé. Appena entro in quel vano , otto occhi rossi mi squadrano dalla testa ai piedi e respirano a pieni polmoni. Modestamente, sono al corrente di avere un sangue profumatissimo. Sorrido e l'unico vampiro che ricambia é Aro. Ho visto un ritratto a casa Cullen in cui c'erano anche Caius, Marcus e Carlisle. "Oh, welcome Clarissa. Nice to meet you!", mi dice subito. "Il piacere é tutto mio , Aro. Sono italiana di madre lingua, non ti preoccupare", dico, ricordandomi del divieto impostomi da Demetri di parlare senza il suo permesso. "Magnifico. Queste sono le altre guardie . Partendo da destra abbiamo Felix, a seguire Jane ed Alec... avrai sicuramente giá parlato con il nostro Demetri...", continua sorridendo. Questo vampiro mi inquieta. "Oh sí, ho giá avuto modo di parlare con lui... Devo dire che non é molto cortese nei miei confronti. É rude, sgarbato e tremendamente invadente", mi lascio sfuggire dalla bocca. Non mi rendo conto immediatamente di ció che ho detto e sfoggio un timido sorriso. A farmi tornare alla realtá é il riso divertito di Felix , l'espressione sorpresa sul volto di Aro e la stretta di Demetri sul mio braccio. "Non mi sembra di aver fatto qualcosa che abbia potuto ledere la tua persona", afferma, riservandomi un'occhiataccia. Quello che, involontariamente, ho appena detto, mi costerá caro. Abbasso lo sguardo e ,a questo punto, capisco che é il momento giusto per parlare. "Trattare una ragazza come si tratta un gatto non mi sembra molto cortese...", mormoro. "Sei solamente un'umana, cosa ti aspetti? Rose e cioccolatini? Per lui non sei assolutamente nulla, un giocattolino e basta", interviene la ragazza minuta e dal pesante trucco nero sugli occhi. "Jane...,- sussurra Aro-,Adesso basta, tra poco atterreremo. Prendete posto", continua. "Muoviti, piccola Clarissa. Non vorrei che cadessi e ti fratturassi qualche osso", mi sussurra Demetri all'orecchio.

Demetri's pov

Ha osato insultarmi e farmi sfigurare davanti al Maestro e al resto della guardia! Sono infuriato, a stento riesco a reprimere la rabbia. È visibilmente turbata, triste e i suoi occhi sono ancora arrossati. In questo istante una parte di me mi dice di abbracciarla, mentre l'altra grida vendetta per l'oltraggio subito. Appena Marcus mi darà una risposta plausibile, metteró le cose in chiaro con lei. Si è seduta accanto a me e si comincia a mordere il labbro convulsamente. "Che stai facendo? Smettila, ti farai male", dico irritato. È impazzita per caso? Se per sbaglio si ferisse, sarebbe terribilemente arduo resistere alla vista del suo sangue. "Se dovró rimanere per sempre con te, sarà meglio che tu cominci ad abituarti a questo mio vizio... Quando sono nervosa, mordermi il labbro risulta alquanto rilassante", risponde, fissandosi le mani. "Se ti uscisse del sangue , verresti immediatamente attaccata!", ringhio. "Ma tu sei il mio padrone, o sbaglio? Difenderesti il tuo gatto da dei cani rabbiosi... Giusto?", mi ammonisce. Caspita, mi ha colto di sorpresa. La guardo di traverso e scuoto leggermente il capo . Lo farei? La difenderei dai cani rabbiosi? "Allaccia la cintura di sicurezza. Stiamo atterrando", le dico, ignorando la domanda che, ponendomi, mi ha scombussolato. Lei mugugna qualcosa e , miracolosamente, mi ascolta.
Quando l'areo comincia a scendere in picchiata, lei chiude gli occhi e per qualche strana ragione mi afferra la mano stringendola forte. "Hai paura di atterrare?", le chiedo divertito. "Ho paura di atterrare perchè so che a terra non c'è nessuno ad aspettarmi", sussurra. Si sbaglia, ci saranno circa una ventina di vampiri. Quando scendiamo dall'aereo , Clarissa si guarda intorno con fare circospetto e ,quando nota dei vampiri che non conosce, si avvicina di più a me , stringendosi al mio braccio. Devo ammattere che questo non mi dispiace, anzi, mi diletta. "Prego,- le dico, aprendole lo sportello di una macchina- salga pure", continuo . Lei mi rivolge uno sguardo leggermente confuso e sale in fretta. "Grazie..." , biascica. Io alzo entrambe le sopracciglia e mi siedo al posto del guidatore. "Stiamo andando al Palazzo dei Priori, non è così?", mi domanda. Il mio futuro sarà pieno di risposte a domande sparate a raffica da lei, me lo sento. "Fai troppe domande. Te l'ho già detto". "Tu dai poche risposte!", contrabbate lei. Ridacchio e accelero , facendola appiccicare al sedile quasi fosse una figurina sul muro. È irritata dal mio comportamento, si vede lontani un miglio. "Non correre, io sono un'umana. Se tu ti schiantassi contro un'altra automobile, io morirei", sibila, guardando fuori dal finestrino. "L'hai detto anche tu, io salverei il mio gatto da qualunque cosa", le rispondo. Lei alza gli occhi al cielo e sul suo viso compare una smorfia . La ignoro e continuo a guidare.

Clarissa's pov

Degli aggettivi per definire Demetri? Antipatico,narcisista, spocchioso,affascinante e tremendamente sadico. Non credo di poter mai trovarmi d'accordo con lui in qualche cosa. L'eternità sarà dannatamente lunga e noiosa accanto a lui.

Demetri's pov

Clarissa si puó definire l'emblema della bellezza, ma come tutte le cose 'perfette' anche lei ha i suoi difetti. È irritante, invitante , petulante , umana... Riusciró mai a farla ridere? Spero di sì, sarebbe un bel traguardo

Clarissa's

Quando arriviamo al palazzo Demetri mi prende subito per mano e mi porta in una camera lussuosa , illuminata solamente dai raggi solari che filtrano attraverso i vetri della finestra. Questo palazzo è quanto di più maestoso e antico esista al mondo... Adoro ilsuo stile, nonostante la maggior parte dei mobili e degli oggetti sia antiquato e risalente all'età Barocca, si trovano oggetti di ultima generazione. "Questa è la mia camera. Aspetta qui il mio ritorno, non ti muovere e non uscire", mi ordina. Annuisco e mi avvicino alla finestra. Potrei fuggire da qui... "Non pensarci minimamente. Ti faró sorvegliare da qualcuno...", dice , come se avesse capito le mie intenzioni. Sbuffo ed incrocio le braccia al petto . "Sono capace di badare a me stessa da sola. Non ho bisogno di un guardiano...", protesto immediatamente. Lui mi ignora ed esce veloce dalla stanza. Mi siedo sul letto e penso. Cosa sarebbe successo se avessi dato retta a Bella? Cosa sarebbe successo se non fossi andata a Port Angeles... Starei a casa Cullen a chicchierare con Alice e bisticciare con Jasper, ecco cosa sarebbe successo. Mi mancano già tutti... La lontananza è la punizione più terribile che Dio ha imposto agli uomini. "Ecco qui l'umana", sento dire e mi volto verso la porta. C'è il ragazzo dai capelli castani ed i lineamenti perfetti sulla soglia d'entrata. Non mi ricordo il suo nome così gli domando "Come ti chiami? Non mi ricordo il tuo nome". "Non è necesario che tu lo sappia", risponde, uscendo di nuovo per rimanere fuori dalla porta. Quanto sono gentili questi Volturi...

Demetri's pov

Ho chiesto ad Alec di sorvegliare Clarissa fino al mio ritorno. Sono certo che non le farà alcun male... E se anche l'uccidesse? A me cosa dovrebbe importare? Sono per la prima volta in vita mia confuso... "Demetri, ho saputo cosa ti è successo... Avvicinati per cortesia", dice Marcus, appena mi vede. Faccio come il Signore mi ha detto e dopo pochi secondi ottengo una risposta. "Caro Demetri, è normale che tu non sia riuscito a farle del male. È la tua cantante" , mi svela Marcus. La mia cosa? No, non puó essere. "Ne è proprio sicuro?", gli chiedo ancora. Lui annuisce e vedo Aro battere le mani felice. Ora capisco tutto... La mia stupida attrazione verso di lei, il mio non poterla ferire e quella punta di dispiacere che provo quando lei è triste. Ho fallito dall'inizio... "Che succede ,Demetri?", mi domanda Marcus. "Come posso fare per conquistarla? Lei mi odia... Mi detesta", gli rispondo. "Aro mi ha detto del piccolo diverbio che avete avuto... Non ti preoccupare, tutto si risolverà", cerca di rassicurarmi Marcus. Aro non sa tutto ció che le ho fatto. "Le ho esplicitamente detto che è il mio animale domestico", affermo, sentendo gli occhi dei tre Maestri addosso. "Come si guadagna la fiducia di un animale? Donandogli amore, accarezzandolo e lasciandogli i suoi piccoli spazi. Fai lo stesso, vedrai che ti perderonerà". Belle parole, Marcus. Ma puó l'odio tramutarsi in amore?

I can't kill you, I love youTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang