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Sono le 22.30 ed io ho già un sonno incredibile.
Sono stesa sul letto con Pietro, ma leggermente lontana da lui.
''Piè io ho sonno'' dico quasi fredda
''Ti lascio sola?'' mi domanda dolcemente anche se si è accorto della mia freddezza.
''Se non ti dispiace..'' gli dico e quasi gli faccio tenerezza.
''Buonanotte Flam'' mi dice cercando di avvicinare le sue labbra alla mia fronte, ma io subito indietreggio.
''Oddio scusami Pie, non ho controllato nulla'' lui scuote la testa come per dirmi di stare tranquilla.
''Buonanotte e perfavore chiedi scusa agli altri da parte mia, se non ho voluto vederli''
''Certo, ci sentiamo Flam, ciao'' mi saluta per poi chiudere la porta.

[...]
È mattina, ma non so che ore siano.
Questa notte mi sono svegliata, di scatto, molte volte, ripensando all'accaduto.
Sono più spaventata e scossa di ieri e, se posso dire la verità, non riuscirei nemmeno a stare con mio fratello oggi.

Vado giù per prendermi un caffè, ma ci trovo già qualcuno.
''Buongiorno Flam'' mi dice mio fratello, ma io lo saluto solo con la mano.
Silenziosamente mi avvicino alla macchinetta del caffè per prepararmene uno, sempre mantenendo le distanze.
Mio fratello stava sorseggiando il suo caffè e, una volta finito, fa per poggiare la tazzina sporca nel lavandino facendomi sussultare.
''Scusa'' mi dice, a vista, preoccupato per me.

''Flam, ho chiamato la scuola e ho spiegato un po' l'accaduto ed il tuo shok. La tua professoressa ha parlato con gli altri docenti e sono tutti d'accordo col farti seguire le lezioni da casa, partendo da domani, in modo che tu non faccia assenze che potrebbero influenzare il tuo andamento'' mi dice entrando lentamente nella mia cameretta mentre io ero immobile sul letto a fissare in vuoto.
''Va bene, grazie'' queste sono le uniche cose che gli riesco a dire prima che lui potesse uscire dalla porta della mia stanzetta.

Sto facendo un powerpoint, che mi possa aiutare con lo studio, e sto notando che mi arrivano messaggi da Pietro e dagli altri ai quali decido di non rispondere.

[due giorni dopo..]
Sono già, circa, due giorni che non faccio altro che stare in casa, o meglio, nella mia cameretta con i libri davanti.
Mio fratello in 'sti giorni è rimasto sempre a casa con me, invitando Sara che a volte saliva per farmi compagnia.
Oggi è mercoledì e sono le 17.48.
Sto ricominciando a parlare con mio fratello, ma gli altri continuo ad 'ignorarli'.

Adesso sono sul letto mentre maneggio dei pezzi di carta fino a farli diventare piccole palline che, di conseguenza, lancio nel cestino che è per terra vicino alla mia scrivania.
Ad un tratto sento, provenire dal piano di sotto, tante voci che si sovrappongono e che si avvicinano sempre di più.
Sento aprire la porta e si presentano davanti 7 ragazzi e 4 ragazze in piedi nel corridoio fuori la mia camera da letto.
''Flam ora basta'' sento dire da Caph che entra totalmente nella mia cameretta, seguito da Pietro e mio fratello.
''Amo non puoi continuare a stare da sola, potresti solo peggiorare la situazione'' si fa spazio tra le voci Alle, che era da molto che non vedevo.
''Ha ragione Alle, Flam: facendo in questo modo non fai altro che pensarci e ripensarci'' aggiunge Erin, dando ragione alla ragazza.
''Flam, per favore torna a stare con noi che la tua mancanza di sente eh. E stare con noi non può farti che bene'' mi spiega il rosso tinto.

Avevano ragione.
In questo giorni, in cui mi sono isolata, le cose non hanno fatto altro che peggiorare: ci pensavo ogni singolo minuto.
Così mi lascio convincere.
''Va bene ragazzi, andiamo'' dico alzandomi dal letto per poi andare verso la porta.
Tutti gli altri mi sorridono e cominciano a scendere, mentre io rimando dietro con il biondino.
''Non sai quanto mi sei mancata e quanto mi hai fatto stare male quando non mi rispondevi'' dice per poi abbracciarmi; questo abbraccio, all'inizio era molto stretto, ma man mano si smollava sempre di più.
Io non gli resisto, veramente.
''Scusami se ti, vi, ho evitato'' dico per poi guardarlo, sinceramente, negli occhi.
Mi fa uno sguardo di comprensione e poi mi prende delicatamente la mano e mi porta giù con sè.

Siamo in sala da almeno un'oretta, passata a ridere, scherzare, mangiare.
''Comunque sei una stronza, nemmeno a me rispondevi'' mi accusa, scherzosamente, Huda ed io alzo le mani -come per chiederle scusa- sorridendo.
''Raga volete cenare qui?'' domanda mio fratello agli altri cercando approvazione del mio sguardo.
Approvazione che subito gli do.
''Pizza e birra'' ci dice Jack mostrandoci la sua pancetta, dovuta all'alcol, in modo buffo facendo ridere tutti noi.

Decidiamo già di ordinare ed il tempo passa più che velocemente, infatti sono già le 20.30 e il fattorino ha appena suonato al citofono.

''Margherita?'' domanda Piccolo con un cartone di pizza in mano.
''Mia'' diciamo io e il mio ragazzo, seduto vicino a me, all'unisono.
''Prima le donne'' lo rimprovera mio fratello tirandogli uno scappellotto.
''Alla mia donna'' mi dice il biondo poggiando, davanti a me, la pizza.
A quella frase mi sono sciolta internamente e, a quanto pare, le mie guance si sono arrossate dopo la sua affermazione.
''Hai caldo o sei solo innamorata?'' mi domanda, sfottendomi Caph.
Alla sua domanda rispondo con un bel dito medio per poi abbassare il capo sorridendo.
''Entrambi mi sa'' mi sfotte Jack tirandomi delicatamente la coda, mentre passa dietro di me.

[...]
Siamo tutti a cazzeggiare sul divano, quando poi io decido di andare fuori a fumare.
Mentre mi alzo noto, con la coda dell'occhio, il mio ragazzo che mi segue con lo sguardo.
''Ah ci sei pure tu'' dico notando Caph, che mi sorride, seduto per terra con la schiena poggiata al muro.
''Flamì non sai quanto ci sei mancata'' mi confessa sinceramente il mio amico.
-Con Caph stava nascendo, già da molto, un bel rapporto di amicizia: a volte ci scrivevamo ed io lo aiutavo con Silvia, che ha sempre amato.
Lui nel mentre insisteva sul fatto che fossi cotta del suo migliore amico, ma non gliela davo mai vinta anche se, alla fine, aveva ragione-.
Io nel mentre mi son seduta per terra, poco più distante da lui.
''Se devo dire la verità, mi siete mancati anche voi'' dico iniziando ad aspirare fumo dalla mia sigaretta.
''È che non ero nei migliore dei modi, capisci?'' lo vedo annuire alla domanda retorica che gli ho posto.
''Stavo proprio male Marco, non riuscivo nè a fare nè a dire nulla''
''Posso dire che è un uomo di merda? Uomo è un parolone però'' mi dice ed io faccio un mezzo sorrisetto.
''Certo Flam, mi spiace anche perchè è sempre e comunque tuo padre, ma permettimi..'' mi dice e, quando finisce, muove le mani facendomi capire che avrebbe voluto fare un tiro dalla mia sigaretta.
''Si Marco, lo penso anche io'' dico per poi fare un'altro tiro e passargliela. Da lì ha inizio un momento di silenzio, che però rompo prima che si dilunghi.
''La cosa che mi ha tormentata di più è il fatto di aver tradito Pietro, anche se ora ho capito che non è così''
''Pietro quando l'ha saputo è scattato, non scherzo, doveva venire da te a tutti i costi. Non riuscivamo a farlo ragionare'' mentre mi parla porto le ginocchia al petto e ci poggio il viso sopra.
''Tuo fratello non ce l'ha detto appena è successo, ma quando saremmo dovuti venire qui da voi. Pietro fece domandare da Piccolo se fossi libera o stessi studiando, e lì lui disse tutto. Quando Piccolo chiuse la chiamata ci spiegò tutto ed eravamo tutti scioccati, ma lui di più: non gli importava del contesto, solo che tu stessi bene'' mi dice per poi farsi un altro tiro e poi continua a parlare.
''Lui è venuto da solo qui: appunto perchè appena l'ha saputo è scappato a prendere le chiavi della macchina per venire da te''
Sono commossa dal comportamento del mio ragazzo: qualsiasi cosa, anche se è impegnato, è sempre pronto per aiutarmi. Qualsiasi sia la situazione.
''Caph non puoi capire quando cazzo lo amo a quello lì'' dico sorridendo e, facendo sorridere anche lui, indicando Pietro che si intravedeva dalla tenda.
''Ti ama tanto anche lui Flam. Non perdetevi mai, perchè, veramente, una relazione come la vostra la vorrebbe chiunque'' mi confessa ed io sorrido abbassando il volto, sotto il suo sguardo.
Mi ama tanto..
Ad un tratto vediamo Fares uscire.
''Parli del diavolo..'' dice Caph, guardandomi.
''Parlavate di me?'' chiede poi leggermente confuso il biondo.
''Con Flam si finisce sempre a parlare di te'' gli ammette Marco facendomi passare per sottona (quale sono).
''Spero siano cose belle almeno''
''Sempre'' gli dico e lui subito mi sorride.
''Ok, vado via'' dice Caph alzandosi e facendoci ridere.
Una volta rientrato, Pietro mi tende la mano per farmi alzare e farmi sedere sulla panchina affianco a lui. Ora siamo solo noi due.

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scusate il ritardo ma non sono stata bene.
voi come va? vi sta piacendo??
beh ciao raga, ci sentiamo.
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➡️💬⭐️

Sin dal primo momento.. || FaresOnde as histórias ganham vida. Descobre agora