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'Flam..? Ci sei?' mi domanda muovendo una mado davanti ai miei occhi.
'È vero?' gli chiedo con voce tremante e lui annuisce mentre mi guarda dolcemente.
Alla notizia mi son rivenuti in mente tutti i brutti momenti, tutte le brutte cose, che mi ha fatto passare.
Le tempie cominciavano a pulsare, sempre più forte e le mie nocche chiedevano aiuto per quanto le stessi schioccando in quel momento.
Mio fratello poi blocca quella piccola tortura che mi stavo provocando, mettendo una mano sulle mie.
'Flam, non ci pensare, ok? Non ti preoccupare, ci siamo io e gli altri' mi comunica cercando il mio sguardo.
La testa faceva sempre più male e le lacrime cercavano una via di fuga; ad un tratto strizzo gli occhi e sul tavolo cadono 3-4 lacrimuccie che bagnano la tovaglia.
'Io pensavo che, finalmente, fosse tutto finito...e invece no. Andrea se quello mi incontra per strada non so cosa potrebbe farmi' dico alzando il volto per poi incontrare lo sguardo di mio fratello: uno sguardo tenero e dispiaciuto, che subito fa uscire altre lacrime dai miei occhi.
Ero agitata, preoccupata..e mio fratello l'ha notato.
Mio fratello si alza dal suo posto e viene da me, accovacciandosi affianco alla mia sedia.
'Flaminia starai sempre con noi' mi rassicura
'E poi non penso che dopo 9 anni ci riconosca'
'Andrea, ma secondo te? Come si fa a dimenticarsi dei propri figli? Non si può' dico retorica
'E io mi sento che ci cercherà, se non ha già cominciato a farlo' gli dico guardandolo negli occhi, ma con la vista leggermente offuscata dalle lacrime.
Non mi risponde.
Mi abbraccia immediatamente, facendomi alzare per stare, più o meno, alla stessa altezza.
'Io ho paura quanto te..se non di più' mi dice stringendomi.

[...]
Ero sul letto della mia cameretta ed ogni volta che mi ricordavo la notizia, piangevo.
Ad un tratto sento la porta aprirsi.
'Sei ancora così?' mi chiede mio fratello riferendosi alle lacrime che stavo versando da prima.
'Vuoi che ti porti da Pietro?' mi domanda, sapendo che ormai era l'unico, oltre a lui, che mi faceva stare veramente bene.
Così io annuisco e lo vedo uscire dalla mia stanza.
Mi alzo dal letto e vado a guardarmi allo specchio: occhi leggermente rossi, ma non ci faccio caso, allora vado nell'armadio a cercare qualcosa di comodo da mettere.

'Andiamo Flamì?' mi grida mio fratello dalla sala ed allora io subito scendo.
Chiudie la porta a chiave e ci avviamo verso la macchina di mio fratello.
'Ma glielo hai chiesto almeno?' domando una volta messa in moto la macchina
'Me l'ha detto lui' dice sincero accelerando un po' di più.
'Tu ora dove vai?' chiedo per non far cadere il silenzio in auto.
'Prendo Sara, ci andiamo a fare un giro e poi boh' annuisco e giro lo sguardo sulla strada.

Dopo pochissimo tempo arriviamo a casa del biondo e mio fratello mi lascia davanti al cancello, che viene poi aperto dal mio ragazzo.
'Non riesci a stare senza me' lo sfotto per poi abbracciarlo
'No per niente' mi asseconda per poi mettermi le mani sui fianchi e chiudere col piede il cancello.
Una volta entrati in casa, mi fa poggiare tutte le mie cose in camera sue e poi andiamo giù sul divano.
'Amo ma perché mi hai fatto venire qui?'
'Per stare con te. Ora ci vediamo un film, mangiamo qualcosa e dormi qui'
'Ma domani pomeriggio mi riporterai a casa che devo ripetere tutto' lo avviso e lui annuisce
'Ma quindi mio fratello non ti ha detto nulla?' mi guarda stranito
'Riguardo al fatto che mio padre è di nuovo qui ed io ho una paura terribile'
'Ma che cazzo dici Flamì?' dice scioccato, quasi quanto me.
'A quanto pare è così, ma non chiedermi altro che sennò finisco per ricominciare a piangere' gli dico e lui mi bacia a stampo

[...]
Siamo in cucina a preparare la nostra cena: insalata con pomodori e mozzarella.
'Il pepe vuoi?' mi chiede ed io annuisco.
Finito di preparare il tutto, portiamo il cibo a tavola e iniziamo a mangiare.
Mettiamo anche il film, scelto assieme, alla tv commentando qualche parte.
'Piè mi fa troppa tenerezza, aiuto' dico riferendomi a Sangy che, in attesa di qualcosa da mangiare, era seduta al mio fianco col muso sulla mia coscia.
Lo vedo sorridere alla scena.
'Vieni, a mangiare qui San!' si alza e la chiama vicino alla sua ciotola, per poi svuotarle il cibo.

Passata un'oretta siamo sul divano a parlare del più e del meno, di cazzate, finquando non sento il mio telefono squillare: numero sconosciuto.
'Rispondo io?' mi chiede Fares ma io scuoto la testa ed apro la chiamata.
Alla mia risposta non risponde nessuno e così, colui che è dall'altra parte del telefono, attacca.
'Boh vabbè' dico possiando il telefono sul tavolino di fronte a noi e poi tornare abbracciata al mio ragazzo.

'Amo io ho sonno, è mezzanotte e mezza' dico al mio ragazzo che era impegnato a prendersi le mie coccole ed i miei grattini.
Così ci alziamo, spegniamo la tv ed andiamo sù in camera di Pietro.
Una volta nel letto lo abbraccio e gli do un bacio a stampo, per poi mettere il mio volto nell'incavo del suo collo.
Mi stavo rilassando tantissimo perchè c'era Fares che, con le mani nella mia maglia, mi faceva i grattini sulla schiena.
Mi rilassavo sempre di più, fino ad addormentarmi del tutto.

[...]

È mattina, saranno le 10.00, ed io mi son svegliata per andare in bagno e stranamente è stato molto facile perché il mio ragazzo era girato dall'altro lato quindi non ho fatto acrobazie strane per non rischiare di svegliarlo.
Una volta in bagno, e fatto quello che dovevo fare, vado giù e trovo Sangy nella sua cuccia che appena mi vede mi viene incontro.
'Buongiorno bella' le dico silenziosamente mentre la accarezzo.
Vado in cucina per fare due caffè alla macchinetta e, mentre sono in erogazione, cerco di ricordarmi il posto in cui c'erano le brioche.
Trovato il posto, ne prendo due e le porto a tavola con i caffè.
'Buongiorno amo' mi dice Fares, che non avevo minimamente visto ed infatti sobbalzo per lo spavento.
'Buongiorno amore, ma cazzo..mi hai fatto perdere una goccia' dico riferendomi a quel poco di caffè che era fuoriuscito dalla tazzina.
Così poggio tutto sul tavolo e vado a prendere un pezzo di scottex per pulire la macchia.
'Posso abituarmi a questo trattamento?' mi chiede ironico prendendomi dal fianco e tirarmi affianco a lui che era seduto al tavolo.
'Mah se te lo meriti' scherzo e vado a sedermi anche io.
'Allora..ho una proposta' mi dice il biondino ed io gli do la parola.
'Mangi qui, poi ti accompagno a casa per studiare, io torno qui, mi preparo ed usciamo. Che dici?'
'Ci sto' gli faccio l'occhiolino per poi continuare a sorseggiare il mio caffè zuccherato.

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eccoci col nuovo capitolo.
ci sentiamo domani, notte belli❤️❤️.
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Sin dal primo momento.. || FaresDove le storie prendono vita. Scoprilo ora