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Io e le ragazze stavamo parlando fino a quando non ci spaventiamo per un mega urlo dei ragazzi.
A: 'Ma porca puttana Caph'.
M: 'Ma che cazzo vuoi da me'.
Mi alzo.
F: 'Ma voi siete veramente dementi raga'.
Pi: 'Mi sono cagato addosso pure io'.
Piccolo era l'unico che non stava nè giocando nè seguendo la faccenda perchè lui da quando è arrivato si è seduto e ha cominciato a disegnare.
Andrea e Marco continuavano ad urlarsi contro per la perdita al gioco.
Mi stava venendo un forte mal di testa in quel momento: i rumori forti ripetuti per troppo tempo mi danno tanto fastidio. Si tutti io c'è li ho i problemi, e tutti per colpa dei miei genitori.
H: 'Raga abbassate la voce cazzo!'.
Dice mentre mi mette una mano dietro la schiena e con l'altra mi prende il braccio aiutandomi a sedermi sulla poltrona.
Mi stava esplodendo la testa e sentivo tutti i suoni ovattati.
L'ultima scena che vedo è quando Pietro si avvicina alla tv e spegne la play; da dopo buio totale.

Dopo, non so quanto tempo, torno a sentire delle voci attorno a me: apro gli occhi e vedo solo la faccia di Pietro che parla con gli altri e nel mentre sento che mi sta accarezzando la pancia, con una mano, e l'altra c'è l'ha nei miei capelli.
F: 'O raga ma che cazzo è successo?'.
Vedo Pietro abbassare lo sguardo di scatto.
P: 'Finalmente cazzo, è passato un quarto d'ora'.
Mi aiuta a mettermi seduta e Huda si viene a sedere vicino a me; Silvia era andata via già prima che succedesse quello che è successo.
H: 'Non ci pensare, vieni qui'.
Dice aprendo le sue braccia tirandomi in un abbraccio.
M: 'Raga è stata colpa nostra, scusaci Flam'.
Mi si avvicina Marco che mi guarda con fare dispiaciuto ed io scuoto la testa come per dire 'stai tranquillo'.
F: 'Dov'è mio fratello?'.
E: 'È andato via'.
Ci rimango male, tanto.
F: 'Dove?'.
Pi: 'È andato da Sara'.
Poteva aiutarmi però.
P: 'Non importa ora, tu come stai?'
F: 'Meglio'.
Rispondo fredda: ero ancora offesa dal comportamento di Andrea.
H: 'Tieni'.
Dice porgendomi un bicchiere d'acqua che io afferro e bevo lentamente.

Dopo, circa, 5 minuti mi sentivo meglio ed erano arrivate le 23.55.
J: 'Beh noi andiamo, tutti'.
M: 'Ciao Piè e scusami ancora Flam'.
H: 'Ciao amore, domani ti scrivo'.
E: 'Facci sapere come sta poi'.
Dice a Pietro che annuisce.
Escono tutti e rimaniamo solo io e Pie.
P: 'Stai meglio ora?'.
F: 'Sisi, sono ancora un po' stordita, ma tutto ok'.
P: 'In camera ci sono le tue cose'.
Dice per poi prendermi per mano e portarmi su.
Non sono ancora del tutto attiva, sto pensando a quello che è successo, a mio fratello.
F: 'Mi aiuti, per favore?'.
P: 'Si siediti tu'.
Così faccio e lui si avvicina al mio zaino per prendere il pigiama.

Era un po' in imbarazzo ma se l'avessi fatto io sarei svenuta di nuovo.
Mi si avvicina e delicatamente mi toglie la maglia che avevo addosso.
D'istinto mi copro il corpo, soprattutto il seno.
P: 'Non ti faccio niente, ti devi fidare di me'.
Annuisco e levo le mani così per farmi infilare la maglia del pigiama.
Fa lo stesso con i pantaloni ma sta volta non mi copro.
Prendo io i pantaloni che aveva poggiato sul letto e cerco di fare da sola ma lui mi aiuta comunque e poi si va a cambiare.

Lo vedo uscire dal bagno con un pantalone grigio e senza maglietta.
P: 'Io di solito dormo così, se ti da fastidio metto la maglia'.
Dice accarezzandomi il viso delicatamente.
F: 'Nono stai così'.
Continuo a guardarlo, a fissarlo: è bello, proprio bello.
Ci stendiamo sul letto.
F: 'Scusa se ho rovinato la serata'.
P: 'Non hai rovinato niente, e poi anche se fosse non è stata colpa tua'.
Annuisco e poggio la testa sul suo petto.
P: 'Riposa adesso però, ok?'.
Annuisco e gli do dei baci sul petto abbracciandolo per bene.
P: 'Buonanotte, ti amo'.
Mi bacia la fronte
F: 'Anch'io, notte'.
E ci addormentiamo.

Andrea's pov
Mi sono appena svegliato, invece Sara sta ancora dormendo.
Per tutta la notte mi ha tormentato il momento in cui mia sorella non si è sentita bene ieri a casa di Fares, soprattutto perché è stata colpa mia.
Sono veramente scappato ieri sera, ma non l'ho fatto con cattiveria: mi succedeva anche da piccolo, ogni volta che lei sveniva andavo in panico e finivo per non aiutarla, chiamando i nostri genitori. Che era per colpa loro se lei si sentiva male.
Devo chiederle scusa, immediatamente. Non riesco a stare un minuto in più a pensarci.
A: 'Sara, Sara, svegliati'.
La chiamo.
S: 'Che succede?'.
A: 'Devo andare via, ho avuto una chiamata. Ti accompagno'.
Lei annuisce stranita e si alza andandosi a preparare.
Dopo 10 minuti è pronta, così ci avviamo.

Pietro's pov
Io sono sveglio già da una mezz'oretta, invece Flam ancora dorme.
Mi dispiace un sacco per quello che le è successo ieri.

Sto facendo colazione e sento suonare il citofono.
P: 'Chi è?'.
X: 'Andrea'.
Apro e vedo ad aprirgli la porta.
A: 'Dov'è?'.
P: 'Sta ancora dormendo'.
A: 'Devo chiederle scusa'.
P: 'Ha pianto tutta la notte Andrè, sei una testa di cazzo'.
Se lo merita.
A: 'Lo so, ok? Lo so.'
Menomale.

9.15.
F: 'Buongiorno'.
Si rivela Flam alle nostre spalle e viene verso di me.
A: 'Flaminia devo parlarti'.
F: 'Non fa niente, veramente. Lo so quello che hai provato, non c'è bisogno che mi chiedi scusa'.
P: 'Se volete parlare, vi lascio soli'.
F: 'No, non preoccuparti'.
Dice mentre si siede in braccio a me.
A: 'Sono stato un coglione, lo so, ma capiscimi.
F: 'Si, ho capito'.
A: 'Vieni'.
Dice aprendo le braccia, facendola alzare a me, per poi abbracciarla.

Dopo un'oretta Andrea va via e rimaniamo solo io e lei.
P: 'Tutto passato?'.
Annuisce e si ranicchia vicino a me.

Flam'pov
Stiamo seduti abbracciati, guardando la tv, da un bel po'.
P: 'Facciamo così: vieni qui'.
Si stende e mi fa segno si mettermi sopra di lui e così faccio.
P: 'Ma me lo dai un bacio?'.
Annuisco sorridendo e lo bacio appassionatamente mentre lui mi poggia le mani sui fianchi.

Ad un certo punto, mentre lui stava lasciando dei piccoli lividi sul mio collo, sentiamo che qualcuno ha infilato le chiavi nella serratura e sta aprendo: così subito ci smuoviamo dalla posizione in cui eravamo e ci alziamo.
F: 'Ma chi è?'.
Vedo Pietro guardare l'orario al telefono.
P: 'Mia sorella, probabilmente'.
La porta si apre e rivela la figura di una ragazza bionda.
X: 'Ei Piè sono tornata'.
Entra e poi si rende conto della mia presenza.
X: 'Ah ciao, piacere Asia, tu sei..?'.
P: 'Lei è Flaminia, la mia ragazza.
LA SUA RAGAZZA? Ho i brividi.
As(ia): 'Flaminia, quella Flaminia?'.
La guardo stranita e poi vedo Pietro mettersi una mano dietro la nuca imbarazzandosi.
As: 'Mi parlava spesso di te e di quanto fossi bella: beh è vero. Sono felice di conoscerti.'
Mi porge la mano che io stringo immediatamente.
F: 'Piacere mio'.
Le sorrido.
P: 'Forse avrei preferito se vi foste conosciute in un altro modo, ma va bene lo stesso'.
Dice facendo ridere entrambe.
È veramente bella, le assomiglia molto.

Lei va su a sistemare le sue cose e noi rimaniamo giù.
F: 'È bellissima tua sorella'.
P: 'Come il sottoscritto, d'oltre tutto'.
Dice facendo una faccia modesta.
Lo spingo scherzosamente e di conseguenza lui mi si avvicina e mi comincia a baciare.





Spazio autrice📌✨️
Un po' più lungo e a dir la verità non mi convince molto questo capitolo.
Vabe ho fatto di tutto per pubblicarne almeno due oggi.
Notte raga❤️❤️
➡️⭐️💬

Sin dal primo momento.. || FaresDove le storie prendono vita. Scoprilo ora