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Così, dopo una mezz'oretta, iniziamo a fare le piadine in padella.
F: 'Mentre io sto ai fornelli, ti dispiacerebbe mettere la tovaglia?'.
Gli domando gentilmente, girando il mio volto verso di lui; lo vedo annuire così poi gli indico il cassetto dove si trova la tovaglia, lui la prendere a la sistema sul tavolo.
P: 'Metto anche bicchieri e tovaglioli'.
Afferma aprendo il pensile.
Appena finisce di apparecchiare viene dietro di me e mi abbraccia.
P: 'Ti aiuto'.
Dice ancora abbracciato a me, mettendo le sue mani sulle mie mentre metto la piadina nel piatto.
Spengo il gas e lui si stacca dall'abbraccio prendendo i piatti e mettendoli sul tavolo.
P: 'Prego'.
Dice spostando la sedia per farmi sedere.
F: 'Che stupido'.
Sorrido scuotendo la testa e lui mi bacia subito a stampo.

Abbiamo finito di mangiare e sto mettendo i piatti, e le cose utilizzate, in lavastoviglie.
P: 'Film?'.
Attivo la lavastoviglie ed annuisco alla domanda che mi ha fatto Fares andando, con lui, verso il salotto.

-andrea💞
che state facendo?
•io
film, tu? sei da solo?
-sento qualche base, comunque no c'è piccolo, ma tra poco va via
•domani mattina mi porti un cornetto?
-anche al tuo principe?
•eccerto
-va bene, buonanotte raga
•notte andre

Abbiamo scelto il film ed abbiamo messo 'culpa mia': ora lo stiamo guardando sul divano.
F: 'Che bello Nick, madò'.
Dico spontaneamente.
P: 'Vabè sono meglio io'.
Si gira verso di me ed io lo guardo sorridendo.
F: 'Ovvio'.
Dico per poi buttarmi su di lui iniziando a baciarlo.
Questo bacio dura molto, se non fosse che a volte ci staccavamo per prendere fiato: non era un bacio famelico, ma era un bacio calmo con qualche sorrisetto qua e là.
P: 'Flam io ho già sonno'.
F: 'Heetsina e poi andiamo dai'.
Dico mettendo in pausa il film alzandomi dal divano porgendogli le mani che poi afferra per aiutarsi a tirarsi su.
Sono già le 23.00 e non si sente nulla fuori.
P: 'Che silenzio'.
F: 'Meglio, è più tranquillo'.
Ci sediamo sulla panchina che c'è fuori al balcone ed io poggio le gambe sul tavolino.
Restiamo in silenzio per tutto il tempo della sigaretta, ma noto che Pietro, per tutto questo tempo, non ha fatto altro che guardarmi.
F: 'Guarda che ti vedo che mi fissi da prima'.
P: 'Cazzo pensavo che non l'avessi ancora notato'.
Dice facendomi sorridere.
F: 'Ti ricordi la prima volta qui?.
P: 'Hai proprio degli occhi bellissimi'.
Si prende in giro da solo facendo una vocina buffa e questo mi fa ridere.
P: 'Domani mattina che facciamo? Centro commerciale?'.
Mi propone.
F: 'Si, si, si e si, assolutamente'.
Nel mentre abbiamo entrambi finito di fumare e così entriamo in casa e ci dirigiamo verso il piano di sopra.

F: 'Tieni!'.
Dico lasciandogli il pantalone di tuta che avrebbe usato per dormire.
Lui lo prende al volo e poi si cambia.
F: 'Tra circa due settimane e mezzo ho gli scritti, ho già l'ansia'.
P: 'Almeno una volta finito avrai un'estate un po' più tranquilla, no?'.
Annuisco mentre mi siedo sul letto.
F: 'Comunque gliel'ho detto a mio fratello'.
Sgrana leggermente gli occhi mentre si sistema l'elastico dei pantaloni.
È inutile dire che lo sguardo mi è scivolato.
P: 'Che ti ha detto?'.
Mi domanda venendo verso di me ed io distolgo di colpo lo sguardo.
Così gli dico quello che mi ha detto Andrea e nel frattempo lui si era seduto sul letto con me.
P: 'Sai che pensavo si arrabbiasse?'.
F: 'Anche io, avevo il cuore che mi batteva all'impazzata, soprattutto dopo il suo silenzio momentaneo'.
Mentre parlo Pietro mi osserva e lo vedo sorridere per poi buttarsi su di me facendoci stendere.
F: 'Ma questi attacchi di affetto?'.
Mi sorride e mi abbraccia più forte facendomi sorridere.
P: 'Mi dai un bacio?'.
Beh certo. Così mi avvicino a lui e lo comincio a baciare: partendo da dei piccoli baci a stampo ed ovviamente finendo ad un bacio non molto casto.
Ci stacchiamo per la mancanza d'aria.
F: 'Ma fammi capire: hai caldo?'.  Gli domando considerando il fatto che è senza maglia.
P: 'Vabè con te affianco poi'.
Scuoto la testa sorridendo e ci mettiamo per bene nel letto.
F: 'Notte Faresito'.
P: 'Notte Flam'.

È mattina ed io mi sono appena svegliata, ma noto che Pietro non è al mio fianco.
Non mi faccio troppe domande e vado subito in bagno per lavarmi il viso.
Scendo poi in salotto dove vedo Pietro al tavolino.
F: 'Buongiorno'.
Si gira e ricambia il mio buongiorno, poi ad un tratto vedo mio fratello uscire dalla cucina con due tazzine di caffè in mano.
F: 'Sei già tornato?'.
A: 'Si, sono rimasto lì solo stanotte'.
Annuisco e vado a sedermi al tavolino con loro.
A: 'Pietro io vorrei picchiarti, ma fai stare bene mia sorella, quindi ti risparmierò'.
Afferma dopo aver finito il caffè; vedo Pietro deglutire l'ultimo sorso di caffè.
P: 'Menomale'.
Dice leggermente imbarazzato, sapendo a cosa stava alludendo mio fratello.
F: 'Mi hai portato quello che ti avevo chiesto?'.
Gli domando poggiando entrambi i gomiti sul tavolo.
A: 'Tenete'.
Ci dice porgendoci la bustina con dentro due cornetti alla crema.
Ne prendiamo uno io e l'altro Fares e cominciamo a mangiarlo.
F: 'Noi, il tempo di prepararci, ed andiamo al centro commerciale'.
A: 'Possiamo venire anche io e Sara?'.
Guardo Pietro e lui annuisce.
Così io e Pie andiamo sopra per cominciare a prepararci e nel frattempo Andrea chiama Sara per avvisarla.
P: 'Dovremmo andare a casa mia però, perchè devo cambiarmi i vestiti, farmi una doccia, cose così'.
F: 'Guarda che puoi fare tutto qui: la doccia, ovviamente, e i vestiti prendo quello che ti serve da mio fratello'.
Lo vedo annuire.
F: 'Dai andiamo in bagno che devo prepararmi anche io'.
Così facciamo: arriviamo in bagno ed io comincio a lavare i denti e fare tutta la mia skincare, mentre Pietro entra in doccia.
L'immagine che riflette lo specchio, di Pietro alle mie spalle, non è nitida anche perché abbiamo una doccia con il vetro opaco e perciò non si nota nulla.
Mentre lui è ancora in doccia esco per andare a prendergli un accappatoio pulito, ma nel frattempo vedo anche mio fratello andare in bagno. Ma che cazzo, ne abbiamo due!
Prendo l'accappatoio e torno in bagno.
F: 'Quando finisci l'accappatoio è qui'.
Lo poggio sul cestino della roba sporca.
Nel frattempo mio fratello si stava lavando i denti e alle nostre spalle sentiamo la doccia che si apre.
A: 'Esci che non puoi vedere 'ste cose'.
Mi dice mentre mi spintona fuori ed io non faccio in tempo a controbattere che mi chiude la porta in faccia.
A parte ciò, mi dirigo verso la mia cameretta per truccarmi un po' e scegliere quello da mettermi.

Sento la porta aprirsi ed era Pietro, in mutande, con dei vestiti in mano: vestiti gentilmente prestati da mio fratello.
P: 'Ma che bella che sei'.
Dice mentre mi stavo sistemando la maglietta e lo vedo avanzare verso di me per poi darmi un bacio a stampo.
~Si veste anche lui e scendiamo in salotto, aspettando che arrivi Sara a casa per poi avviarci verso il centro commerciale.

Sin dal primo momento.. || FaresWhere stories live. Discover now