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Sto tornando da scuola, ho un fortissimo mal di testa che mi stringe le meningi, appena torno a casa ho intenzione di dormire immediatamente.
Arrivo a casa, prendo le chiavi dallo zaino ed apro il cancello che va sul vialetto in giardino che mi accompagna alla porta di casa.
Prendo un'altra chiave dal mio mazzo ed apro la porta di casa.
F(laminia): Sono a casaa!
Urlo per farmi sentire da mio fratello.
Nessuna risposta. Sarà in cantina, o come dice lui e i suoi amici, nel bunker.
Poso tutto ed arrivo in cucina, dove vedo mio fratello con Pietro, Marco e Jacopo, o meglio Jackson.

A(ndrea): Oh eccoti! Com'è andata?
F: Non ne parliamo, ho la testa che mi esplode.
Gli altri tre ragazzi si girano a guardarmi e mi salutano.
F: cosa stavate facendo?
M(arco): Sinceramente nulla, stamattina siamo andati a fare colazione insieme e tuo fratello ci ha invitato qui.
A: Mangiano con noi.
F: Chiamiamo un glovo vi prego, non sono in forma per cucinare.
Annuiscono tutti e quattro ed io vado a cambiarmi nella mia camera.

Sento bussare poi alla porta.
A: Sono io, posso?
F: Vieni.
Entra in camera e chiude la porta alle sue spalle.
A: Che hai?
F: Ti ho già detto, mal di testa, è stata una giornata pesante.
A: Capisco. -dice avvicinandosi a me per poi abbracciarmi-
A: Ma stasera lavori?
F: Fortunatamente no, sennò la testa mi sarebbe esplosa nel vero senso della parola.
Faccio una piccola risata accompagnata dalla sua.
F: Cosa ordiniamo quindi?
A: Gli altri vogliono il Mc, per te va bene?
Annuisco mentre mi lego i capelli in un piccolo chignon disfatto, per poi avanzare verso la porta.
A: Ho capito che fa caldo, ma quei pantaloncini non sono troppo corti? Ci sono gli altri dillà, non vorrei che ti saltassero addosso.
Alzo gli occhi al cielo. È sempre stato geloso e protettivo verso di me però ho comunque 19anni.
F: Addirittura André, non è che sono così irresistibile, poi mi arrivano comunque a metà coscia eh.
A: Vabè andiamo.
Sorrido e poi raggiungiamo gli altri in cucina per proseguire nell'ordinare il glovo.
Una volta fatto ci mettiamo tutti sul divano, io tra Andrea e Pietro, mentre i ragazzi si alternano nel giocare alla play.
F: Se non vi dispiace, vado a fumarmi una sigaretta.
Dico alzandomi dal divano.
P(ietro): Posso venire a farti compagnia?
Dice tirando fuori dalla tasca dei suoi pantaloni le sue sigarette. Annuisco.
Io e il biondino usciamo sul balcone, sotto lo sguardo di Andrea.
P: Come procede con lo studio?
Dice mentre si porta la sigaretta alle labbra toccandosi ovunque in cerca dell'accendino.
F: Tutto bene, possiamo dire. Manca un mese all'esame e poi sono libera, diciamo.
L'esame avrei dovuto farlo l'anno scorso, ma mi hanno bocciata per le troppe assenze fatte per i motivi che ho avuto in famiglia, ma vabè.
Finisco di parlare e gli porgo il mio accendino.
P: Oh grazie.. -dice mentre accende la sua sigaretta- sei in ansia scommetto.
Sorrido annuendo dolcemente.
F: Non si vede?
Ride per poi stimolare anche la mia risata.
P: Comunque hai proprio degli occhi stupendi.
Dice facendomi arrossire leggermente.
F: Grazie, anche tu a dir il vero.

A: È arrivato glovo!! Dentro ragazzi!
Rientriamo e ci sediamo a tavola per poi mangiare ognuno il proprio menù.
Ho mangiato tutto, stranamente dato che mi sazio subito, ho lasciato solo la coca cola che mi è venuta subito confiscata da mio fratello che la finisce al posto mio.
F: Raga io vado a dormire, rimarrete qui anche per il pomeriggio?
J(xn): Si, andremo giù al bunker.
Annuisco e salgo nella mia cameretta per poi addormentarmi appena la mia testa si appoggia al cuscino.


Spazio autrice📌✨️
Ciao ragazz*, questo è il primo capitolo, spero vi piaccia.
Era da tanto che volevo scrivere o abbozzare qualcosa ma non ho mai avuto il coraggio di farlo, per la paura che non lo leggesse nessuno.
Ma ora eccomi e spero che questa storia venga apprezzata: fatemelo sapere commentendo, grazie🫶🏽.
Ci vediamo al 2°capitolo🔜

Sin dal primo momento.. || FaresDove le storie prendono vita. Scoprilo ora