Capitolo Quindici.

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Lola

Onestamente la serata mi sta piacendo più del previsto.

Mi aspettavo di passarla con film e schifezze con i miei migliori amici sul divano.

Poi la situazione si è capovolta e credevo la serata fosse rovinata.

Invece sono nel salotto, con James, Riley, Theo e Thomas a ballare e bere come dei pazzi, divertendoci a più non posso con la musica di sottofondo messa dal televisore.

L'unico a non essere qui ma appoggiato ad un muro ad osservare tutto è Hunter.

Osserva, come un predatore osserva l'ambiente della preda.

Lo studia.

E ciò non mi piace.

Ho una brutta sensazione.

James esce, e a ruota lo segue Theo, ma non mi faccio domande, sarà JJ a parlarmi di qualsiasi cosa voglia parlarmi.

Continuo a bere, fino a scolarmi la terza bottiglia di alcol, il quale non so neanche cos'è.

Ballo con Riley, mentre mio parla con Hunter, ma ad un certo punto la vista mi si offusca e i suoni diventano ovattati, lontani.

Merda.

La pressione bassa.

Non reggo l'alcol.

Perdo l'equilibrio e cado addosso a Riley, che nonostante ubriaca, riesce a tenermi, sento qualcuno prendermi per la vita, in modo delicato, riesco a capire di essermi accoccolata tra le braccia di quest'ultimo, ma poi non capisco, non vedo e non sento più nulla.

~~

Mi sveglio ore dopo, apro lentamente gli occhi e il mal di testa mi colpisce in pieno.

Sono girata su un fianco, ma sento un peso sull'altro.

Abbasso lo sguardo e trovo un braccio possente e tatuato sul mio altro fianco, ed è quando vedo un tatuaggio in specifico che capisco di chi si tratta.

Cerco di sottrarmi dalla sua sorta di abbraccio, volevo controllare che ore fossero, sciacquarmi il viso, ma lui mi tira a se e mi stringe più forte la vita.

Mugola e infila il viso nell'incavo del mio collo, riesco a sentire il suo respiro caldo su di me, ciò mi dà i brividi.

Alzo lo sguardo verso il telefono, lo accendo e sono le tre e mezzo del mattino.

Vorrei andare a fare una doccia come minimo e come già detto, ma lui mi stringe così forte che se solo mi muovessi potrebbe soffocarmi.

« Mhmh... » Mugola lui, contro il mio collo.

« Voglio fare una doccia, Hun... »
« Lasciala... »

Mi interrompe così, e mi accorgo che sta sognando.

Non so cosa, chi o perché, ma mi lascia senza parole.

Decido, controvoglia, di lasciarmi andare essendo che gli occhi mi si chiudono da soli.

Non sarà una tragedia se dormo tra le sue braccia per una notte, no?

Non è stata una tragedia accoccolarmi tra esse durante il mio crollo, non lo sarà neanche ora, giusto?

Forse ti odio - CollideTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon