Chapter 28

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Finimmo di mangiare attorno alle 1.40 pm. Dopo esserci alzate da tavola salimmo nelle nostre stanze ad infilare il costume e tornammo al piano di sotto, pronte per fare un bagno in piscina. Non avevamo paura di fare indigestioni. 
Mi buttai in piscina senza pensare a null'altro. Nuotai per un po', sperando di scaricare un po' di tensione: ero davvero troppo agitata per la serata che mi attendeva, non ne capivo il motivo, ma ero in fibrillazione dal dover uscire con Justin e tutto il resto, qualsiasi cosa fosse accaduto dopo. 
Uscii dalla piscina solo dopo essermi resa conto della mia pelle fin troppo raggrinzita, perfino dopo di Kathe, sdraiandomi sullo sdrai affianco a quello della mia amica. "Kay, stavo pensando che dovrei fare anche una ceretta. Mi dai una mano?" le chiesi girandomi verso di lei e facendo la faccia da cucciolo. "Certo amica, per quest'oggi ti aiuto! Ma sappi che mi devi un favore!" disse per poi ghignare. "Grazie, ti adoro! Comunque sì, ti devo un favore" le dissi sorridendo e rivoltandomi verso il sole caldo. 
Dopo un po' di tempo presi il mio telefono, convinta fosse ora di iniziare a prepararsi. Erano quasi le 3.00 pm, così decisi di alzarmi. "Vado a far scaldare la cera, poi ti chiamo okay?" dissi rivolgendomi alla mia coinquilina, che annuì godendosi il caldo californiano, era proprio una bella giornata. 

Andai in camera ed accesi lo scalda cera facente sciogliere la sostanza per l'epilazione e nel frattempo mi sdraiai sul letto, facendo attenzione a non bagnare nulla con i capelli umidi, accedendo a Facebook. Guardai, come al solito, le notifiche e scorsi la home. Dopo di che pensai di chiamare mia madre, che ancora non si era fatta sentire, nemmeno dallo scoop del sabato sera precedente. Mi ricordai solo appena rispose che da loro fosse mezzanotte. Stupida come al solito. "Hey mamma, scusami se ti disturbo a quest'ora. Avevo voglia di sentirti, volevo solo sapere se andava tutto bene lì, poi ti rilascio dormire promesso!" dissi, cercando di farmi comprendere e perdonare per l'orario. "Ciao amore mio, tranquilla, non disturbi anche se è tardi. Va tutto bene qui, come sempre, non ti preoccupare. Tu, invece, tutto bene?" chiese con voce stanca e premurosa. Amavo mia madre. "Sì mamma, tutto benissimo, io e Kay abbiamo molti amici qui ora, in più i lavori in negozio stanno procedendo benissimo, in un mesetto dovremmo riuscire a fare l'inaugurazione. Non vedo l'ora, sono felicissima e super emozionata." dissi, sprizzando gioia da ogni follicolo pilifero. "Sono contenta bambina mia. A proposito di nuove amicizie: tuo fratello mi ha detto qualcosa riguardo al fatto che hai conosciuto un cantante famoso, ma ha fatto il vago e non mi ha detto molto! Non pensavo avessi incontrato qualcuno del genere!" disse, con tono curioso, ma camuffato, non voleva essere troppo invadente, lei era così: non mi forzava a dirle niente, sapeva che mi piaceva avere la mia privacy come io sapevo da sola di poter contare su di lei in ogni momento. "Sì mamy, a proposito di questo.. prima che tu lo sappia da qualcun altro. Mi sto frequentando con un ragazzo qui, con un cantante molto famoso, per l'appunto..." dissi, sperando che mantenesse la calma. "Un cantante famoso?" replicò lei, e riuscivo a capire che non stava più nella pelle per la curiosità. "Sì, esatto. Ha la mia stessa età, è un bravo ragazzo. Te ne ho parlato qualche volta.." aggiunsi. "Lucia, dimmi chi è! Basta girarci intorno, mi hai incuriosita troppo adesso!" disse, alzando leggermente il tono di voce. "E' Justin Bieber, mamma. E' un mio vicino di casa." dissi, tutto d'un fiato, non sapendo esattamente come avrebbe reagito mia madre. Ci furono quattro o cinque secondi di silenzio, in cui non osai parlare. "Che cosa? Stai uscendo con quel Justin Bieber?" chiese riprendendosi dal suo stato di trance e parlando con la voce più alta di diverse ottave. "Sì mamma, stiamo uscendo insieme. Per la verità, questa sera usciremo fuori a cena da soli, io e lui. Prima o poi avreste visto qualche articolo di gossip, o qualcosa del genere, perciò te l'ho voluto dire" ammisi. "Sei in California da dieci giorni, e stai uscendo con Justin Bieber?" mi chiese, per l'ennesima volta, non credendo fosse possibile. "Grazie per la considerazione mamma! Sì, sto uscendo con Justin, ora basta chiedermelo!" sbottai irritata. "Bambina, non arrabbiarti! Non è perché ci sia qualcosa di sbagliato in te, anzi: sei bellissima, solare, simpatica ed intelligente. E' solo che... è una pop star d fama mondiale, non mi aspettavo una cosa del genere, tutto qui. Sono davvero felice per te." mi disse con tono sincero. Mi sentii una stupida per averla giudicata male. "Lo so mamy, ho avuto sicuramente fortuna. Comunque mi dispiace aver sclerato, scusami. Ad ogni modo, tra cinque ore passerà a prendermi, ma devo cominciare a prepararmi" dissi sentendola ridere sommessamente dall'altra parte del telefono. "E dai, lo sai che ci impiego una vita, e poi devo fare un milione di cose questa volta!" esclamai giustificandomi. "Va bene piccola mia, fa la brava e divertiti. Non ho nessuna raccomandazione da farti, so perfettamente che hai la testa sulle spalle. Ora va a prepararti. Mi fido di te bellissima, e stai attenta. Ti voglio bene" disse, facendomi sciogliere il cuore. Di nuovo, amavo mia madre. "Grazie mamma, salutami tutti..domani mattina" dissi ridendo a bassa voce, "buonanotte, scusami ancora per l'orario. Ti voglio bene anche io. Ciao" aggiunsi, per poi staccare l'orecchio dal telefono ed interrompere la chiamata. 
Mi alzai dal letto per controllare la cera, ormai pronta all'uso, così uscii dalla mia stanza, percorrendo le scale per il piano inferiore. "Kathe, la cera è calda, vieni per favore" dissi gentilmente rivolgendomi alla mia coinquilina, dopo essere uscita in giardino. "Arrivo" disse lei, alzandosi dalla comoda posizione ed infilandosi una maglia lunga e le infradito, seguendomi verso il piano di sopra. "Prendi la cassa per la musica mentre bevo un bicchiere d'acqua" aggiunse infine. Veci quello che mi disse e salimmo al piano di sopra. Stesi un grande asciugamano sul mio letto ed in un'ora circa concludemmo il lavoro. Epilai gambe, braccia, ascelle, viso e inguine totale: fondamentalmente, tutto. In realtà non aveva granché da togliere, visto le svariate sedute di epilazione definitiva a cui mi era sottoposta nel mio vecchio posto di lavoro in Italia, però una cerettina di pulizia ogni tanto mi ci voleva. Applicai il dopo cera, eliminandone ogni residuo, prima di baciare una guancia a Kathe, ringraziandola, e congedandola per entrare in doccia. Lavai accuratamente i capelli, facendo due shampoo, prima di applicare il balsamo e lasciarlo in posa più del dovuto mentre feci uno scrub al viso ed al corpo, che pensai sarebbe stato meglio fare prima della ceretta ma che ormai fosse troppo tardi, per poi insaponare il tutto con il bagnoschiuma alla fragranza Light Blue. Uscii dalla doccia avvolgendomi in un asciugamano, facendo lo stesso per i capelli, applicando successivamente la crema corpo, coordinata al mio bagnoschiuma ed al mio profumo, ed una maschera purificante ed illuminante sul viso, che lascia in posa una quindicina di minuti mentre ballai un po' di canzoni della mia playlist, che si riproducevano dalla cassa. Erano le 4.50 pm. Infilai l'intimo, che consisteva in un semplice perizoma nero, ed infilai random un reggiseno coordinato, anche se sapevo che quella sera non l'avrei indossato se avessi messo il vestito nuovo, data la schiena nuda. Entrai poi in bagno, rimuovendo la maschera dal mio viso per poi applicare la crema idratante e mettere il deodorante. Lavai accuratamente i denti, prima di cominciare ad asciugarmi i capelli. Mentre stavo usando il phone per i capelli, Kay entrò in stanza, sedendosi ai piedi del letto, osservandomi dalla porta del bagno, che lasciai aperta, con un sorriso fraterno stampato in volto. Ricambia il sorriso dallo specchio e poi le chiesi, urlando per sovrastare il frastuono: "Come faccio i capelli? Forse dovrei raccoglierli, ma non mi sento a mio agio. Li liscio o li facciamo mossi, dunque?"

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