6. They share a look in silence and everything is understood.

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Capitolo 6

«They share a look in silence and everything is understood.»



L'odore pungente dei sigari s'infilava tra le fessure della porta e ammantava l'aria del corridoio con il suo nauseante olezzo. Odiavo quando mio padre portava i suoi soci in casa, perché significava che la mamma si sarebbe concentrata su di me e avrebbe scaricato addosso a me la sua nevrosi. Mi nascosi dietro una tenda spessa che odorava di polvere nella speranza che nessuno mi trovasse. Mentre ero accoccolata sul pavimento, stringendo le ginocchia al petto, mi giunse la voce ovattata di mio padre.

«Il prossimo carico dovrebbe arrivare con una nave cargo direttamente dalla Russia. Hai avvertito il capitano Jones di tenere i suoi uomini lontano dal porto?»

La voce baritonale del socio di papà rispose dopo qualche minuto, come se stesse riflettendo sulla risposta.

«A proposito di Jones, sta iniziando a fare troppe pretese.»

«Che vuole adesso?»

«Il 15% sullo spaccio e sulle armi.»

La risata di mio padre riempì il corridoio, oscura come il fumo dei sigari.

«Credo sia arrivato il momento di chiudere la bocca al nostro capitano.»

Il rumore di passi che si avvicinavano alla porta mi fece stringere più forte tra le braccia, come se stringendomi potessi sparire.

«Sono d'accordo con te Robert.»

D'improvviso la porta dell'ufficio si aprì e io pregai che nessuno mi vedesse, che quella tenda polverosa fosse abbastanza grande da coprirmi.

«Guarda un po' chi abbiamo qui...»

Non ebbi neanche il tempo di capire cosa stesse succedendo che una mano con un anello al dito mi afferrò il braccio e mi tirò fuori dal mio nascondiglio.

«Ciao bella bambina.»

Alzai di scatto gli occhi verso il socio di mio padre e mi ritrovai a guardare un uomo dai profondi occhi di ghiaccio, con i capelli sale e pepe e un fisico parecchio in forma per essere un vecchio. Ma quello che mi rimase impresso fu il suo sguardo carico di un sentimento che a quell'età non riuscii a capire.

Era bramosia.

*


«Ricordo il giorno in cui ho visto quell'anello per la prima volta.»

Ezra mi guardò in silenzio per qualche minuto, vedevo i suoi occhi che mi osservavano senza perdersi nulla, come se cercassero qualcosa che però non riuscivano a trovare.

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