Scarsi Tentativi di Evasione

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"Dobbiamo trovare Theo".

Logan aprì la bocca per ribattere, ma qualcosa nell'espressione di Meli gli fece cambiare idea.

"Non abbiamo idea di dove sia ora" disse solo, cauto.

"Hai visto dove l'hanno portato?".

"No. Io e te siamo stati portati qui sotto mentre il bambino e la lucciola sono rimasti su alla Barricata. Ma sono passate ore; ormai potrebbero essere ovunque".

La Barricata era la base operativa della Guardia Cittadina ad Andaréz, un severo edificio a pianta quadrata con quattro torri, armeria, stalle, prigioni sotterranee — il luogo ameno in cui si trovavano in quel momento — e alloggi per un buon numero di soldati; una fortezza militare vera e propria all'interno delle mura della città. Se anche Theo si fosse ancora trovato all'interno dell'edificio, come avrebbero potuto trovarlo e portarlo via dalle grinfie di un intero esercito?

Meli aveva una brutta sensazione addosso, e non era il gelo del pavimento umido contro i piedi nudi.

"Muoviamoci" borbottò, i nervi a fior di pelle.

In quel momento, una delle porte sulla sinistra si aprì con un cigolio. Ne emersero due figure che Meli riconobbe di colpo. E la cosa doveva essere reciproca, perché la figura più alta fece una smorfia schifata.

"Mi pareva di averla già sentita questa puzza".

***

A parlare era stata Astrid, la vampira di Darren, che al momento stava sorreggendo al fianco un uomo dall'aspetto moribondo. Un uomo che, nonostante il viso seminascosto dai capelli arruffati, Meli aveva riconosciuto: era lo stesso ranger con cui avevano combattuto la foresta-pianta-occhio gigante.

"Cosa ci fai tu qui?!" Meli urlò bisbigliando con un tono tendente all'isterico.

Astrid passò i suoi stizzosi occhi azzurri da lei a Logan. "Mi sembra evidente cosa faccio qui".

Meli guardò il ranger appeso al collo della vampira. Aveva tutta l'aria di uno che aveva passato una notte di troppo alla mercé dei soldati della Guardia, con un occhio tumefatto e sangue rappreso che gli incrostava mezza faccia.

"Ah!" si intromise Lynette annuendo solenne. "Evasione. Noi stesso motivo, sì".

La vampira scoccò un'occhiata alla fatina. Meli rimase basita per un paio di secondi, poi la sua mente sovraccarica fece il primo collegamento utile.

"Mi hai riconosciuto dall'odore?".

"Mmh. Puzzi di ansia e senso di colpa come quando ti ho trovato fuori da Andaréz".

Meli sbatté gli occhi confusa. Se la vampira era stata in grado di riconoscere e seguire la sua puzza, allora forse...? Una speranza insperata le sbocciò nel petto.

"Ti ricordi il bambino con cui ero allora? Saresti in grado di ritrovare anche lui? Dall'odore?".

Astrid fece una smorfia. "Il mio debito è estinto. E, come vedi, sono impegnata; non sono qui per aiutare te".

"Non è il momento di discutere" si intromise Logan insofferente. "Tutti fuori".

Il novello quintetto si infilò nell'unica uscita a destra in fondo al corridoio con le lanterne. Sbucarono in una sala rettangolare che Meli non aveva mai visto — dovevano averla passata mentre era priva di sensi — in cui aleggiava un cattivo odore di metallo. Il motivo fu presto evidente: una guardia era a terra con una ferita insanguinata tra il collo e la spalla. Non era difficile immaginare di chi fosse opera.

La testa di Meli scattò verso la vampira."L'hai ammazzato?" sibilò.

Astrid corrugò la fronte. "Che ti frega?".

Cercasi AmmazzamostriWhere stories live. Discover now