21)what if they aren't good people?

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Prima di dire o fare qualcosa, pensaci due volte.
Le tue azioni, posso avere conseguenze
anche sugli altri.


ELIZABETH



'Cosa ci facciamo qui?' Domando ad Edward quando parcheggia davanti ad un fast-food. Sento già dentro di me il terrore di dover mangiare davanti qualcun altro.

'Secondo te?' Risponde in modo brusco, mentre si leva il casco e scuote la testa a causa dei capelli fuori posto.

Odio quando le persone rispondono ad una domanda con un'altra.

Sbuffo, resto in silenzio e lo seguo.

Entriamo e ci sediamo su uno dei tanti tavolini rotondi. È un piccolo locale, dalle pareti rosse e gialle, ma sembra accogliente.

Non avevo mai fatto caso a questo posto,
pur essendo vicino scuola.

Edward studia attentamente il menù, ha la mascella ben serrata e come suo solito, stuzzica il piercing alla lingua.

Ha i capelli scompigliati, che comunque lo rendono molto affascinante, le guance leggermente rosse e i suoi occhi, che oggi mi sembrano essere diversi, più tendenti al grigio.

Deduco che adori le camice, da quando lo conosco le indossa la maggior parte delle volte.

Stavolta ne indossa una bianca, che risalta pienamente il suo volto. E come sempre, ha fatto dei risvolti alle maniche.

'Stai sbavando' Alza d'un tratto lo sguardo verso di me.

'Mi dispiace distruggere il tuo ego, ma non sto affatto sbavando di te' Ribatto decisa ricambiando lo sguardo.

'Non ancora' Corregge lui.

'Tranquillo, non avrò mai questo problema, come non ne ho ad ammettere che sei un bel ragazzo, ma purtroppo quello che conta è la personalità' Mormoro avvicinandomi leggermente 'E tu non ce l'hai, o meglio, è tutt'altro che positiva' I primi secondi resta a bocca aperta, e ne approfitto subito per provocarlo.

'Attento' Indico le sue labbra 'Stai sbavando' Aggiungo poi e lui in tutta risposta scuote la testa e fa un sorrisetto.

'Un giorno sarai ai miei piedi ad implorarmi di lasciarti stare' Mormora 'Ed io godrò a vederti star male' Finisce.

Suona molto come una minaccia, o forse lo è. Ma non mi importa, alla fine sarà lui quello a rimanerci fregato, io ed Halle troveremo una soluzione a tutto questo.

Poi chiama il cameriere. 'Vorremmo due cheeseburger, due patatine medie e due bottigliette d'acqua naturale, grazie' Elenca gentilmente.

'Vorremmo?' Alzo un sopracciglio 'Io non ho detto che avessi fame'.

'Dopo dovrai allenarti, hai bisogno di forze' Mi spiega Edward.

'Non puoi obbligarmi a mangiare se non ho fame' Insisto difendendomi.

'Lo faccio per te. Ti sentirai male tra un paio d'ore sennò, e non c'è tempo per questo' Incrocia le braccia al petto.

'Ho detto di no, non rompere le palle Edward' Alzo di poco il tono di voce.

'Senti' Si sporge in avanti 'Fai come vuoi, se non hai davvero fame lascerai tutto sul vassoio, puoi farlo, ma non privarti di ciò che vuoi' Parla guardandomi dritto negli occhi.

'Privarmi? Ma che cazzo stai dicendo' Mi scaldo 'Io non mi privo assolutamente di nulla!'.

Lui alza un sopracciglio. 'Non voglio entrare in questo discorso' Dice poi 'Ma è impossibile che tu non abbia fame, non mangi da ieri sera, Elizabeth'.

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