Capitolo 50 -Testimone di nozze-

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"Il cuore è il tuo bagaglio a mano, perché hai tutti i preggi che odio e quei difetti che io amo. Schegge di una voce rotta mi hanno ferito un'altra volta." (Lorenzo Fragola -Siamo uguali-)
-E allora? Quando ci sposiamo?- chiede Alessandro. Perché tanta fretta? Dopotutto ho appena accettato.
-Ale, datti un freno. Avremo modo di pensarci su in questi giorni. Adesso rilassati e goditi la compagnia no?- chiedo sarcastica. Una compagnia che durerà per tutta la sua vita. Perché ha scelto proprio me? Tra le tante donne che ci sono, perché me?
-Sai, mi hai reso l'uomo più felice del mondo accettando la mia proposta. Finalmente potremmo essere felici, felici veramente. Nessuno questa volta ci ostacolerà perché noi due ci amiamo e quando si ama tutto è più facile se affrontato in due.- delle nuove lacrime solcano il mio viso. Solo Andrea mi aveva parlato in questo modo cosi dolce, solo lui è stato capace di provocarmi brividi lungo tutta pelle.
-Ti voleva parlare ieri sera Elizabeth, sai?- lo guardo interrogativo. Cosa vorrà mai quella donna da me? L'unica cosa che avevo se l'è presa lei, quindi non vedo il motivo di continuare ad avere contatti con lei.
-Che cosa voleva?- Alessandro scrolla le spalle guardandomi con aria interrogativa. Improvvisamente mi inizio ad agitare sul posto. Lei mi vuole parlare dopo quello che mi è arrivato. Forse si vuole scusare per l'errore e mi vuole dare Andrea come un pacco regalo, ma non sarebbe da lei. Lei lotta con le unghia e con i denti per il suo uomo, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, principalmente da una come me.
-Mi devo preoccupare?- chiedo. Ammetto che me la sto facendo sotto.
-C'è solo un modo per scoprirlo: andare da lei.-
-No, veramente io vorrei andare prima al negozio. Sai devo sbrigare delle cose- l'uomo davanti a me annuisce sorridendo e prendendomi per mano ci dirigiamo fuori dell'appartamento.
-Sai a cosa stavo pensando?- mi guarda sempre più felice, almeno uno dei due lo è. -Che potremmo andare a vivere insieme.- dice. Ingoio immediatamente la saliva che avevo accumulato in bocca. Una convivenza. "In fondo ti stai per sposare." Zitta coscienza una volta ogni tanto.
-Veramente io sono quel tipo religioso, sai che la convivenza si pratica dopo il matrimonio se non ti dispiace.-
-Oh. Si vabe dai, non ti preoccupare. L'importante è essere felici, no?- annuisco tristemente. Felici, che parola complicata. Nessuno è felice per sempre, neanche le principesse nelle favole. Tutti dobbiamo affrontare determinate situazioni,  piacevoli o molto spesso spiacevoli e ciò comporta il nostro triste umore.
Entriamo nel negozio e sorrido vedendo Andrea al suo interno. Sembra che non sia cambiato niente, ma quando la verità mi investe come uno schiaffo il mio sorriso cessa di esistere. Alessandro mi prende per mano e mi sorride, un sorriso rassicurante.
-Ciao Sofia.- Elizabeth stranamente mi viene ad abbracciare. Un abbraccio caloroso e pieno di amore come se fossimo amiche da una vita.
-Ascolta io e Andrea ti dobbiamo parlare. Veramente neanche Andrea sa della mia decisione, quindi credo che sarà una sorpresa per tutti.- sorride radiosamente portando una mano verso il suo ventre.
-Sai, io e Andrea aspettiamo un bambino e quindi credo che la cosa migliore sia anticipare il matrimonio. Immediatamente. Non voglio indossare il mio vestito essendo una balena.- ride nervosamente. -E ci sono ancora molte cose a cui devo pensare, tra cui i testimoni delle nostre nozze. Lo so che non ci conosciamo bene, ma credo di conoscerti abbastanza da potermi fidare di te. Quindi Sofia, ti andrebbe di essere la mia testimone di nozze?-
Andrea spalanca gli occhi anche lui sorpreso mentre Elizabeth e Alessandro si sorridono guardandomi.
La sua testimone di nozze.
Testimoniare il loro amore nonostante io ami il suo futuro marito. Non credo di farcela.
-Non credo di farcela, Elizabeth.- mi guarda la donna con occhi compassionevoli, lucidi e credo di vedere le mie lacrime nei suoi occhi.
-Ma si, certo.- dico mostrando un falso sorriso e abbassando lo sguardo. Sarò testimone del loro amore. Sarò testimone della mia sofferenza.

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