Capitolo 21 -Superiorità-

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Difendimi per sempre amore mio, almeno tu, in questi angoli del mondo agonizzante di bugie. (Alessandra Amoroso)

Alessandro

Vedere quel buffone con Sofia mi fa stringere lo stomaco. Come ha potuto qualche anno fa innamorarsi di uno come lui? Insomma, le differenze sono belle e chiare. Tra me e Andrea c'è sempre un abisso, un abisso nel quale Sofia annega. Si legge così bene nei suoi occhi che è ancora innamorata di Andrea, ma come posso farglielo togliere dalla testa? Perché tutte le ragazze preferiscono il ragazzo stronzo a quello dolce e carino con loro? Forse trovano piacere a soffrire? Forse è per questo? Certo che la vita è proprio strana! Punisce i più buoni facendo vivere felici e senza peccato i più cattivi. Persone come Andrea non dovrebbero neanche esistere sulla terra e non meritano neanche di essere amate. È un amore sprecato il loro. Lui non la merita.

Lei è come un fiore che appassisce quando viene maltrattata e fiorisce quando viene curata con amore e pazienza. Deve essere fatta crescere così come i fiori o qualsiasi altro essere vivente. Bisogna che creda in se stessa perché è un essere speciale. E io la amo così per come è, nonostante lei non mi voglia come la voglio io. Ormai posso definire quello che provo per lei come amore, perché se l'amore non è lei l'amore non esiste.

Siamo diretti verso casa dato il mal di testa e la stanchezza della mia ragazza, anche se ho qualche dubbio sulla sua infermità, ma chi sono io per negarlo? Voglio fidarmi di lei perché non sono come quei ragazzi, perché non sono come Andrea. E io glielo dimostrerò mille e una volta. Poso leggermente una mano sulla sua coscia addentrandomi nel suo interno. Lei volta lo sguardo e scrolla i sui pensieri e mi guarda. I suoi occhi verdi. Quei bellissimi occhi che ti penetrano dentro e non escono più. Li vedo quegli occhi . Quegli occhi mi supplicano di fermarmi, che non è il momento. Ma quando sarà il momento?

-Ascolta, non mi sento ancora pronta. Sono confusa. Non ti preoccupare, prima o poi staremo insieme in tutti i sensi.- mi rassicura notando nei miei occhi un velo di delusione. Cavolo, allora è vero che gli occhi sono lo specchio dei nostri sentimenti. È vero che se guardi una persona negli occhi perdi la testa per lei e la capisci subito. E quando riesci a comprenderla, quando riesci a comunicare con lei con i soli occhi è qualcosa di magico, come nelle favole. E chissà se un giorno mi amerà mai come ha amato Andrea. Chissà se avremo il nostro finale felice.

-Smettila di tormentarti! Tu mi piaci.- È così dolce quando parla. Anche se fosse arrabbiata sarebbe la donna più bella del mondo. -Oggi è stato... strano.- continua poi. Freno di botto voltandomi verso di lei. Parla sul serio? No, ma dico, sta scherzando? Come se ne può uscire con una frase del genere? Cerco di mantenere il respiro a una regolare respirazione chiudendo gli occhi. Le nocche sono diventate bianche per il vano tentativo di distruggere il volante della macchina.

Sofia

I suoi occhi sono di un giallo strano, di un giallo inquietante. Quasi come quelli di un felino che aspetta il momento giusto per attendare la propria preda. Ecco come mi sento, una semplice preda. Ma io mi dovrei sentire amata, no? Le sue nocche sono diventate bianche a furia di stringere il volante. Però la domanda è chiara: perché sta reagendo così?

-Io... io ti odio cazzo!- sbraita sbattendo la testa contro il volante. Quando la rialza questa volta i suoi occhi sono inniettati di sangue. Si sporge verso di me portando la sua mano dietro il mio collo e baciandomi in modo molto violento. Chiede accesso alla mia bocca che arriva dopo un paio di minuti, è così brusco nei modi di fare. Io... io non volevo, ma alla fine mi sono sentita costretta. È violento nei modi di fare e ho paura di questo.

-Tu, giuro che sarai mia.- dice contro le mie labbra e iniziando a toccarmi da tutte le parti. Alcune lacrime iniziano a scorrere lungo il mio viso e le mie mani sono in direzione del suo petto nella vana speranza che riesco a separarlo da me.

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