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CAPITOLO FINALE PARTE II

"E' il meglio che sai fare?" Rise e gli tolse il passamontagna, era Michael.

"Avrei potuto sparare" Scosse il capo.

"Non ne hai le palle, ti ho visto fare il giro di casa mia almeno cento volte nelle ultime settimane, è già un miracolo che sei entrato" Gli abbassò la pistola.

"Lei dov'è?" Mormorò Michael.

"Nel mio letto, senza vestiti, pronta ad essere scopata di nuovo" Rise "Vattene via se vuoi che te la faccia tornare".

"So che lo fai con tutte, ho chiesto in giro, sei anche sposato, non provi disprezzo verso te stesso?" Domandò curioso.

"Sei in casa di un poliziotto e gli hai puntato la pistola alla testa, vattene prima che ti spari" Ethan gli indicò la finestra dalla quale era entrato.

"Non farle del male" Michael lo guardò negli occhi e rimise il passamontagna, per poi andare via.

"E tu lo sai che non eri l'unica? Ho chiesto in giro, va a letto con ogni ragazza che si trova tra le mani, la vede all'interrogatorio e poi se la porta a casa, la corteggia e poi se la scopa, è pure sposato, ha un figlio maschio di nove anni e una bambina in arrivo, ti sei scelta un bell'uomo" Disse Michael per niente contento.

"Sono una stronza" Fece spallucce.

"Ma io ti amo comunque" Chiarì "Quindi se vuoi venire a Londra, in qualunque momento, io ti aspetterò, non ho nient'altro da fare" aprì lo sportello dell'auto.

"Io non posso partire con te all'improvviso, non posso lasciare tutti senza dire niente, ho due lavori, mia madre, i miei amici... ho un'intera vita qui a Chicago" Esclamò Nina provando a fermarlo.

"Io te ne sto proponendo una migliore con me a Londra, non devi scegliere adesso, io sarò lì" Michael si mise in auto.

"Mi stai lasciando?" Domandò perplessa.

"Credevo l'avessi fatto tu andando a letto con Ethan" Ammise il ragazzo.

"Addio" Nina deglutì e poi spostò lo sguardo.

"Addio" Ripetette Michael per poi cominciare a guidare.

Non fu il finale che si aspettavano, ma fu quello che si crearono, fu amaro, amaro quanto lo erano stati entrambi, i segreti e i tradimenti avevano ucciso quella relazione fin dall'inizio, non sarebbero mai durati. Nina fece ritorno a casa da sola e in lacrime, alla lista dei dispiaceri mancava solo quello, mancava solo che il ragazzo che aveva sempre sottovalutato e che l'amava, la lasciasse da sola, come tra l'altro, gli aveva chiesto innumerevoli volte.

"Dov'è Michael?" Domandò Dena guardando la sua mica rientrare da sola.

"Mi ha lasciata" Deglutì "Andrà a Londra a vivere una vita migliore o cazzate del genere" rise "Mi ha pure chiesto di andare con lui, come se il mondo gli girasse attorno" scosse il capo.

"Io sarei scappata a Londra con Michael se fossi stata al tuo posto" Ammise Dena "Vuoi davvero vivere in questo schifo di posto per sempre? E poi sappi che non ti lascerò vivere in casa mia per sempre, quando avrò il bambino dovrai andare via" .

"E dove vado?" Chiese curiosa.

"Torna da tua madre, almeno tu ne hai una che è disposta ad aiutarti" Fece spallucce.

"Non dici sul serio, vero? Mi prendi in giro, spero" La guardò negli occhi.

"Hai bisogno di aiuto Nina e io non posso darti l'aiuto di cui hai bisogno, quindi devi andartene via da casa mia" Continuò Dena.

PERFECT: Il Piacere Della ColpaWhere stories live. Discover now