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Stava andando tutto male, di nuovo, senza alcun motivo stavano tornando indietro, era appena cominciato un altro anno, ma non ci sarebbe stata alcuna nuova vita, solo nuovi guai. Nina teneva ancora Leo stretto a se, non sapeva cosa fosse successo, lei era nella sala interna e aveva solo sentito un rumore, non si aspettava di trovare una torre di coppe di cristallo schiacciata da una persona caduta giù dall'ultimo piano con la balconata. Agens muoveva una mano, le tremavano le gambe e provava a parlare, ma suo fratello non glielo permise, non doveva sprecare alcuna energia, avrebbe detto tutto non appena si sarebbe stabilizzata e per questo la portarono immediatamente in ospedale. Diversi poliziotti si misero a raccogliere testimonianze, ma per Nina e Leo, come per tutti quelli più vicini alla ragazza caduta, la sorte fu diversa, loro furono portati in centrale di polizia per un vero interrogatorio, ricominciava tutto da capo.

"Ci risiamo, Nina" Mormorò Ethan sbuffando.

"Non sono stata io" Disse respirando affannosamente.

"Voglio crederti" Si sedette dinnanzi a lei "Però meglio se parliamo, che dici?".

"Cosa vuole sapere?" Nina guardò la telecamera, quella non era una chiacchierata tra amici, tutto sarebbe stato registrato.

"Dov'era quando la signorina Brent è caduta?" Chiese curioso.

"Ero nella sala interna, quella del buffet, il mio fidanzato può assicurarlo, eravamo insieme" Ammise Nina.

"Ma quando l'ho trovata non era nella sala interna" Le ricordò Ethan.

"Lo so" Abbassò lo sguardo "Tutti abbiamo sentito quel botto, è stato pesante e si è ripetuto varie volte, sono corsa a vedere, il mio ragazzo ha provato a fermarmi, ma l'ho trascinato con me" deglutì "Lei era già stesa sul mare di cristallo quando sono arrivata".

"Quindi non ha visto nessuno? Nessuno ha spinto la signorina Brent?" Domandò titubante.

"Non lo so, io di certo non mi butterei su dei bicchieri costosi" Rise "Non avrebbe senso" precisò Nina.

"Quindi lei crede che la signorina Brent sia stata spinta giù da qualcuno, perché?" Chiese Ethan curioso.

"Io e lei non ci conosciamo quasi per niente, ma mi sembrerebbe fin troppo strano se l'avesse fatto di proposito, lei non lo farebbe mai, qualcuno deve averla spinta" Chiarì Nina.

"Chi? Chi le farebbe qualcosa di questo tipo?" La guardò negli occhi.

"Agnes non era una ragazza molto amata, aveva molti nemici, persino la sua famiglia la detestava, è molto strana" Deglutì "Ora posso andare?" guardò la porta.

"Non le viene in mente nient'altro di sospetto?" Ethan a guardò in modo strano, c'era qualcosa in lei che non gliela diceva buona.

"Ho visto suo fratello alla festa, loro hanno ballato insieme, ma non mi sono sembrati di buon umore, sembravano in..." Sospirò "Sembravano essere in disaccordo, irritati e lui era parecchio arrabbiato, non so cosa sia successo tra loro, però non sembravano essere in buoni rapporti" confessò Nina.

"Nev dobbiamo parlare" Mormorò Agnes avvicinandosi a lui.

"Ora non posso, papà ha detto che ci sono problemi con le luci, devo andare" Disse prendendo il suo cellulare dalla tasca.

"Nev per favore" Gli strinse un braccio.

"Lasciami" Le lanciò un'occhiataccia "Mi sgualcisci la giacca".

"Quando possiamo parlare?!" Esclamò stanca di aspettare.

"Dopo la presentazione, ora ho da fare, bel vestito comunque" La guardò per un secondo e poi si allontanò.

PERFECT: Il Piacere Della ColpaWhere stories live. Discover now